Veroli-Stella Azzurra, sarà divorzio. Stagione verolana a rischio
Si avvia alla conclusione la collaborazione tra i due club. Veroli giocherà regolarmente domenica contro Torino, ma il futuro stagionale è sempre più appeso ad un filo
L'effetto più pratico della rottura definitiva sarà l'addio di D'Arcangeli e del suo staff alla panchina giallorossa e il ritiro dalla squadra dei suoi giocatori, ovvero quelli in doppio tesseramento con la Stella Azzurra, compreso Andrea La Torre, il talento più importante del pacchetto. Resteranno con Veroli i 4 giocatori "contrattualizzati", ovvero Shaw, Wojciechowski, Grande e Cucci, ma bisognerà capire se resteranno in effetti pure loro (ma per andare via avranno pur sempre bisogno del nullaosta di Veroli).
La prospettiva che si apre adesso al club verolano è assai complicata, chiaramente. Bisognerà capire se ci sono i soldi per mandare avanti da soli la stagione di A2 Gold sino alla sua fine naturale, provando magari a strappare una difficilissima salvezza sul campo (Veroli è già ultima solitaria in classifica). Uno dei problemi principali che si apriranno a brevissimo termine è l'allestimento del nuovo roster in corsa: oltre quei quattro giocatori e gli unici due giovani di formazione che si potranno pescare dall'Under 17 della società, bisognerà trovare sul mercato un nuovo staff tecnico e altri 4 giocatori per arrivare ai 10 obbligatori da iscrivere a referto in ogni partita. Altri problemi non trascurabili, per un club in crisi finanziaria, saranno ovviamente pagare pure gli appartamenti ai vari giocatori (compresi i 4 che dovranno traslocare dalla loro sede attuale di Roma) e pagare anche il campo (il palasport di Frosinone?) su cui far allenare la squadra, che ovviamente non potrà più utilizzare l'impianto capitolino della Stella Azzurra. Tutto questo richiederà uno sforzo di volontà ed economico ingente a Uccioli e soci, che non potranno più contare sulla parte di budget che avrebbe dovuto assicurare Martinelli per la parte romana. Si spera nell'ingresso di qualche nuovo socio di "buona volontà", ricerca che Uccioli sta continuando ad attuare in queste ore.
L'alternativa più pessimistica è quella del ritiro della squadra dal campionato, ritiro che comporterebbe una multa salata da pagare alla federazione, sperando forse di ripartire dalla prossima estate chiedendo una riammissione in un campionato minore ma lo stesso importante come la Serie B. Probabilmente è l'alternativa più "facile", pure la meno costosa, ma certo la più indigeribile per un presidente come Uccioli che si sta sbattendo da più di un anno per evitare di legare il suo nome all'addio di Veroli al grande basket, proprio lui che ha mostrato un enorme ed ammirevole attaccamento ai colori sociali accettando di assumere la carica di presidente quando la situazione del club era già molto complicata.
In mezzo a questa incertezza sul futuro societario, una cosa certa c'è: domenica, contro la Manital Torino a Frosinone, Veroli scenderà con la formazione al completo e con l'obiettivo di vincere, come ha del resto dimostrato a sufficienza anche nello scorso match a Mantova perso solo al supplementare. Ma sarà l'ultima partita per il roster giallorosso conosciuto fin qui: il canto del cigno di un progetto affascinante ma che non ha mai spiccato il volo. Poi, per il dopo-Torino, bisognerà aspettare le decisioni, sicuramente sofferte, della massima dirigenza ciociara.