Sportando Ranking Stagionale di Serie A2 GOLD 13-16
Prima puntata del ranking di A2 GOLD, la lotta per la salvezza
Sportando raddoppia. Dopo il Ranking stagionale Serie A (ancora da completare), quest'anno optiamo per aumentare la difficoltà dei pronostici e pertanto arriva anche il ranking della A2 GOLD.
Iniziamo come sempre con le 4 squadre che occuperanno le posizioni 13-14-15-16.
16) BASKET VEROLI
Di estati travagliate Veroli ne ha vissute di recente, ma quella di quest'anno si è trasformata in una corsa contro il tempo per raggiungere una fusione necessaria alla sopravvivenza della squadra. E alla fine vissero tutti felici e contenti, almeno sulle carte bollate e notarili, perché sul campo da soffrire ce ne sarà in abbondanza per tutto l'anno. La squadra, nata da un accordo tra GZC Veroli e Stella Azzurra Roma, ha infatti come architrave portante ben cinque giocatori provenienti da due serie inferiori e chiamati subito a dimostrare di poter "essere della categoria", per garantire la salvezza e il proseguimento in GOLD la prossima stagione. Se avere tanti giocatori giovani significa poterci investire sopra, lo scotto che si paga inizialmente è purtroppo quello di permetter loro un adattamento che tutti i tifosi di Veroli sperano sia immediato o quasi; del resto tra i nuovi arrivati dal vivaio della Stella Azzurra solo Andrea La Torre è considerato già pronto per un campionato come la A2. A tentare pertanto di garantire esperienza ci saranno quattro condottieri pronti a guidare il resto del plotone giovanile: Kuba Wojciechowski in arrivo da Torino darà consistenza nel verniciato, insieme a uno dei due americani Matt Shaw. A garantire punti è stato chiamato dal Libano l'ex Roseto Alex Legion, uomo dai classici 20 di media in una squadra di leghe inferiori; per completare il tutto c'è la sicurezza di Mike Nardi. Sulla carta un quintetto superiore ad alcune dirette rivali, ma le incognite sono veramente enormi per quello che riguarda panchina e gioventù diffusa.
15) ASSIGECO CASALPUSTERLENGO
Tre squadre neopromosse e tre differenti stili di mercato. Casalpusterlengo però delle tre sarà sicuramente quella che che soffrirà di più. Ripescata in GOLD ad estate inoltrata non ha avuto molto tempo per allestire un roster per una tranquilla salvezza, trovandosi costretta ancora a puntare sui giocatori dello scorso anno. Non capita spesso, ma entrambi gli stranieri sono stati confermati: l'esperienza importantissima di Alvin Young e i muscoli del cubano Howard Saint-Roos sono la base da cui ripartire. Intorno a loro anche il resto del meglio dell'anno passato con Vencato, Ricci e il giovane Spissu pronti per combattimenti di più alto livello. Dei nuovi un paio di pescate interessanti dovrebbero poter permettere una lotta per la salvezza fino a fine campionato: Mitchell Poletti sotto i tabelloni (1-29 lo scorso anno nel naufragio di Imola, ma capace di dare stazza nel pitturato) e l'affidabile Filippo Alessandri da Treviglio. Se il talento scarseggia si è comunque deciso di puntare sull'affidabilità e l'esperienza di alcuni giocatori. La salvezza è l'unico obiettivo realisticamente alla portata e per raggiungerlo ci vorrà una stagione al 100%.
14) FILENI JESI
Squadra che si salva si cambia poco. Questo è il motto della Fileni Jesi, che dopo una stagione terminata con l'obiettivo prefissato si rimette in pista per tentare di compiere ulteriormente la missione in quella ventura. Le grandi ambizioni per il momento sono lontane dalla città di Giovan Battista Pergolesi, ma per ottenere una salvezza più o meno tranquilla dovrebbe bastare e avanzare ciò che si ha in casa. Le certezze sono la prima cosa da cui ripartire, pertanto Michele Maggioli e Mason Rocca saranno nuovamente i guardiani del verniciato. Nel settore guardie Marco Santiangeli e Stefano Borsato ormai sono inseriti in schemi ed automatismi. Gran parte della stagione passa per il razzente playmaker rookie da Florida State Ian Miller, giocatore dotato sufficienti abilità realizzative e costruttive per non far rimpiangere il mangiapalloni Leemire Goldwire. Tra i nuovi si registra Alessandro Procacci da Brescia, che andrà a cambiare Miller cercando di garantirsi un minutaggio più consistente di quello ritagliatosi lo scorso anno a Brescia, Benvenuti e Marsili invece allungheranno le rotazioni dei lunghi titolari già avanti con l'età, mentre Ivan Elliott arriva dalla Silver, ma in coppia con Maggioli mette quel plus di atletismo che il capitano jesino non riesce più a garantire data l'età avanzata. La salvezza pare alla portata, Maurizio Lasi deve solo farli giocare in modo semplice e quadrato.
13) MONCADA AGRIGENTO
Vogliamo essere onesti: dalla Monaca Agrigento sul mercato ci aspettavamo qualcosa in più. Confermare gran parte del blocco della promozione è la mossa corretta, ma quando perdi tre calibri pesanti come Kwame Vaughn, Fabio Mian e Manuele Mocavero devi muoverti per sostituirli come si deve, invece uno dei tre buchi rimane sostanzialmente lasciato vuoto. Cominciando dalle cose più positive si può affermare che il settore ali sia quello meglio attrezzato. Dal mercato arrivano due rookies di cui uno potenzialmente di grande livello, parliamo di Pendarvis Williams, ala piccola capace di fare punti, rimbalzi e assist con grande semplicità. Mattia Udom invece ha l'occasione per dimostrare di aver imparato molto da Marco Crespi lo scorso anno a Siena. Quello che invece dà meno garanzie è l'asse play pivot: la perdita di Vaughn libera sostanzialmente Alessandro Piazza ad unico gestore della palla per tutta la squadra. Il ragazzo ex Eagles Bologna è cresciuto in maniera esponenziale, ma il prossimo anno la sua crescita non dovrà arrestarsi, perchè la sua capacità di costruzione del gioco è fondamentale per attivare il lungo Dave Dudzinski, capitano lo scorso anno del college Holy Cross, giocatore polivalente su ambo i lati del parquet. Per puntellare il roster si è scelto di prendere Marco Evangelisti da Torino, affinché garantisca un quid maggiore di esperienza. Parliamo di un roster che si può tranquillamente salvare, ma da una squadra che lo scorso anno ha dominato la SILVER giocando con un solo americano sembra manchi qualcosa per accedere con l'esuberanza dell'anno passato a palcoscenici di livello superiore.
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