Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Serie A2 Est 01/07/2016, 18.55

Virtus, ecco Ramagli: 'Saremo battaglieri, umili e uniti'

Le parole del nuovo coach della Virtus

Serie A2 Est
Alessandro Ramagli entra nel mondo della V nera. Si presenta qui, nella sede di via dell’Arcoveggio, guardando da una enorme vetrata la palestra Porelli in cui lavorerà con un progetto di lungo respiro: ha firmato un biennale con opzione per la terza stagione, e significa che è con lui che questa Virtus vuole ripartire e costruire.

Se sarà A o A2 non si sa ancora di preciso. Ma si sa fin da oggi, ed è il gm Julio Trovato ad annunciarlo, durante la presentazione ufficiale ai media che viene aperta dall’intervento del presidente Alberto Bucci, che tanta di questa storia l’ha scritta, che il nuovo coach andrà avanti con lo staff che già sta lavorando con lui in questi uffici: Daniele Cavicchi, Cristian Fedrigo, Mattia Largo, il preparatore atletico Carlo Voltolini. “Staff tecnico di alto profilo”, le parole del Gm, “che qui ha lavorato con grande professionalità ed è pronto a condividere il progetto che abbiamo in mente”.

“Volevamo con noi un coach come Alessandro”, ha esordito il presidente Alberto Bucci, “e in grado di accompagnare anche i giocatori giovani che sono già con noi, aiutandoli nel viaggio verso la prima squadra. Lui ha fatto tanta esperienza, in tanti luoghi di basket. Aveva vent’anni quando io allenavo a Livorno, e da allora ha fatto molta strada e si è fatto valere, partendo dalle formazioni giovanili e arrivando su parquet di A2 e A1, con risultati ottimi. Perché, vedete, i risultati sono le vittorie ma non soltanto quelle, conta anche ciò si crea, il gruppo che si costruisce ogni volta. Lui in questi anni ne ha costruiti tanti, e dunque io e Julio ci siamo trovati subito d’accordo sul suo nome, questo ci aiuterà a creare subito il feeling giusto e a partire bene. Certo, la situazione è particolare, siamo in bilico tra due situazioni più o meno possibili, ora possiamo costruire uno scheletro ma certamente non potremo attrezzare una realtà senza prima sapere dove giocheremo”.

“Al primo incontro con Alberto”, conferma il Gm Julio Trovato, “abbiamo fatto alcuni nomi e su quello di Alessandro Ramagli ci siamo trovati immediatamente d’accordo. E in quella occasione ho confessato al presidente che avevo già cercato di portarlo con me in una precedente esperienza, non riuscendoci. Sono contento di poter finalmente lavorare al fianco di Alessandro, che ritengo un eccellente tecnico. Da qualche giorno ci stiamo confrontando anche sui giocatori che potrebbero vestire i colori della Virtus, è evidente che le due alternative che abbiamo davanti non ci lasciano spazi per trattative concrete, ma qualche telefonata abbiamo iniziato a farla e in questo momento condividiamo un’idea importante, quella che la nostra squadra dovrà avere voglia di lottare su ogni pallone e fare identificare ogni appassionato con questa voglia, e sul senso di appartenenza a questa società. Stiamo ragionando su queste cose, e sappiamo quello che dovremo chiarire ai giocatori che verranno a indossare questa maglia”.

Tocca, dunque, ad Alessandro Ramagli, che inizia con queste parole la sua avventura in casa Virtus.

“Non succede spesso di parlare davanti a tanta gente, e questo mi chiarisce subito in che luogo di basket sono arrivato. Non raccolgo un incarico banale, arrivo in una culla della pallacanestro europea e italiana, allenare qui non lascerebbe indifferente nessuno. Credo che il nostro principale obiettivo dovrà essere quello di rimbalzare da una situazione complicata a un futuro in cui dovremo trovare la forza di ripartire e ricostruire. E qui i punti di forza mi sembrano evidenti. Il primo è rappresentato da un pubblico che non ha eguali in Italia per numero e competenza, e verso il quale dovremo lavorare con grande rispetto. Il secondo è una società che si sta riavvicinando, nelle sue varie componenti, alla gestione sportiva. Il terzo è rappresentato dal vivaio, e da una cura verso il settore giovanile che questa società, in ogni momento della sua storia, ha sempre tenuto in grande considerazione. Da qui dovremo ripartire, in cerca di nuove e importanti soddisfazioni. Oggi non sappiamo con quali tempi e quali modi, ma nella gestione delle nostre strategie appoggiarci su questi tre elementi fondamentali ci aiuterà a crescere forti”.

“Dovremo sempre ricordare di essere umili e uniti, in ogni momento della nostra rinascita. La pressione? So che ci sarà, me ne aspetto tanta perché questo non è un posto in cui la pallacanestro va nell’ultima pagina del giornale. Un po’ di allenamento l’ho fatto, in piazze come Pesaro, come Siena, ed è chiaro che alla Virtus e a Bologna sarà importante il rispetto della verità, quello che conta quando si stabiliscono gli obiettivi e i mezzi per raggiungerli. Nel momento in cui alla gente parli rispettando queste verità, anche la pressione diventa sana, non un carico di responsabilità che ti piega le spalle ma una spinta che ti va fare passi avanti”.

“Io sono una persona molto pratica, in questo momento sono assolutamente tarato sulla A2 perché questo è lo stato sportivo che oggi ci siamo preparati ad affrontare. Noi non faremo passi che possano pregiudicare le nostre mosse, ci muoveremo con attenzione alle dinamiche che di volta in volta ci troveremo di fronte. Pensare con convinzione alla Serie A significherebbe, nel caso poi non arrivasse, aggiungere a un lutto sportivo che ha colpito questa società di recente un altro piccolo lutto da metabolizzare. Ecco perché voglio ragionare di A2, pronto ad affrontare quel campionato con la maggiore “cazzimma” possibile, con grinta e, appunto, umiltà. Ma tutti sappiamo che la storia di questo club dice che si dovrà stare altrove, non so se in una stagione, in due, in tre, o se davanti ci si aprirà la possibilità di poterlo fare subito. Di certo guardiamo a quel futuro senza metterci ansia da prestazione, ma programmando cercando di evitare errori”.

“Le dinamiche a cui ci troviamo di fronte in questo momento sono tante”, è la chiusura del Gm Trovato. “C’è il discorso delle squadre che si sono iscritte all’Eurocup, ci sono le fidejussioni presentate per la A, ci sono comunicati su cui io per scelta personale non mi baso, preferendo ragionare sui fatti, alla fine. Di certo, nessuno di noi cova false speranze, nessuno si inchioda su sogni che domani potrebbero cambiare, magari diventando delusioni. Lavoriamo su nomi che ci piacciono, e con la convinzione di poter costruire una squadra che possa piacere al nostro pubblico. E’ ai tifosi bianconeri che pensiamo oggi, al fatto che cercheremo di conquistarli. Più avanti, basandoci su queste idee e progettando con realismo, proporremo loro una campagna abbonamenti che dovrà dar loro soddisfazione”.
© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 3 Commenti