Veroli, D'Arcangeli: "La nostra gioventù non deve essere un alibi"
La giovane formazione verolana debutta in campionato con un -23 interno contro la Tezenis Verona. La sala stampa dell'esordiente D'Arcangeli
Con la corazzata Verona la sconfitta era pronosticabile. Ti aspettavi tuttavia un ko dalle dimensioni più ridotte in questo impatto con l'A2?
"Le aspettative sono le prime che vanno deluse alla fine della partita. Più che pensare a ciò che poteva essere dobbiamo pensare a ciò che è stato e sarà un buon input in settimana per poter portare la nostra competitività, che adesso Verona ha dimostrato essere di 20 minuti, ad un maggior minutaggio sennò facciamo fatica contro chiunque, non solo contro una buona squadra come Verona".
Tanti tiri forzati sulla sirena dei 24", 17 palle perse, è l'attacco che preoccupa di più?
"Abbiamo fatto partite in precampionato in cui abbiamo perso ben più di 17 palle. Verona è stata brava a difendere nel momento più importante, prima dell'intervallo ci siamo impastati in attacco e in difesa abbiamo mollato andando sotto di 15, sicuramente non abbiamo ancora i denti giusti per azzannare la preda e tornare punto a punto".
Il campionato è duro come questa partita ha dimostrato per voi o ci sono margini per non farvi preoccupare più di tanto?
"Il campionato è duro, non possiamo dire alle nostre avversarie: "Aspettateci perché abbiamo un'età che non ci consente di essere pronti". La cosa che mi rende tranquillo è che sapevamo già da prima che dovevamo lavorare, c'è margine per migliorare. Più che batterci la mano sul petto dobbiamo dire che abbiamo sbagliato a prendere più tiri da 3 che da 2, che abbiamo perso troppi palloni, che abbiamo fatto un uso sbagliato dei nostri lunghi".
Solo 13 punti dal gruppo dei giovanissimi della squadra, sui quali c'è grande curiosità nel vederli all'opera in questo campionato. Che giudizio dai oggi ai tuoi giovani?
"Non può che essere negativo, hanno preso 23 punti in una partita, abbiamo perso la faccia nell'ultimo quarto giocando in modo più soffice del necessario. Inutile che continuiamo a dire che sono giovani, sono giocatori di basket che vogliono fare questo lavoro, l'età non conta, devono dimostrare di essere forti, non vale mostrare la carta d'identità a gente come De Nicolao o Umeh. Più che rimarcare che hanno prodotto soltanto 13 punti credo che debbano stare più attenti a giocare un basket sotto controllo, gestire il ritmo: questo è il basket a livello professionistico".
Risolto qualche giorno fa il contratto con Nardi chiederai alla società uno sforzo sul mercato per rimpiazzarlo?
"Io non chiederò niente e non credo che la società farà qualcosa, perché a bocce ferme sapevamo che giocatore più o giocatore meno saremmo stati questi. Non credo che l'arrivo di un giocatore possa cambiare l'esito della nostra stagione, è inutile che ci piangiamo addosso, questi dobbiamo essere. Va messo il braccio attorno al collo di questi ragazzi e dir loro che possiamo andare avanti".
Come valuti la presenza del pubblico di casa in questo debutto casalingo?
"La risposta a questa domanda è: pensavo venisse meno gente. Invece c'è gente entusiasta che è venuta a sostenerci senza che noi abbiamo fatto ancora nulla per meritarcelo e questo rende onore a chi ha costruito questo percorso negli anni passati. Noi possiamo promettere che ci mettiamo la faccia per 40 minuti, se c'è bisogno di prendere uno schiaffo lo prendiamo anche per il nostro pubblico".
La tua personale emozione per il debutto da allenatore in A2?
"Tanta. Per me è stato fantastico, ho avuto sensazioni fantastiche durante la preparazione che si sono confermate oggi, questa sconfitta mi aiuterà a rigenerare queste sensazioni per la prossima gara. Faccio il coach da 26 anni e mi piace ciò che è successo oggi, ciò che è successo ieri e ciò che succederà domani. Quest'anno sono onorato di rappresentare la comunità di Veroli ma faccio il coach soprattutto perché mi diverto un sacco".
Domenica a Trieste è subito scontro-salvezza?
"E' esattamente ciò che ci siamo detti nello spogliatoio dopo la partita: più che la partita contro Verona dobbiamo temere quella di Trieste. Trasferta lunga, dura, in un palasport bellissimo, contro una squadra che ha più abitudine a giocare questo campionato nel nostro "modulo". Ma dobbiamo mettercela tutta per tornare a casa con 2 punti, non possiamo permetterci di fare calcoli con nessuno".