Jacopo Giachetti: A Ravenna so di trovare un gruppo esemplare
Le prime parole del giocatore di Ravenna
Talento+qualità+intelligenza tattica+esperienza. Uguale Jacopo Giachetti. Può bastare? Risposta scontata e grande soddisfazione a tutti i livelli per lo sbarco a Ravenna di uno dei migliori playmaker del panorama nazionale. Giachetti è stato presentato questa mattina all'Hotel Classensis e l'introduzione del presidente Roberto Vianello è stata una sorta di amarcord, ma in salsa veneta: "Come tutti sanno se mi sono avvicinato al basket è stato merito del mio tifo per la Reyer, che andavo a vedere da ragazzo alla Misericordia. Mi fa quindi particolarmente piacere che Giachetti, un ottimo giocatore che ha vestito la canotta della Reyer, alla fine sia qui al mio fianco con la maglia di Ravenna. Quando cominciano ad arrivare giocatori importanti vuol dire che c'è stata una crescita a tutti i livelli. Allora siamo molto contenti, ma io preferisco sempre partire dicendo che l'obiettivo sarà quello della salvezza, visto che di recente ha portato molto bene".
Ha preso poi la parola il direttore generale Mauro Montini: "Quando io e coach Martino abbiamo iniziato a pensare ad un nuovo play le esitazioni sono state minime, non appena abbiamo appreso che Giachetti era sul mercato. Siamo convinti che anche grazie all'arrivo di un giocatore di questa qualità stia nascendo una squadra molto interessante, alla quale dopo la firma di Raschi mancano ora soltanto i due stranieri. Marks al momento ha fatto scelte professionali diverse, non escludo che in futuro le cose possano cambiare ma la realtà è che il nostro coach sta visionando, oltre ai pivot Usa, anche delle guardie che potrebbero fare al caso nostro. Certamente ci aspetta un altro campionato molto impegnativo, perchè le squadre ambiziose della passata stagione stanno rinnovando le proprie grandi aspirazioni mentre chi non ha centrato i playoff, Udine e Ferrara su tutte, si sono rinforzate notevolmente per non fallire ancora l'obiettivo".
Giachetti, infine, ha risposto alle domande della stampa senza nascondere la sua soddisfazione per essere arrivato all'OraSì, dove vestirà la canotta numero 5: "Ho lavorato a Roma con coach Martino, che stimo molto, e poi debbo dire che per scegliere Ravenna sono state anche importanti le partite da avversario della passata stagione. A parte il bel pubblico, ho il ricordo di una squadra che giocava il miglior basket della categoria. Dando massima importanza, appunto, al gioco di squadra e non al singolo. Penso anch'io che questa sia la ricetta migliore per arrivare in alto, a Ravenna poi so di trovare un gruppo esemplare che fa del lavoro una delle proprie armi migliori e quindi sarà una situazione ideale anche per me".