“Innanzitutto complimenti a tutti, in primis al pubblico che ha solo tifato contribuendo a rendere bella la partita. Sapevamo che vincere qui era difficile. Avevo detto alla squadra che, così come lo scorso anno fu decisivo vincere qui per poi conquistare i play off, anche la vittoria di stasera è altrettanto importante poiché ci da consapevolezza dei nostri mezzi. Una vittoria arrivata sul loro terreno, poiché le quattro vittorie di Ferrara erano arrivate sugli ottanta punti, a dimostrazione che quando siamo completi possiamo competere su tutti i terreni. Non appena Ferrara ritroverà la condizione fisica migliore, qui vinceranno in pochi. La nostra squadra è in crescita e sono quindi contento per la terza vittoria in fila, ma a sentire quello che si scrive a Bologna invece la crisi continua, e Knox, dopo un match da 9 su 11 al tiro, verrà sicuramente tagliato.”
“La partita di Knox? I lunghi dipendono dal rendimento dei piccoli. Lo scorso anno giocavamo con un tipo di lungo differente. Knox doveva imparare a conoscere la squadra, aggiungeteci il mal di schiena, curato da poco dallo staff medico dopo vari tentativi. Tutto questo doveva indurre a dare con cautela giudizi sulle sue prestazioni. E' un giocatore clamoroso, con una mano da guardia, ed a fine partita festeggiava coi compagni. Gli piace giocare a basket, si diverte a stare con questi ragazzi”.
“Ma sono contento anche della prestazione Montano, che è stato incisivo dopo una partita sbagliata, di Ruzzier, il cui ultimo passaggio a Mancinelli in un'area intasata da solo vale la partita, di Nikolic killer silenzioso, Raucci grande difesa, e Gandini che non deve fare solo il gregario, ma se libero prendersi il tiro. Tutti quindi hanno dato il loro contributo, in una squadra che lavora in armonia, che rispetta gli avversari, con giocatori che bisogna stare molto attenti prima di criticare, perché si rischiano di dire solo delle sciocchezze”.
“Avessimo perso, come era possibile accadesse, saremo tornati nella discontinuità; invece siamo a tre vinte consecutive. Ci saranno altri momenti di difficoltà, ma come dice il motto “chi semina vento raccoglie tempesta”. Siamo una società solida che paga e si fida dello staff, con giocatori amati dal loro allenatore più di quanto non amino le loro fidanzate, e proprio per questo posso permettermi di tirare loro la lavagnetta in testa. Tutto questo ci aiuta a crescere, ma non puoi dire ad uno, senza motivo, che a gennaio perderà il lavoro. Quando lo si fa, bisogna pensare che prima di essere un giocatore, è persona. Accetto le critiche, ma anticipare tagli mi sembra quantomeno rischioso.”
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