Pozzecco: "Dobbiamo essere più costanti. Ogni cosa che succede sul campo è colpa mia"
Le parole di Gianmarco Pozzecco dopo la sofferta vittoria a Roseto
“Dobbiamo giocare meglio. Siamo stati troppo altalenanti. E' colpa mia, la squadra l'alleno io. Tutto quello che succede in campo è colpa mia. Fare prima bene e poi male con costanza per tutta la partita, ti porta a giocare il finale con più difficoltà. Per loro è più facile giocare gli ultimi tre minuti sul meno sei, perché noi veniamo qui per vincere, e Roseto, lo dico con rispetto, sperava di non perdere. Le squadre scarse quando giocano in casa contro le squadre forti, alla fine se sei punto a punto hanno un vantaggio. Alla fine siamo stati quasi decenti, ma il problema è che dobbiamo giocare con una costanza diversa, e ribadisco è colpa mia non esserci riuscito”.
“Gerarchie? Io voglio darle, ci sono, ma il problema non è darle, bensì assumere questa responsabilità. Non è facile farlo da un giorno all'altro, e ci vorrà del tempo. Mi ci vorrà del tempo anche a capire determinate cose, ma al di là delle gerarchie è sempre colpa mia. Devo essere io a responsabilizzarli, sono io a dover fare capire agli altri chi è un pelo più importante, che non vuole dire fare preferenze. Viviamo in un modo “comunista” nel quale siamo tutti uguali; non è vero, non lo siamo. I giocatori oggi invece pensano il contrario, e dicono “se tira lui devo tirare anche io”. Magari non sai tirare, e devi prendere i rimbalzi, oppure difendere. Oggi viviamo in un mondo nel quale non è importante cosa fai ma essere. Le generazioni di oggi vogliono apparire. C'era Pantani e c'era il gregario, c'era Bonini che correva per Platini. Questa squadra ha giocatori diffusamente forti, ma in determinate situazioni c'è quello che deve difendere, c'è quello che deve stare zitto, e c'è quello che magari una cosina può dirla. Però bisogna accettarlo, ma sostanzialmente alla fine chi può parlare sempre ed indipendentemente sono io”.
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