Verona, Ramagli: 'Agrigento sta giocando meglio, ma andremo a Gara5'
La Tezenis Verona ad un passo dalla clamorosa eliminazione-playoff per mano della Moncada Agrigento, avanti 2-1 nella serie dei quarti di finale
Dopo aver perso 4 partite in precedenza in tutta la stagione, la squadra veronese di Darryl Monroe e compagni si è dovuta arrendere due volte in 72 ore alla sorprendente avversaria guidata da coach Franco Ciani, che ieri sera si è imposta con una doppia cifra di margine (75-63) nella gara3 casalinga a Porto Empedocle dopo l'impresa di lunedì sera al PalaOlimpia veronese.
Sul sito internet del club veneto il coach Alessandro Ramagli ammette l'attuale superiorità dei siciliani, sebbene chiaramente non alzi bandiera bianca: "È indubbio che la squadra che abbiamo di fronte, Agrigento, sta giocando meglio di noi e quando si gioca peggio si perde. Non c’è bisogno di cercare secondo me grandi cose complicate. Stanno giocando bene, con intensità, con durezza e sono giustamente avanti 2-1. Sicuramente – ha sottolineato Ramagli – se noi giochiamo con più durezza, più intensità e meglio a pallacanestro abbiamo ancora tutte le carte in mano nella partita di sabato di poter ritornare in parità. Come squadra in queste tre partite abbiamo reso meno delle nostre possibilità, questo mi sembra abbastanza evidente. Il pronostico? Che noi vinciamo e andiamo a gara-5, perché questo è il nostro dovere, il nostro volere e il nostro desiderio. I canestri da fuori di Dudzinski? È stata sicuramente bravura sua, anche se le nostre rotazioni sono arrivate in ritardo. Lui ha segnato tre canestri non facili da fare per un lungo, ma non ha tirato con dieci metri. Ha tirato sicuramente con un po’ di vantaggio ma poi bisogna metterli dentro i tiri, oltretutto in un momento molto significativo perché eravamo tornati a 2 punti. È stato bravo a segnare tre canestri non semplici, ma rotazioni e cambi sono stati insufficienti a livello di tempo e di aggressività".
Ramagli assicura che la Tezenis non ha sottovalutato Agrigento: "Assolutamente no. Quando si arriva a questo punto sottovalutare un avversario significa rischiare di perdere. Quello che è successo finora non è venuto da una sottovalutazione ma da una migliore qualità di quel che ha fatto la Fortitudo rispetto a quel che abbiamo fatto noi. Dentro di me mi fido molto della mia squadra. Siamo spalle al muro, se perdiamo andiamo a casa ma a casa non ci vogliamo andare. La nostra stagione fino ad oggi è stata esaltante, la dobbiamo rendere straordinaria ma per renderla straordinaria non c’è alternativa alla vittoria in gara-5. Agrigento si è dimostrata squadra agguerrita, senza pensieri e lo ha dimostrato in tutte e tre le partite. In questo momento sicuramente sta meglio di noi ma c’è un’altra partita ancora. E le partite devono essere giocate, prima di essere decise. Noi dobbiamo guardare davanti e non indietro. Non sono soddisfatto né della metà campo difensiva e nemmeno nell’altra metà campo, mi sembra evidente. Ma non vuol dire che sabato non possiamo ribaltare un pronostico in una serie che non ci vede in vantaggio. È la legge dello sport, se vai sotto 2-1 e con tre partite si va fuori adesso c’è solo bisogno di vincere".