Pallacanestro Trieste, intervista a Stefano Tonut
Tonut parla al sito ufficiale della Pallacanestro Trieste
Seppure all’inizio di stagione manchi ancora un mese abbondante, la concentrazione e la voglia di far bene in “Tonno” la si è vista sin dai primi allenamenti, con un’amichevole contro Portorose che l’ha visto essere subito il miglior marcatore della squadra. Sono questi alcuni indizi di come il giocatore classe ’93 palesi la volontà di salire immediatamente sugli scudi: “Non vedevo l’ora di iniziare” spiega, “anche se le mie vacanze sono durate praticamente una decina di giorni in tutto, era forte il desiderio di riabbracciare i miei compagni di squadra. Sono contento di continuare a vestire la maglia di Trieste e di poter proseguire il mio personale percorso di crescita nella mia città”.
Ma cosa servirà in particolare a Stefano per poter fare un ulteriore passo avanti? “Sicuramente la prossima sarà un'annata dove poter e dover migliorare, in termini di costanza di rendimento da mettere sul parquet. Ho ancora tanto da imparare come giocatore, soprattutto a livello di testa e mentalità: correggere i passaggi a vuoto e gli errori commessi in campo lo scorso anno è il mio obiettivo-base. Fare tutto questo, continuando a lavorare assieme a un coach come Dalmasson e al resto dello staff tecnico, è un qualcosa di estremamente importante per me. Ci aspetta un campionato duro, ma siamo tutti focalizzati su cosa ci attende e su come dovremo essere in grado di affrontare le difficoltà”.
In attesa dei prossimi impegni pre-stagionali e continuando a sudare in palestra assieme al resto della truppa biancorossa, Tonut si sofferma anche sull’avventura estiva con la Nazionale Sperimentale, un’esperienza unica nel suo genere che lo ha portato a toccare in maglia azzurra anche il suolo cinese: “E’ stato tutto veramente incredibile: mi sono trovato benissimo col gruppo, composto da tanti ragazzi giovani come me, sin dal primo giorno. Francamente, con tutti i giocatori di serie A che facevano parte del roster, avevo il timore di non essere all’altezza della situazione: man mano che passava il tempo, ho capito però che la differenza con i più forti non era così abissale. Si è oltretutto creato un ottimo rapporto con Attilio Caja, bravissimo a curare i particolari e a dare un'impronta diversa ad ogni allenamento: di fatto, il mese trascorso con la Sperimentale si è dimostrato stimolante nel poter dimostrare tutto il proprio valore e per mantenere alta la concentrazione, al di fuori dell’ambito del campionato”.