Perché nel basket lo streaming è il futuro
I motivi per cui un le web-tv sono in ascesa
(Foto Ciamillo & Castoria)
“Cancellata la trasmissione domenicale ‘serie A live’ che proponeva spezzoni in diretta dai campi delle partite in programma alle 18.15: il nuovo corso di Lega Basket non crede nel progetto streaming e ha preferito chiudere lo spazio inaugurato a gennaio 2015 sulla piattaforma Lega Basket TV.”
Queste sono le parole della Prealpina (uscite nell’edizione cartacea del 7 ottobre) in merito alla cancellazione che avete potuto leggere ieri, che ha sbigottito gli addetti ai lavori e i tifosi, principali fruitori del prodotto della Legabasket. Tifosi che sono i consumatori di un prodotto che non è appetibile per vari motivi. Uno dei primi è proprio perché è diventato sempre più difficile reperire le partite in mano a televisioni locali spesso di pessima qualità. Vale la pena ricordare che la serie A italiana è uno dei pochi campionati in Europa senza un "League Pass" per poter seguire le partite in diretta su internet.
Proviamo a fare un lavoro di fact-checking, una verifica dei fatti, per capire perché si tratti di una scelta anacronistica e fuori da logiche di marketing e pubblicitarie del prodotto.
L’unica anche in Italia. Partiamo proprio dal nostro Paese. Mentre la Legabasket effettua questa decisione siamo già all’alba del secondo anno in cui LNP ha inaugurato la piattaforma di streaming, LNP TV pass, a pagamento con prezzi mensili ed annuali e la trasmissione di tutte le partite di A2, eccetto di quella trasmessa da Sky. È poi di pochi giorni fa la notizia che quest’anno la LNP garantirà gratis una partita di A2 su youtube, oltre a garantire la serie B on demand (per il terzo anno di fila) sempre sul tubo. Nel giro di un triennio LNP Channel su youtube ha raggiunto oltre 1˙200˙000 di contatti: un investimento che sta dando i suoi frutti. È chiaro che LNP TV pass abbia dei problemi, a volte per l’audio, per la ricezione delle immagini, ma è comunque un inizio migliorabile; così come poteva essere anche quello di Serie A Live.
Tutto questo mentre contemporaneamente nasce la web-tv “Grissin Bon Channel”, la televisione online della Pallacanestro Reggiana. Laddove Dalla Salda ha commentato (come scritto da BaskeTime): “Portiamo su di noi i diritti per aumentare la popolarità del nostro sport, resta uno sport di nicchia e per aumentare la visibilità devi farlo vedere, devi entrare nelle case, negli smartphone, nei tablet e computer”.
Come va lo streaming nel mondo. Al momento è lapalissiano che lo streaming stia scalando le vette per l’uso di tantissimi servizi, basti vedere come stanno decollando Netflix e Spotify. Netflix rispetto alle aspettative non sta crescendo molto rapidamente in Italia, ma qui deve sostenere la sfida di società ben più affermate di NowTV (Sky) e Infinity (Mediaset). Ha comunque da poco toccato gli 83 milioni di iscritti paganti. Grandi numeri pure per Spotify (che sta cercando di acquisire SoundCloud e deve gareggiare con il neonato Apple Music), servizio musicale che offre lo streaming on demand, anche gratuito con l’inserimento di spazi pubblicitari, che ha raggiunto il tetto di 100 milioni di utenti attivi e 40 milioni di utenti a pagamento mensili.
Le leghe europee. Molte leghe nazionali passano, oltre che dalle televisioni del paese, anche dallo streaming. È buono l’esempio di Laola1.tv che trasmette sulla sua web-tv tantissimi eventi sportivi e alcune partite dei campionati della BBL (Germania, che ha le partite in offerta a pagamento su Telekom che trasmette pure online), BSL (Turchia), Lega Baltica, Lega Belga, LKL (Lituania), HEBA (Grecia) e molte altre. La Liga Endesa, il campionato spagnolo, tra i più trasmessi in Europa, offre un prodotto che si può vedere in diretta grazie al contratto con Moviestar, oltre a ACBTV (documentari, highlights) con una offerta tutta in streaming. La stessa VTB-league trasmette in streaming sul suo sito. ABA ha invece diverse offerte da TV (che trasmettono live anche in internet le partite a pagamento) e offre tutti i match on demand su youtube. Lo stesso vale anche per la Turkish Basketball Super League.
Eurolega e NBA: inarrivabili. Inutile fare raffronti con realtà affermate come la Eurolega e soprattutto la NBA. Sono mondi diversi ma dai quali potremmo comunque copiare, o se non piace il lemma, cogliere gli elementi migliori e funzionali ed importarli nella nostra realtà. La NBA investe sul League Pass addirittura dalla stagione 1995/96, dove lo scorso anno i suoi utenti hanno battuto ogni record per partite guardate: 26.7 milioni. Ah, fra l’altro pure il social network Twitter, immerso in una grossa crisi d’identità, si sta immergendo con successo nelle dirette sul web. Insomma, pare che la Serie A potrebbe essere davvero “tutto un altro sport” se si puntasse con decisione verso questi lidi.
Articolo di Francesco Guidotti
Twitter @FraGuidotti
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