La Virtus Bologna piega Scafati al supplementare e vince il Memorial Dalto
92-82 il finale
VIRTUS SEGAFREDO-GIVOVA SCAFATI 92-82 (dopo 1 ts)
(22-14, 38-31, 55-55, 78-78)
VIRTUS: Spissu 15, Umeh 15, Rosselli 11, Ndoja 9, Lawson 21, Penna 3, Spizzichini 14, Michelori 2, Oxilia 2. All. Ramagli
SCAFATI: Fisher 21, Williams 18, Di Palma, Crow 4, Izzo, Fantoni 5, Baldassarre 16, Ammannato 7, Perez, Matrone, Santiangeli 11. All. Zanchi
Arbitri: Rodia e Roca
Dopo il Trofeo Città di Cortina, la Virtus Segafredo porta a casa anche il Memorial Dalto di Agropoli. Conterà anche il giusto, il precampionato, ma ogni vittoria è una botta di fiducia che verrà buona in futuro, e intanto coach Ramagli fa i conti col debutto ufficiale di Michael Umeh, già dentro i meccanismi del gruppo. Due partite e un’appendice, il supplementare con Scafati, sono una verifica tosta e impegnativa. Soprattutto questa finale con la Givova che fino a metà gara sembrava incanalarsi nel migliore dei modi per i bianconeri, li ha in realtà costretti a concentrarsi al massimo contro una avversaria forte e mai defintivamente abbattuta, anzi capace di rientrare, superare e tentare anche la fuga nell’ultimo quarto, quello in cui gli uomini di Ramagli hanno dimostrato di saper reggere anche alle avversità, riagguantando la partita e involandosi poi, stavolta definitivamente, nel supplementare.
La Virtus parte col turbo. Ndoja e poi Umeh, subito da tre, allungano il passo, Scafati reagisce coi primi punti dopo tre minuti di gioco, ma Lawson da sotto e Spissu dalla lunga distanza continuano a colpire. A metà del primo quarto, Zanchi chiama time out per ridare equilibrio alla sua truppa, ma al rientro l’onda bianconera è tutt’altro che arginata: Lawson, poi Umeh ancora da 3 portano il punteggio sul 18-5. Fisher ha le polveri bagnate, e allora tocca a Baldassarre guidare la reazione: con due triple di fila e un uno contro uno vincente riporta sotto Scafati. Alla prima sirena, Bologna è ancora in fuga sul +8 (22-14).
La seconda frazione parte con un ulteriore ritardo (la gara precedente tra Agropoli e Ferentino era finita all’overtime con la vittoria della FMC, propiziata dalle triple decisive di Gilbert e Imbrò): non funziona l’attrezzatura per i 24 secondi, ne arriva una di riserva e si può ricominciare. La Virtus Segafredo torna in fretta a +12, grazie alle triple di Rosselli e Spizzichini, e sul 28-16 dopo dodici minuti Zanchi è costretto a chiamare un altro time out. La difesa bianconera è ferrea, ma per gli arbitri pure troppo e a pagare per tutti è Michelori, già con tre falli sul groppone in dodici minuti. Lawson deve fare un po’ di straordinario, mentre Ramagli dà tempo e spazio ai giovani Oxilia e Penna, per poi chiamare il suo primo timeout dopo 14 minuti, scelta giusta per rimettere ordine e infondere tranquillità ai suoi uomini. La Virtus torna a +10 (30-20), subito dopo Fisher infila la sua prima tripla della serata, tenendo ancora in corsa la Givova. Scafati è viva, e bastano un paio di inziiative personali di Ammannati e Crow, in aggiunta a un paio di disattenzioni virtussine, per riportarla a contatto. Ci pensa ancora Fisher, da tre: Scafati è a -1 (32-31). La Virtus appare confusa, ma Ndoja ci mette l’esperienza per tirarla fuori dalle secche, ruba palla e in contropiede subisce un antisportivo che vale due liberi realizzati e l’azione successiva che porta Lawson ancora in lunetta. Spissu mette la tripla che riporta a +7 (38-31) la Virtus all’intervallo.
Il terzo quarto inizia con una sagra del tiro da tre: inizia Fisher, gli risponde Lawson e subito arriva la controreplica di Santiangeli, seguita da un contropiede di Williams per il 43-39 Virtus. Ramagli incita i suoi a servire Lawson dentro l’area, il piano riesce e frutta un nuovo +8 (47-39). La sfida si fa dura, e Baldassarre e Rosselli ne sono l’emblema. Umeh è creativo, libera Ndoja per la tripla del +9 (50-41). Ma Scafati rivive sempre, soprattutto con Baldassarre che mette in difficoltà la difesa bianconera. Lawson però non ci sta: stoppata e subito dall’altra parte per il canestro del 52-44. Cresce la difesa della Givova, dopo il timeout chiamato da Zanchi, Williams e soprattutto Fisher (altre due triple letali) la riportano sotto, e per fortuna c’è la risposta, sempre da tre, di Lollo Penna che mantiene avanti la Segafredo. Sul finire del quarto, fa tutto Ammannati: subisce fallo da Oxilia, fa uno su due ai liberi e recupera un pallone scivolato in mezzo alla difesa bianconera, segnando sulla sirena il canestro del primo pareggio della partita: 55-55.
Givova ha l’inerzia, riparte nell’ultima frazione con un 5-0 che le dà il primo consistente vantaggio della gara (55-60) e costringe Ramagli a chiamare timeout. Al rientro Spizzichini riduce le distanze da tre, ma con la stessa moneta lo ripaga Santiangeli. Ma il tiro a segno continua e stavolta ci si iscrive Rosselli, poi Spizzichini che pare ora particolarmente ispirato firma il riaggancio sul 63-63. Baldassarre è un osso duro, Williams tiene avanti i suoi e allora tocca a Umeh rimettere ordine ai pensieri virtussini, e il canestro pesante che vale il rientro (70-71), completato col sorpasso dalla lunetta di Spizzichini. La Virtus ritrova granito per la difesa, e buone notizie in attacco dove Lawson costringe Baldassarre, fin qui spina nel fianco, al quinto fallo, infilando poi i liberi del 74-71. Umeh potrebbe chiuderla, ma la sua tripla stavolta non va e di là Fantoni ravviva le chance della Givova. Meno di un minuto e Spissu realizza il 76-74, ma ancora Rosselli sbaglia da tre e perde l’occasione della fuga, Fisher riaggancia ai liberi (76-76) e Ramagli organizza gli attacchi finali con un timeout. Umeh va in uno contro uno, ma la palla scivola fuori e sull’attacco Givova arriva un fallo pesante e dubbio contro Umeh. Vale tre liberi, Mastrangeli ne mette due e Spissu sull’altra sponda pareggia il conto. L’ultimo timeout di Zanchi è a 9” dalla sirena, sul 78-78. Non dà frutti, e si va dritti all’overtime.
Niente meglio che prenderlo di petto: Spissu segna una tripla, Umeh 4 punti di fila, Lawson ancora da tre firmano un 10-0 che annichilisce Scafati (88-78) e la mette all’angolo. La squadra di Zanchi reagisce confusamente in attacco, cerca iniziative isolate e Spissu può metterla in banca con l’ultimo passaggio dalla lunetta: 92-82.
Pagina di 2