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Serie A2 Est 04/01/2016, 15.58

Aurora Jesi, Tony Maestranzi: 'Che ricordi a Jesi, magari in futuro....'

L'intervista all'ex giocatore della nazionale italiana

Serie A2 Est
Per i 50 anni di vita dell'Aurora Basket, abbiamo pensato che potesse far piacere ai tifosi arancioblu risentire i campioni del passato, recente ed anche un po' più lontano, con una bella intervista. Il primo ex giocatore a rispondere alle nostre domande è Anthony Maestranzi, playmaker jesino per 2 stagioni, con cui la società ha conquistato la Coppa Italia di LegaDue nel 2007/2008. Indimenticato per essere una persona splendida prima che un grande giocatore, Maestranzi ha lasciato grandissimi ricordi nella città di Federico II.

Innanzitutto, come stai? Di cosa vivi ora?

Ultimamente sto molto bene, grazie. Dopo aver terminato col basket nel 2012 sono entrato nel business della mia famiglia. È una società di affilatura di coltelli che un mio bisnonno ha lanciato parecchi anni fa. Questo era il loro mestiere nella città di Giustino (Trento), ossia il loro luogo originario. Il mio bisnonno Giovanni Maestranzi l’ha portato fino a Chicago, dove va avanti ancora oggi. Per gli ultimi 3 anni ho portato avanti il business insieme alla mia famiglia: è un lavoro molto duro, ma dal quale raccogliamo tante soddisfazioni ed onore per portarlo avanti. Per la pallacanestro, ad essere onesti è stata difficile la transizione da giocatore ad ex-giocatore: mentalmente ho passato diverse sofferenze nella ricerca di un nuovo stile di vita che mi si addicesse: la pallacanestro è un elemento fondamentale nella mia vita da quando ho 5 anni. E l’esperienza che ho avuto in Italia è stato un sogno divenuto realtà, e non ero ancora pronto per mettere la parola ‘Fine’. Ho giocato per oltre 1 anno, il mio ultimo in Italia, con uno strappo alla spalla ed un infortunio al ginocchio, è stato un errore. In seguito mi sono operato a Chicago, ma il ginocchio non ha mai recuperato al 100%. Senza il basket sentivo che, nel mio cuore e nella mia mente, qualcosa stesse mancando. Dunque il mio viaggio mi ha portato verso una nuova realtà: recentemente ho fondato un programma di pallacanestro per ragazzi chiamato “3 Keys Basketball Academy”, a Chicago. Facciamo allenamenti, clinic per allenatori e giocatori, sedute mentali e tante altre attività per aiutare la comunità. Insegnare ed allenare i bambini nel gioco del basket mi dà una felicità incredibile, e la cosa più importante è sapere che queste lezioni serviranno loro nella vita del futuro prima che nel basket.


Ed il mondo del basket italiano? L’hai perso di vista?

Sfortunatamente sì, ho perso un po’ di contatto col mondo della pallacanestro italiana. Dopo che Siena a suo tempo si comportò non molto bene con me, a causa del mio infortunio, ho deciso di provare a non pensare al basket per qualche anno. Ora però sono molto felice di rimettere entrambi i piedi dentro il mondo del basket, questa volta da allenatore, insegnante e ‘leader’ per giovani cestisti!


Ti piacerebbe, un giorno, diventare un allenatore di una squadra di basket e tornare in Europa?

Credo che la mia accademia si amplierà nel giro di qualche anno, a breve. Dopo ciò, pianificherò di andare fino in fondo con la carriera di allenatore. Proverò a lavorare all’interno dell’NCAA per iniziare ad avere le prime esperienze da allenatore. Possibilmente, entro qualche anno, se tutto andrà bene… Beh, farò volentieri un pensierino all’Europa, ma necessiterò di una grande esperienza e successo già nel mio bagaglio. Un altro grande sogno sarebbe certamente quello di allenare Jesi nel futuro!


Cosa ricordi dei tuoi 2 anni a Jesi?

Posso dire in completa onestà che la combinazione tra pallacanestro, persone conosciute e stile di vita a Jesi hanno dato vita ai 2 migliori anni della mia vita. Jesi è un posto che non dimenticherò mai. Una città fatta di passione e bellezza, il che è splendido per la mia famiglia. Ho incontrato persone squisite e stretto grandi amicizie che che ricorderò sempre: Lupo Rossini, Michele Maggioli, coach Capobianco, Ryan Hoover, Rodger Farrington, Davide Cantarello, David Moss, ‘Figo’ Manzotti… Ma anche tanti altri, la maggior parte con cui sono rimasto in contatto anche negli ultimi tempi. Ovviamente, il mio ricordo più bello è la conquista della Coppa Italia nella Final Four a Ferrara!


Stai seguendo la squadra ora? Conosci la sua situazione?

Ora che sono in contatto con queste persone che per me sono state fondamentali in 6 anni di carriera, non mancherò certamente di informarmi sul basket italiano. Spero di poter tornare in Italia per qualche lezione o clinic di allenatori, possibilmente in estate. Spero sempre nel successo per l’Aurora Basket Jesi: ha un posto speciale nel mio cuore, e spero che tutti quanti voi vi ricordiate sempre di me.


Infine: cosa vuoi dire ai fan jesini?

Vorrei mandar loro una mia foto insieme a mia figlia Adrianna, che era quasi una neonata quanto venni a giocare a Jesi. Infine voglio lasciarvi con una suggestione: il mio fratello più giovane, Jacob, ha 21 anni. È un buon playmaker, gioca nel college in Division 2 e 3. Ha il sogno di giocare in Italia un giorno… Chissà che non possa seguire le mie orme ed arrivare fino a Jesi!
© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 19 Commenti
  • Anklebreaker 04/01/2016, 19.00
    Citazione ( Martxel13 04/01/2016 @ 17:51 )

    Ci sono anche giocatori che hanno giocato in ACB e che vengono dalla Ncaa II.Uno era Will Hanley, poi ce ne sono stati altri due recentemente, ma non ricordo chi...

    Il giramondo Jason Robinson, ex Saragozza e Valencia

  • bigshot 04/01/2016, 18.16 Mobile
    Citazione ( Martxel13 04/01/2016 @ 17:51 )

    Ci sono anche giocatori che hanno giocato in ACB e che vengono dalla Ncaa II.Uno era Will Hanley, poi ce ne sono stati altri due recentemente, ma non ricordo chi...

    David Logan viene dalla division 2 se ben ricordo :)

  • RedMambaPT 04/01/2016, 17.58
    Citazione ( Obradoiro88J 04/01/2016 @ 17:22 )

    Peró il suo discorso ha un senso quando dice che ci sono tante persone straniere che per motivi di lavoro o studio si trovano in Italia e vorrebbero coltivare, magari a livelli piú competitivi, la passione/hobby del basket. Penso che uno studente a ...

    Si, per motivi di lavoro o studio lo trovo giustissimo. Infatti in serie C (al contrario della B) non ci sono limitazioni tanto è vero che un paio di anni fa la Luiss Roma, che è la squadra dell'omonima università, aveva a roster 2 giocatori slavi che erano nella capitale grazie ad una borsa di studio. Oppure anche per mandare in prestito qualche ragazzo straniero delle giovanili è molto utile.

  • Martxel13 04/01/2016, 17.51
    Citazione ( Obradoiro88J 04/01/2016 @ 17:22 )

    Peró il suo discorso ha un senso quando dice che ci sono tante persone straniere che per motivi di lavoro o studio si trovano in Italia e vorrebbero coltivare, magari a livelli piú competitivi, la passione/hobby del basket. Penso che uno studente a ...

    Ci sono anche giocatori che hanno giocato in ACB e che vengono dalla Ncaa II.Uno era Will Hanley, poi ce ne sono stati altri due recentemente, ma non ricordo chi...

  • Obradoiro88J 04/01/2016, 17.22 Mobile
    Citazione ( RedMambaPT 04/01/2016 @ 16:46 )

    Diciamo che non vedo l'utilità per uno straniero di venire a giocare in serie C, se non per altri motivi come lo studio, e non vedo nemmeno perchè una società di C debba prendere uno straniero.

    Peró il suo discorso ha un senso quando dice che ci sono tante persone straniere che per motivi di lavoro o studio si trovano in Italia e vorrebbero coltivare, magari a livelli piú competitivi, la passione/hobby del basket. Penso che uno studente americano che abbia giocato in un college di Division 1, 2 o 3 e che si trasferisca per lavoro o un PhD in Italia possa far comodo a varie squadre di categorie inferiori. Non dobbiamo pensare ovviamente a giocatori piú dotati che faranno i soldoni e andranno in squadroni, ma a una fetta di mercato diversa e a quel punto non ci vedrei niente di male a firmarne un paio per squadra. Poi spesso La Spada estremizza il concetto, peró secondo me la sua idea di fondo non é certamente fuori luogo.

  • JuvecasertaBasket 04/01/2016, 17.03 Mobile

    Eh si...che ricordi *_*

  • TragicBronson 04/01/2016, 16.49

    Oh cmq complimenti a chi l'ha scovato per intervistarlo: 3 anni fa pareva Bin Laden nel 2001

  • Pietrone01 04/01/2016, 16.46
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    rotto!

  • RedMambaPT 04/01/2016, 16.46
    Citazione ( laspadanellaroccia 04/01/2016 @ 16:42 )

    semiserio.In questo caso in serie C ci sta,alla fine molte squadre li prendono dalla seconda divisione...

    Diciamo che non vedo l'utilità per uno straniero di venire a giocare in serie C, se non per altri motivi come lo studio, e non vedo nemmeno perchè una società di C debba prendere uno straniero.

  • laspadanellaroccia 04/01/2016, 16.42
    Citazione ( RedMambaPT 04/01/2016 @ 16:35 )

    Quando parli di americani in serie B o C non capisco mai se sei serio o meno.

    semiserio.In questo caso in serie C ci sta,alla fine molte squadre li prendono dalla seconda divisione...

  • MattBonner 04/01/2016, 16.40 Mobile
    Citazione ( TragicBronson 04/01/2016 @ 16:22 )

    Gesù, quando avevo letto tempo fa su wikipedia riguardo l'azienda di famiglia, avevo creduto che fosse uno scherzo ispirato dal pezzo de La Giornata Tipo (Chef Tony -> affilatura coltelli). Tutto ciò è troppo bello!

    Ahahhaahahahhahahah

  • RedMambaPT 04/01/2016, 16.35
    Citazione ( laspadanellaroccia 04/01/2016 @ 16:32 )

    allora può provare a fare gavetta in serie C...

    Quando parli di americani in serie B o C non capisco mai se sei serio o meno.

  • laspadanellaroccia 04/01/2016, 16.32
    Citazione ( RedMambaPT 04/01/2016 @ 16:31 )

    Il problema, più che l'essere straniero, è che gioca in Div 2...non proprio il gotha del basket NCAA

    allora può provare a fare gavetta in serie C...

  • RedMambaPT 04/01/2016, 16.31
    Citazione ( laspadanellaroccia 04/01/2016 @ 16:28 )

    sta raccomandando il fratello,peccato sia straniero!!

    Il problema, più che l'essere straniero, è che gioca in Div 2...non proprio il gotha del basket NCAA

  • laspadanellaroccia 04/01/2016, 16.28

    sta raccomandando il fratello,peccato sia straniero!!

  • TragicBronson 04/01/2016, 16.22

    Gesù, quando avevo letto tempo fa su wikipedia riguardo l'azienda di famiglia, avevo creduto che fosse uno scherzo ispirato dal pezzo de La Giornata Tipo (Chef Tony -> affilatura coltelli). Tutto ciò è troppo bello!

  • Pietrone01 04/01/2016, 16.12

    eh, ho capito, e che s'era la caritas noi?

  • bigshot 04/01/2016, 16.08 Mobile

    Toh chi si rivede...secondo me dalle sue parole traspare una gran sofferenza nell'aver lasciato il basket giocato