Trieste senza americani cade in casa contro Brescia
La Leonessa vince in casa di Trieste
Senza i partenti Thomas e Brown l'AcegasAps si presenta in casa davanti al proprio pubblico contro la Centrale Latte Brescia, squadra concreta con due punti in più in classifica e con il morale alle stelle dopo le tre vittorie consecutive. Dalmasson dà fiducia alla linea verde e parte con l'esordiente Andrea Coronica (triestino purosangue) in guardia assieme a Ruzzier, Gandini, Mescheriakov e Filloy; Brescia risponde con il lunghissimo Cuccarolo, gli americani Jenkins e Giddens, il greco Barlos e il play Fernandez.
Trieste parte con un 3-0 firmato Gandini; positivo "Corazza", che mette energia in difesa e a rimbalzo rivelandosi piacevole sorpresa. Brescia segna dopo ben tre minuti di gioco; Jenkins firma il vantaggio sul 4-3, e l'attacco biancorosso fa fatica a trovare il canestro (sempre a quota 3 dopo 6 minuti). Entrano Fall per Mescheriakov e Ondo Mengue per Coronica, ma Gandini segna solo 1/2 dalla lunetta per il 4-5. Fall sigla il 6-7, ma il tiro da fuori non va: entrambi i coach ruotano tantissimo i propri uomini già nei primi dieci minuti, chiusi sul 13-9 Brescia.
Carra e Mescheriakov riportano l'Acegas sul 13-16; la squadra di Dalmasson lotta in difesa come se non ci fosse domani; i risultati si vedono sulle palle recuperate, che fruttano il vantaggio firmato Mastrangelo in contropiede. Uno straordinario Mescheriakov dà il 19-16, ma Brescia si sblocca con Jenkins e rimette il naso avanti con lo stesso americano. Coronica (primi punti tra i professionisti) riporta l'Acegas sul +1. Qualche ingenuità di troppo in attacco costa il nuovo + 5 ospite firmato Giddens. Il primo tempo si chiude sul 26-32, frutto delle polveri bagnate in attacco da parte di entrambe le squadre, con il canestro a fil di sirena di Jenkins.
La ripresa inizia con l'Acegas in campo con il quintetto base: l'attacco continua però a pasticciare e la Centrale va sul massimo vantaggio (+8). Coronica su assist di Ruzzier mette la bomba del -3, ma Fernandez ricaccia Trieste sul -5 con due tiri liberi. Il tiro da fuori però comincia ad andare, e i biancorossi rimangono in partita e Gandini pareggia dalla lunetta. Mescheriakov commette però il quarto fallo: al suo posto rientra Fall. Uno scatenato Giddens riporta Brescia sul + 6 (42-36), e Jenkins firma il +8 dopo due conclusioni da tre sbagliate di un nulla da Gandini e Filloy. Carra si guadagna i tre liberi che valgono il nuovo -5, che diventano 3 grazie alla penetrazione dell'argentino sul possesso successivo. Il PalaTrieste si infiamma con una difesa strepitosa, purtroppo però il tiro pesante non va con il ferro che sputa fuori conclusioni giuste di Carra e Mastrangelo e Brescia scappa sul +9 (50-41) a dieci minuti dalla fine.
Fernandez mette la penetrazione del +11, ma il redivivo Cantarello mette il "suo" tiro del 43-52. La difesa, grazie anche al super veterano, continua a mordere: l'attacco invece continua a faticare e sbagliare qualche tiro aperto di troppo. A 5.41 Brescia è saldamente avanti (58-45), ma Trieste non molla: Mescheriakov segna il canestro e fallo della speranza. Gli arbitri però fischiano al bielorusso un dubbio quinto fallo, dando la possibilità agli ospiti di provare l'allungo decisivo. Capitan Carra si carica la squadra sulle spalle con il -8. Trieste non molla di un centimetro, lo stesso Lupo segna il -7 e dalla lunetta la mano di Coronica non trema e fa 2/2 per il -5. Capitan cara dai 7 metri fa -3, e a un minuto dalla fine Airel Filloy ha la possibilità di pareggiare. Gradinata e tribuna lanciano il coro "Forza Trieste": l'argentino fa 2/2. Il possesso alternato premia però Brescia: Fernandez fa 2/2 su un dubbio fallo fischiato a Filloy. Lo stesso Gaucho pareggia i conti dalla linea della carità. Brkic segna il fortunoso +2, ma Filloy prima fa il pari quindi stoppa Jenkins lanciato a canestro: è supplementare.
Nell'overtime Dalmasson continua con 4 piccoli. Fernandez riporta gli ospiti sul +3, e uno stremato Coronica manca il pari dall'angolo. L'argentino rimette Brescia sul 69-64, e Gandini fa sfondamento. Un vero peccato, Trieste non ne ha davvero più dopo aver gettato il cuore sul campo: Carra di nervi si conquista il -3, ma Jenkins mette la bomba che può chiudere il match con uno e mezzo da giocare. Ruzzier trova i liberi della speranza, ma il solito Fernandez la chiude davvero con un canestro in acrobazia e un rimbalzo sul tiro che avrebbe meritato miglior sorte di Filloy. Il cuore non basta: Brescia passa e aumenta il vantaggio solo con il fallo sistematico.