Cerutti blinda Ramondino e aggiunge: La fusione? Un'eresia
Le parole del dr. Cerutti a Tuttosport
Alla vigilia della trasferta a Biella, il presidente della Junior nega le voci di un'unione con Angelico o Torino: «I derby sono il sale dello sport». L’intervista di MAURIZIO NERI pubblicata oggi sul quotidiano nazionale TUTTOSPORT.
Da 15 anni il nome di Giancarlo Cerutti è legato a filo doppio con la Junior Casale. Domattina il presidente onorario dei rossoblu rientrerà dagli Stati Uniti e, nel pomeriggio, sarà a Biella per seguire il derby tra la sua Novipiù e l'Angelico (nel quale verrà ricordato Gabriele Fioretti, dirigente di entrambi i club, a cui verrà intitolata la sala stampa del palasport di Biella). «I derby sono il sale della vita sportiva. L'Italia è il paese del campanile».
> Che significato ha per il campionato di Casale questa partita? «Siamo in lotta per la migliore posizione nei playoff, le partite con Biella, Ferentino e Torino sono fondamentali. Lotteremo per vincerle tutte e tre».
> Che giudizio dà della stagione? «Fin qui molto positiva Lo spirito con cui abbiamo fuso l'esperienza di Blizzard, o Marti- noni, che è il migliore nel suo ruolo in questo campionato, con i giovani Amato e Fall».
> C'è un giocatore che l'ha conquistata? «Il basket è un gioco di squadra e nessuno vince da solo».
> E nel passato chi è rimasto nel suo cuore? «Hickman! Ricordo i commenti di un super tifoso che dopo qualche giornata diceva che avevamo preso un bidone... Abbiamo sbagliato a non tenerlo l'anno dopo. Una scelta che ha minato la nostra stagione in A. E poi Formenti, Fantoni, Malaventura, Pierich...».
> Dopo quindici anni di presidenza cosa rappresenta per lei oggi la Junior? «La grande passione per questo sport e il senso civico verso il territorio. Lo sport come lo facciamo noi è uno strumento per dare ai giovani un'alternativa serena accanto alla scuola. Il sentimento per la Junior è lo stesso del primo giorno».
> Casale si fonderà con Torino? «Ho sentito anch'io queste cose: le considero un'eresia. Ci fonderemo con Torino o Biella quando a Bologna si fonderanno Virtus e Fortitudo».
> Cosa pensa di coach Marco Ramondino? «Farà strada, ma ce lo teniamo stretto. Tecnicamente capace, ed è una brava persona. Ci vedremo a breve per parlare di futuro. Il rinnovo mi sembra scontato».
> E il rapporto con il gm Marco Martelli? «Ha assolto in pieno il suo lavoro e ci auguriamo che lo faccia ancora meglio. Lo chiamo "il bolognese", perché a Bologna sono convinti di sapere tutto di basket. A parte questo, ha fatto bene e i risultati parlano per lui».
> A due anni dalla crisi della società, qual è lo stato di salute della Junior? «Come in tutte le società si fa fatica a sostenere programmi e ambizioni. Per fortuna abbiamo amici come Repetto, Buzzi, Santoro, Pastorello, Prete, Molghea che con impegno continuano a sostenere il progetto. Onore a loro: andiamo avanti. Faremo una conferenza stampa prima di Pasqua e parleremo dei programmi futuri».