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Serie A2 Est 01/02/2017, 20.30

Amarcord Trieste-Fortitudo: il Prof. Paoli racconta Conrad 'Mangiafuoco' McRae

Una sola stagione in maglia biancorossa gli bastò per diventare uno dei giocatori più amati di sempre, forse il più amato di tutti

Serie A2 Est

Una sola stagione in maglia biancorossa gli bastò per diventare uno dei giocatori più amati di sempre, forse il più amato di tutti. Nello specifico l’annata 1999-2000, sponsorizzata Telit. In quel campionato il pitturato fu regno incontrastato di ‘Mangiafuoco’, ovverosia Conrad McRae. Portato via troppo presto da un tremendo quanto ingiusto destino durante una Summer League con gli Orlando Magic nell’estate del 2000, McRae ebbe modo di lasciare un segno indelebile del suo passaggio anche in Italia, militando prima con la Fortitudo Bologna (96-97) quindi, come già menzionato, qui a Trieste. Guarda caso le due avversarie che si troveranno l’una di fronte all’altra nel big match di domenica all’Alma Arena. Facendo un doveroso tuffo nel passato, abbiamo affidato il toccante quanto fortissimo ricordo del centro americano ad una figura storica dello staff biancorosso, il Prof. Paolo Paoli, che con ‘Mangiafuoco’ ha trascorso un’intera stagione spalla a spalla conservandone istantanee indelebili.

 

“Credo che a Conrad McRae sia quanto meno opportuno dedicare un tributo particolare – spiega con viva emozione il Prof. – Il ricordo che più mi torna alla mente è legato all’aspetto umano del ragazzo, prima ancora che fisico e tecnico. Un ragazzo che era reduce da esperienze ad altissimo livello e che si inserì immediatamente nel nostro gruppo, nel nostro contesto. Una delle cose che mi colpirono maggiormente – prosegue Paolo Paoli – fu che da subito fece capire a tutti di voler parlare solo ed esclusivamente l’italiano, cosa rarissima per i giocatori americani. Un ragazzo a cui tutti volevano molto bene, a lui eravamo tutti molto affezionati. Ricordo poi che era estremamente devoto, un giocatore religiosissimo. Durante la sua esperienza qui a Trieste prese sotto la sua ala Giancarlo Palombita che all’epoca era l’autentico ‘cucciolo’ del gruppo, aveva un rapporto splendido con tutti, questo è innegabile, ma con lui ebbe un legame particolare, ricordo che gli fece diversi regali”.

 

Aspetto umano che il Prof. Paoli continua a ripercorrere, svelando altri indelebili ricordi di una persona straordinaria anche nel rapporto diretto con lui, tracciando il profilo di un americano diverso da tutti gli altri: “In quegli anni gli americani arrivavano qui sempre con un’aura di superiorità, una sorta di mix tra l’essere saccenti e arroganti. Lui al contrario – spiega il Prof. – dimostrò da subito notevole umiltà, accettando di buon grado le nostre metodologie e lavorando con molto impegno nonostante fosse consapevole della differenza con i metodi americani”.

 

Dal lato umano a quello fisico, altro aspetto nel quale ‘Mangiafuoco’ fu qualcosa di unico e di non paragonabile, ad esempio, alla coppia Green-Parks dei giorni nostri: “E’ difficile paragonarlo ai ragazzi di oggi – prosegue il Prof. Paoli – aveva un’esuberanza fisica tale da renderlo un vero e proprio intimidatore d’area. Nella mente ho ancora ad esempio immagini degli allenamenti: quando lui si piazzava in area, avvicinarsi a canestro era impossibile. E’ pertanto difficile se non improponibile, paragonarlo ai nostri ragazzi di adesso. Certo, come tratto comune possiamo prendere l’esplosività, la verticalità, ma come tipologia di giocatori siamo su due pianeti molto distanti, ancor più considerando il solo fattore fisico”.

 

La chiusura del Prof. è dedicata all’aspetto tecnico e, naturalmente, anche a quello umano di Conrad McRae: “Era un giocatore che poteva ricoprire due, tre ruoli. Aveva un grandissimo senso della posizione, della difesa. In attacco invece ammetto che non fosse un grande tiratore (sorride emozionato), ma nonostante questo sapeva trascinare squadra e pubblico come nessun altro. Ricordo che nel 2000, il coach all’epoca era Luca Banchi, inaugurammo proprio con lui il nostro nuovo Palasport. Ricordo distintamente lui seduto nella panchina che oggi viene occupata dalle squadre ospiti, le sue scarpe, che alla fine regalò anche se ora come ora non ricordo a chi. Solo un esempio di un cimelio vivente, un ragazzo straordinario al quale era impossibile non voler bene, una persona che ci è stata portata via troppo presto, e il cui ricordo non svanirà mai”.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 21 Commenti
  • Lusso 02/02/2017, 18.38 Mobile
    Citazione ( sim84c 02/02/2017 @ 08:42 )

    Gioie e dolori, ero adolescente ma quanto ho bestemmiato in gara 4 di finale contro treviso per l'occasione buttata lo so solo io..

    Più che per l'occasione buttata, io di quella gara 4 ricordo bene quanto ho bestemmiato grazie a Zancanella quando pescò dal cilindro un fantomatico blocco in movimento proprio del povero Conrad annullando la tripla del +12

  • sim84c 02/02/2017, 09.18 Mobile
    Citazione ( Stevebasket 02/02/2017 @ 08:46 )

    Una bravissima persona dal punto di vista umano, per niente montato, ed anzi, nel suo gioco, la dimostrazione della coscienza dei suoi limiti tecnici. Non ricordo di averlo MAi visto tirare da 3. Sapeva che non era il suo lavoro e quindi faceva solo ...

    Qualche tiro da 3 del buon Mcrae me lo ricordo, almeno in fortitudo, e gli esiti non erano nemmeno così catastrofici..tra l'altro, fu devastante nelle semifinali scudetto di quell'anno contro i cugini..gran giocatore e grande uomo

  • ominostrakko 02/02/2017, 09.14

    Lo ricordo con un groppo alla gola... giocatore veramente eccezionale e persona di una sensibilità intensa. Rimangono i ricordi, bellissimi. Solo quelli, purtroppo.
    Riposa, Conrad, e che la terra ti sia lieve.

  • Stevebasket 02/02/2017, 08.46

    Una bravissima persona dal punto di vista umano, per niente montato, ed anzi, nel suo gioco, la dimostrazione della coscienza dei suoi limiti tecnici. Non ricordo di averlo MAi visto tirare da 3. Sapeva che non era il suo lavoro e quindi faceva solo cio' che gli competeva. E quello, lo faceva benissimo . La sua verticalità era impressionante non tanto per le quote che raggiungeva ma per la RAPIDITA' con cui saltava. Nell'anno in cui gioco' a Trieste, ricordo il match in casa contro la Virtus Bologna (e vincemmo) con i lunghi felisnei come Gus Binelli che dopo aver assaggiato qualche stoppone nei primi minuti di partita, quando gli capitava di prendere qualche rimbalzo in attacco sotto il ferro, LA RIAPRIVANO fuori senza nemmeno provare a concludere da sotto , sapendo che c'era sta pantera in agguato pronta a ricacciargliela a metà campo..... Mi viene un nodo in gola se ripenso alla sua ultima partita a Trieste (e ultima in italia della sua vita), al termine della quale, manco sapesse il destino che lo attendeva, quasi simbolicamente si tolse le scarpe e le lascio' sotto il canestro d'attacco di Trieste (perché divenissero preda dei suoi fans) . E correndo usci dal campo scalzo, con un sorriso. Non lo avremmo rivisto mai più. Ciao Conrad.

  • sim84c 02/02/2017, 08.42 Mobile
    Citazione ( bellamartin 02/02/2017 @ 01:04 )

    vero quante gioie quella squadra

    Gioie e dolori, ero adolescente ma quanto ho bestemmiato in gara 4 di finale contro treviso per l'occasione buttata lo so solo io..

  • felsineo 02/02/2017, 08.21

    che giocatore! e che Fortitudo!!!

  • bellamartin 02/02/2017, 01.04
    Citazione ( sim84c 01/02/2017 @ 22:41 )

    Me ne innamorai cestisticamente in fortitudo, murdock myers vescovi mcrae gay un quintetto nostalgico..

    vero quante gioie quella squadra

  • igorisback 02/02/2017, 00.03 Mobile

    Giocatore e professionista come pochi... idolo assoluto nel suo anno a Trieste

  • sim84c 01/02/2017, 23.47 Mobile
    Citazione ( RobaFuorte 01/02/2017 @ 23:30 )

    Nel senso che era un testa di c**o

    Ma l'amore per gli altri 4 compensava abbondantemente

  • RobaFuorte 01/02/2017, 23.30 Mobile
    Citazione ( sim84c 01/02/2017 @ 23:17 )

    Beh ovvio,ma mi pare che quell'anno partisse in quintetto. O era pilutti?

    Nel senso che era un testa di c**o

  • Giorgiobellocci 01/02/2017, 23.20 Mobile
    Citazione ( sim84c 01/02/2017 @ 23:17 )

    Beh ovvio,ma mi pare che quell'anno partisse in quintetto. O era pilutti?

    Vescovi quando fece tragico errore (poi emendato) di lasciare Varese per la F era nel giro della nazionale. Se poi da voi gioco' male sono cose che succedono. L'alchimia non sempre funziona. Torno' a Varese ancora piu' forte

  • Giorgiobellocci 01/02/2017, 23.17 Mobile
    Citazione ( RobaFuorte 01/02/2017 @ 23:06 )

    A parte vescovi...

    Cecco che fortunatamente capii al volo l'errore fatto (lasciarci per Bologna, ma poteva essere qualsiasi altra squadra si intende) e torno' a Varese per essere decisivo nella conquista della Stella con Recalcati. A casa sua dove e' nato e dove e' leader assoluto di presenze della nostra storia

  • sim84c 01/02/2017, 23.17 Mobile
    Citazione ( RobaFuorte 01/02/2017 @ 23:06 )

    A parte vescovi...

    Beh ovvio,ma mi pare che quell'anno partisse in quintetto. O era pilutti?

  • RobaFuorte 01/02/2017, 23.06 Mobile
    Citazione ( sim84c 01/02/2017 @ 22:41 )

    Me ne innamorai cestisticamente in fortitudo, murdock myers vescovi mcrae gay un quintetto nostalgico..

    A parte vescovi...

  • MangiafuocoMcRae 01/02/2017, 22.52 Mobile

    R.i.p.

  • SwaggyT 01/02/2017, 22.45

    Lo ricordo a Pistoia da avversario con la Fortitudo.
    Non mi pare che quella sera avesse fatto un partitone, ma ricordo benissimo uno stoppone siderale a pochi metri da me.
    Era davvero un intimidatore, una sorta di proto rim protector, ai tempi i centri erano molto più statici e "classici" di oggi

  • sim84c 01/02/2017, 22.41 Mobile

    Me ne innamorai cestisticamente in fortitudo, murdock myers vescovi mcrae gay un quintetto nostalgico..

  • DrDan 01/02/2017, 22.11 Mobile

    Durante una gara delle schiacciate diede fuoco ad un pallone prima di inchiodare...... sogno inconfessabile delle tifose ( tutte ) sembrava un modello di Ralph Lauren.... aveva come compagna una miss se non erro.... straripante sotto canestro..... elettrizzante da vedere......

  • GMarco 01/02/2017, 21.57 Mobile

    Un bellissimo ricordo davvero. Triste e commovente. Ma anche pieno di vita. Ne esce limmagine di due grandi persone Conrad e il prof. Paoli. Grazie per avercelo richiamato alla memoria.

  • LupoLupo 01/02/2017, 21.40 Mobile

    ...eh beh...questo si che la inchiodava forte....però non conoscevo il risvolto umano. Solo applausi per gente come così.

  • MikeSylvester 01/02/2017, 20.48 Mobile

    grande!me lo ricordo bene!