Veroli è sbocciata. D'Arcangeli: Dicevo che vi sareste divertiti...
La giovane formazione ciociara infila la seconda vittoria consecutiva, dopo Trapani stesa anche Agrigento per 86-74. La sala stampa del coach verolano
Il coach verolano Germano D'Arcangeli, dopo aver esordito in sala stampa con un saluto "sibillino" ai giornalisti presenti ("Bentornati sull'ottovolante...", probabilmente riferito alle note vicissutidini societarie che hanno caratterizzato pure l'ultima settimana), non può che godersi una squadra che ormai dimostra di potersela giocare nella seconda serie nazionale dopo le prime partite da "bollino rosso": "Ora siamo più convinti, facciamo le cose in maniera meno ingenua, non ancora meno smaliziata ma in alcune circostanze con meno paura. Ci aiuta ovviamente la prova balistica di qualcuno che si carica la squadra sulle spalle, anche oggi Legion, e ovviamente pure Wojciechowski (MVP della gara: 21 punti+14 rimbalzi+3 stoppate, valutazione 34, ndc), ha fatto pentole e coperchi e questo ci indica la strada dove andare. Siamo stati convincenti, siamo contenti di averlo fatto di nuovo in casa, in modo tale che si possa riallacciare il feeling con questo impianto, con questo pubblico, che non credo si sia interrotto ma comunque si è raffreddato".
Alex Legion ha bissato i 28 punti segnati contro Trapani una settimana fa. Con questi numeri (22.5 punti di media) e le note difficoltà del club, c'è paura di poterlo perdere a breve, tentato dalle sirene di altre squadre con maggiori possibilità economiche?
"I contratti sono contratti e si rispettano. Ad inizio stagione il "goal" di questa squadra era valorizzare attraverso questa maglia i giocatori che la indossavano: se la valorizzazione di Legion lo portasse ad una clamorosa occasione di salire di livello, ed anche il club avesse un vantaggio economico, non ci dovremmo fasciare la testa se lo perdessimo. Altrettanto io credo che Legion sia questo giocatore anche grazie al lavoro che questo staff ha fatto su di lui: vi garantisco che non era così l'anno scorso, anche se comunque aveva fatto una grande stagione".
Grande prova, se vogliamo del riscatto, anche per il 19enne Valerio Cucci, 14 punti e 9 rimbalzi in 22' uscendo dalla panchina.
"Lui è il mio orgoglio, è l'orgoglio mio come persona, come padre di questi ragazzi. Ha grande consapevolezza dei suoi limiti, non ne fa un modo per mollare, anzi si butta lancia in resta spesso anche contro i mulini a vento... Lui è la testimonianza più evidente di quanto andiamo dicendo da inizio della stagione, che serviva del tempo ma che vi sareste divertiti a vederli giocare".
Siamo alla sesta giornate di campionato, è trascorso un quinto di regular season: Veroli si ritrova con gli stessi punti in classifica, 4, della cugina Ferentino, costruita per ben altri traguardi. Sorprendenti voi e sottotono loro?
"Io sono contento soprattutto per Veroli. Mi tirate dentro un facile confronto ma al Ferentino penserò il 7 dicembre, quando l'affronteremo nel derby casalingo".
In settimana si è dimesso, in polemica con la tifoseria della curva, il giemme Michele Martinelli, uomo a te legato. Ti senti orfano senza di lui?
"Io sono dispiaciuto. Penso che lui fosse una risorsa del club, per questi ragazzi e per me, ma credo possa continuare ad esserlo guardandoci come padre nobile dell'iniziativa. Di fronte a certe incomprensioni è complicato continuare a fare le barricate, lo stesso Michele ha detto che il compito di noi adulti è traghettare questo progetto il più avanti possibile, non essere una fonte di coagulo per l'abluzione al progetto. Magari si può essere in disaccordo con le persone ma non con le idee, che noi con orgoglio rappresentiamo".
Senza Martinelli ti senti più responsabile direttamente di questo accordo con il Basket Veroli, come capo della Stella Azzurra Roma?
"Non credo. Come obiettivo c'eravamo posto ad inizio della stagione, in una integrazione delle parti, di vivere di settimana in settimana. Questa settimana è stata davvero difficile, spero che la prossima sia migliore, ma non in funzione di ciò che penso io, che pensa Uccioli o Martinelli. Ci dobbiamo rimboccare le maniche, i problemi che aveva questo club sono noti, ce li avevamo prima e ce li abbiamo anche adesso, nonostante le vittorie. I successi sono la panacea per qualche ferita, ma la situazione già la conoscevamo, quindi non scenderemo dalla barca".
Domenica prossima per Veroli trasferta sul campo della Sigma Barcellona, altra siciliana. Non c'è due...