Fusione Veroli-Stella Azzurra: il campo di gioco sarà il PalaTiziano
Veroli verso il trasferimento a Roma, ma manterrà il nome. Prima, però, c'è da ratificare l'accordo
Una delle novità più importanti dell’accordo - di durata biennale - riguarda il campo di gioco. Le indiscrezioni delle ultime ore, che trovano conferme da numerose fonti di entrambe le parti, indicano nel PalaTiziano di Roma la casa della futura squadra, che continuerebbe tuttavia a chiamarsi Veroli. E' questa la condizione-base posta dal club stellino, una condizione alla quale il presidente giallorosso Massimo Uccioli, del resto, non può opporre forse alternativa. Dopo un iniziale ottimismo i tempi di completamento del nuovo palasport di Veroli sembrano destinati, infatti, a sforare i tempi previsti, più che per settembre-ottobre la struttura potrebbe vedere definitivamente la luce nei mesi successivi, quando ormai la prossima stagione sarà iniziata da un bel pezzo. Se a questa eventualità si aggiunge che l'alternativa del palasport di Frosinone, casa della formazione verolana nelle ultime 7 stagioni, richiede costi d'affitto troppo onerosi per le casse societarie, ecco che la soluzione del PalaTiziano diventa anche quella più naturale. Chiaramente ci sarà la difficoltà logistica dei tifosi verolani di seguire la proprio squadra del cuore, una problematica che il club cercherà di risolvere, almeno in parte, con l'organizzazione di pullman che possano accompagnare i sostenitori giallorossi nella Capitale il giorno delle partite.
Oltre al campo di gioco – che sarà da suddividere con la Virtus Roma - pure le decisioni prettamente tecniche saranno di pertinenza della Stella Azzurra. In quest'ottica va interpretata la scelta del nuovo coach. Dopo la precoce diffusione del nome di Matteo Boniciolli come candidato numero uno per la guida della squadra, colui che prenderà il posto che nell'ultima stagione è stato di Marco Ramondino sarà con ogni probabilità Germano D'Arcangeli, attuale allenatore della Stella Azzurra e più in generale "deus ex machina" del mondo stellino.
Questo è quanto si sta delineando sull'asse Veroli-Roma. Sempre che l'accordo vada effettivamente in porto, è bene sottolinearlo. La "fusione" tra i due club è ancora in fase embrionale, lo sforzo economico che la Società Basket Veroli deve compiere per assicurare l’iscrizione della squadra alla prossima DNA Gold non è così facile da sostenere, mentre i legali dei rispettivi sodalizi sono al lavoro per capire per bene la reale fattibilità dell'accordo, che permetterebbe alla parte ciociara di salvare nome e categoria tirando un po' il fiato dopo tutti i problemi economici degli ultimi tempi e alla sponda romana di offrire la vetrina della seconda serie nazionale ai tanti prospetti del suo florido vivaio.
Pagina di 2