Ecco uno stralcio delle dichiarazioni di Matteo Boniciolli ospite della trasmissione Basket City in onda su TRC:
“Se dovessi dare un voto alla stagione fin qui direi 6+. Mi aspettavo qualcosa in più in termini di continuità di prestazione, soprattutto contro squadre arrivate dietro di noi in classifica. Abbiamo avuto dei momenti di assenza mentale, come per esempio nelle trasferte di Imola e Piacenza, oppure in casa con Udine, sconfitte che hanno vanificato un obiettivo raggiungibile come quello di arrivare fra le prime quattro. Non dico primi, perché continuo a dire che arrivarci ha un'importanza relativa. Quindi la mia valutazione sul nostro campionato non è molto positiva, ma so anche che quanto fatto fino ad ora conta fino ad un certo punto, perché la logica dei playoff è completamente differente; si giocano cinque partite in dieci giorni, quando di solito ne giochi una e mezza, ma sotto questo punto di vista noi siamo pronti”.
“La partita con maggiore soddisfazione? Le vittorie a Forlì e Recanati, partite a rischio visti i nostri precedenti, e il derby di ritorno, vuoi per la qualità di pallacanestro espressa, vuoi per il fastidio di quello perso all'andata. Ma abbiamo avuto la consapevolezza di poter competere nelle due partite contro una squadra che ha fatto un campionato migliore del nostro”.
“Critiche ricevute in stagione? Ci sono state osservazioni legittime da parte dei miei collaboratori e della società, o di chi le ha fatte con spirito costruttivo, tutte ascoltate con grande attenzione. Poi ci sono state critiche di alcuni contrari a prescindere, che sono state fastidiose, ma sulle quali ho preferito lasciar perdere, seppur infastidito, perché non meritavano attenzione”.
“Cinciarini? Lo conosco da quando lo allenavo nella nazionale cadetti. E' una ragazzo maturo ed un giocatore duro. Gioca da due o tre, non ha paura del contatto fisico, si è inserito perfettamente nel gruppo, e la squadra lo ha accolto con grande intelligenza. Ci darà una grande mano in un settore nel quale, Raucci e Campogrande, due giocatori sui quali avevamo puntato, com'era ragionevole pensare hanno avuto degli alti e bassi, più plausibili per il secondo sinceramente. Ma ora affronteremo questi play off al meglio possibile, grazie anche all'impegno della società per aver allestito una squadra di qualità”.
“Non era meglio prendere un lungo invece di Cinciarini? Knox è il miglior lungo del campionato, e nelle ultime 9 partite viene da 19 punti di media col 65% dal campo, ed è un giocatore che mi auguro di poter riconfermare l'anno prossimo. Ad Udine abbiamo visto che se siamo senza la nostra prima punta i vari Montano, Campogrande o Raucci non sono nelle condizioni di sostituirlo, e quindi credo fosse giusto inserire un giocatore nella posizione di 2-3. Posizione nella quale abbiamo sofferto contro le altre squadre, perché tutte le ali piccole strutturate fisicamente e tecnicamente, da Okoye a Rosselli e Cortese, ci hanno massacrato. Cinciarini non è altissimo, ma è cattivissimo e solido fisicamente”.
“Montano soffre la fisicità delle guardie avversarie, ed io ho sofferto per lui e con lui. Ma il nostro è un mestiere nel quale non possiamo non accorgerci delle difficoltà, e lui ha avuto difficoltà maggiori rispetto allo scorso anno. E' un giocatore particolare attorno al quale andrebbe messo un play di 2 metri ed un ala piccola grossa per poterlo utilizzare con continuità. Ma è una persona seria, che si allena con continuità anche quando gioca poco, e sono sicuro che ci darà una mano importante nei playoff”.
“Knox è un eccellente giocatore dalla doppia dimensione. Dei 4 giocatori che ci hanno lasciato, eccetto Amoroso che ha fatto un buon campionato a Roseto, Sorrentino retrocede a Recanati, Quaglia ha scosso l'asciugamano a Cantù, Flowers è rientrato in Romania e si è fatto male nuovamente, e Daniel è stato tagliato in Israele. Quindo loro erano bravi, ma la squadra aveva dato una grande mano a far bene. Ora le esigenze erano diverse, e con Mancinelli da 4 avevamo bisogno di un centro fronte a canestro. Knox ha fatto un percorso importante sia fisico che tecnico”.
“Campogrande in proiezione futura è il giocatore italiano più interessante che abbiamo. Stiamo ragionando se l'anno prossimo possa essere più utile mandarlo a giocare da qualche parte tanto o tenerlo con noi. Io vorrei tenerlo ancora per continuare a lavorarci. Gli sto molto addosso perché credo debba accorciare i sui tempi di crescita”.
“Agrigento di quest'anno è diversa, ma soprattutto più forte rispetto a quella dello scorso anno. Hanno due americani nuovi; Buford, giocatore straordinario, strutturalmente da Eurolega, e Bell-Holter lungo simile a Knox ma più molle. Poi c'è Piazza che tutti conosciamo, al quale hanno affiancato un cambio adeguato come Zugno, che attacca il ferro e tira da tre punti, e poi i veterani Evangelisti e Chiarastella. Sono ben allenati. Covano progetti di rivincita dopo lo 0-3 dello scorso anno per il quale metterei la firma, e proprio per questo sarà una gran battaglia”.
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