Veroli-Stella, manca l'ufficialità. Martinelli: "Cifre da verificare"
Tarda ad arrivare l'ufficialità dell'accordo tra i due club, preannunciato una settimana fa. Nuova intervista di Sportando al dirigente stellino
Cosa sta succedendo, Martinelli? Perché quest'ulteriore ritardo nel dare l'ok ufficiale?
"Diciamo che sono al lavoro le diplomazie... C'è qualche problema obiettivo riguardo alle transazioni con i giocatori che hanno pendenze economiche con Veroli, problemi che riguardano la verifica delle cifre in ballo. Ma sono stato rassicurato dalla dirigenza verolana che tutto si risolverà presto".
Per poter procedere ufficialmente c'è bisogno delle liberatorie di tutti i giocatori?
"Basta che vengano ritirati i Bat (i lodi aperti a livello FIBA, ndc). E' chiaro che ora questi giorni di pausa per Ferragosto non aiuteranno nel disbrigo delle pratiche".
Comunque ci può far escludere sorprese dell'ultimissima ora?
"Assolutamente sì. A meno che qualcuno da Veroli decida di fare dietrofront strategici. Ma non converrebbe, il nostro è un accordo che permette a Veroli di avere gente fresca e coinvolgente, si parla sempre di avere squadre con italiani e giovani e noi proprio questo faremo. Sarà un'annata divertente, credo che la tifoseria verolana capirà il "mood" di questa novità".
A proposito, lei è già al lavoro da tempo sul roster della nuova squadra. L'ultimo nome uscito è quello di Roberto Prandin. Conferma l'esistenza della trattativa con il giocatore di Treviso?
"La smentisco".
E' la solita smentita "diplomatica"?
"No, Prandin è un giocatore che non stiamo trattando".
Cambiamo obiettivo, allora. Ricevuto il rifiuto da Alex Righetti, radiomercato lancia un altro giocatore che può rappresentare, come identikit, un'alternativa possibile all'ex Virtus Roma, ovvero Marco Carraretto...
"Anche qui la risposta è no. Dobbiamo vedere per bene ciò che ci conviene, Righetti ci avrebbe coperto due ruoli, il "3" e soprattutto il "4", cosa che Carraretto non può assicurare perché ha caratteristiche diverse".
In ogni caso tra meno di una settimana è fissato il raduno ma la squadra non è ancora al completo. Darete un'accelerata alle varie trattative?
"La nostra idea è di non fare sbagli, piuttosto che avere fretta di chiudere la formazione".
Conferma che il raduno ci sarà domenica 17 agosto?
"Sì e il giorno dopo partirà la preparazione atletica"
Per quella data ci saranno anche gli americani Legion e Shaw?
"No, loro arriveranno entrambi il 24".
Una delle attrazioni della nuova formazione sarà la presenza del gioiellino principe del vivaio Stella Azzurra, Andrea La Torre. Che proprio l'altro giorno da Dubai, dove sta giocando i Mondiali Under 17, ha confidato pubblicamente di "studiare" da playmaker. Lo lancerete con questo ruolo in A2 Gold?
"E' una delle nostre idee principali lanciare questo ragazzo che è già nelle mire dell'NBA e che ha già sponsor tecnici internazionali che lo supportano. Da quando aveva 10 anni La Torre è sempre stato abituato ad essere il più forte in campo, il prossimo sarà il primo anno in cui probabilmente non sarà così e crediamo che gli farà bene per il suo percorso di crescita".
Ma sarà davvero il play titolare della squadra?
"Sì, è un'idea che condividiamo io e coach D'Arcangeli. Tuttavia sappiamo pure che La Torre, bene o male, è un giocatore in grado di giocare addirittura 4 ruoli".