La Fortitudo travolta da una perfetta Verona
Frates: "Una bella reazione dopo il trauma di domenica scorsa" - Boniciolli: "Si è parlato troppo dei pallini della maglia e troppo poco dell'avversario"
KONTATTO – TEZENIS 65-78
KONTATTO BOLOGNA: Mancinelli 17, Candi 10, Campogrande 3, Montano 7, Gandini 2, Raucci 4, Roberts 8, Knox 7, Italiano 7, All.Boniciolli
TEZENIS VERONA: DiLiegro 8, Basile 3, Robinson 12, Portannese 9, Boscagin 4, Frazier 27, Brkic 8, Totè 7, All. Frates
FRATES:
“Siamo molto contenti perché veniamo da un episodio casalingo traumatizzante alla prima giornata, che ci aveva lasciato basiti. Non ci aspettavamo di cominciare il campionato come domenica scorsa. Il segnale che mi piace di più è la reazione che oggi ci è stata, non tanto i due punti. Ci siamo compattati, ed abbiamo dimostrato di aver capito la lezione; un segnale di solidità, carattere ed unita d'intenti. Quando ci sono questi segnali le stagioni diventano positive e ci fa ritrovare fiducia e autostima. Ora continuiamo ad allenarci senza montarci la testa, facendo crescere un gruppo giovane”
BONICIOLLI:
“Ci sono molte similitudini fra l'esordio di Verona di domenica scorsa ed il nostro di stasera. Non sono preoccupato, ma molto dispiaciuto soprattutto per il pubblico. Se noi perdiamo il carattere distintivo dei nostri due anni e mezzo precedenti che è sintetizzato nella frase di Steve Jobs “siate affamati siate folli”, diventiamo una squadra modesta, che vince ogni tanto. Non è questo il motivo per cui stiamo lavorando. Mi auguro sia un insegnamento, e che si smetta di occuparsi delle maglie a pallini. Ci siamo preoccupati di molte cose tranne che di quelle importanti. Ovvero che sarebbe arrivato un avversario importante ed affamato. Abbiamo pensato che la vittoria sarebbe stata un inevitabile conseguenza del pubblico o della maglia a pallini. Ognuno vada a casa pensando a quello che non ha fatto in termini di apporto al gruppo. Questa è una squadra di brave persone travolte da un clima al quale non siamo abituati; forse ci troviamo ancora meglio in campi minori che non alla grande scala. Io ho una grande responsabilità, in quanto sono stato ingannato da una buona settimana di allenamenti, e non ho focalizzato al meglio l'attenzione della squadra sull'avversario. Non eravamo abituati ad avere una squadra totalmente in balia degli avversari. Mi auguro che la consapevolezza dei nostri giocatori sia analoga a quella di Verona”.
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