Ben Eze si presenta: Felice di essere a Sassari. Voglio dare una mano
Le parole del centro della Dinamo
Media Time. Big Ben Eze è sbarcato in Sardegna nella tarda nottata di giovedì, ieri ha svolto visite mediche, operazioni burocratiche ed ha iniziato a prendere confidenza con l'ambiente Dinamo Banco di Sardegna. Il forte lungo nigeriano di passaporto italiano, esperienze vissute fra le altre a Reggio Calabria, Siena, Milano e Khimki, la scorsa settimana aveva trovato l'accordo con la società sassarese, tassello di spessore da incastrare sul puzzle biancoblu, nuova freccia all'arco di coach Meo Sacchetti e nuovo innesto regalato al team che nel frattempo ha assicurato alla sua canotta la coccarda tricolore che spetta ai vincitori della Coppa Italia. Benjamin già lavora in palestra per ritrovare la migliore condizione possibile, pronto e determinato a dare una mano e ad inserirsi nel gruppo Dinamo Banco di Sardegna. Grande disponibilità, sorriso stampato sul volto a dispetto di una mole impressionate, Eze si è seduto al tavolo delle conferenze in Club House, al suo fianco il direttore sportivo Federico Pasquini, e si è messo a piena disposizione dei giornalisti di carta stampata, televisione, radio, agenzie e siti internet. Il direttore sportivo della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini: «In tanti mi chiedevano un contatto con Ben Eze a livello internazionale, ma nessuno riusciva a chiudere l'operazione. Allora ci siam detti, perché non provarci, perché non capire se Eze poteva diventare parte del nostro progetto. Ci siamo parlati, ci siamo accordati, c'è stata grande disponibilità da parte del giocatore, entusiasmo per la nuova sfida. Lo abbiamo firmato prima della Final Eight, sono particolarmente felice che sia qui, debutterà a Varese con il numero 24, oggi primo allenamento con la squadra lo lascio alle vostre domande».
Hai vinto tanto in carriera, arrivi a Sassari che ha appena vinto la sua prima Coppa Italia..
«Non conta quello che ho vinto nel passato, io sono qui per dare una mano alla squadra a fare bene. Buon clima, buon gruppo, buon manager e ottimi giocatori. Molti li conosco, come capitan Vanuzzo, sono contento di essere qui e non vedo l'ora di giocare con Travis e Marquis. ».
Cosa ha convinto Big Ben a scegliere Sassari?
«Perchè Sassari? Perché no – sorride -. Ieri ho già iniziato a lavorare, non mi occorrerà tanto tempo per mettermi al passo. Lavoro, lavoro, lavoro e arriverò all'obiettivo. Nuova avventura, nuova città una dimensione tutta da scoprire».
Prima impressione sulla Dinamo Banco di Sardegna?
«Ho già giocato contro e so come gioca questa Dinamo. C'è qualità, c'è talento. Io sono qui per dare una mano. Ho qualcosa che posso dare a questo gruppo e sono qui per questo. Questo è il momento di pensare solo a Sassari».
La scheda. Benjamin Eze è nato l'8 febbraio 1981 a Lagos (Nigeria), è un centro di 208 cm per 115 kg che nell'ultimo decennio è stato fra i più dominanti giocatori ammirati in Italia e in Europa, protagonista in Lega A e in Eurolega, fattore spesso determinante e arma non convenzionale capace di lasciare il segno sui tabellini e sul parquet grazie alla sua presenza e al suo approccio alla pallacanestro. Giocatore atletico e fisicamente dotato, carattere forte e propensione all'intimidazione d'area, un vero totem della palla a spicchi, uno dei più promettenti talenti d'Africa formatosi in patria e proiettato, all'età di 17 anni, nell'Europa del basket che conta. Prima esperienza al Saratov in Russia (1998), la stagione successiva trasferimento oltre oceano al Southern Idaho College in Ncaa, quindi, nel 2001, l'approdo all'Europa prima allo Slovan Lubiana e poi a Reggio Calabria. Proprio a Reggio Eze comincia a conquistare spazio, minuti e attenzione, consacrandosi come primo attore sul palcoscenico della prima serie italiana. Tre stagioni in maglia Viola, dal 2001 al 2004, poi la chiamata di Siena e l'inizio di una vera e vincente epopea in maglia biancoverde: sei stagioni, quattro scudetti, due Coppe Italia, tre volte vincitore della Supercoppa, con All Star Game e una Final Four Eurolega a impreziosire il tutto. L'exploit senese accende su di lui i riflettori dell'Europa delle grandi, lo firma il Khimki, in Russia, e per un anno e mezzo il gigante di Lagos si allontana dal'Italia. A gennaio 2011 però arriva la chiamata dell'Olimpia Milano, Eze risponde presente e torna in Lega A. Nel 2012 è ancora Siena a firmarlo, ed è un nuovo e vincente capolavoro: arrivano scudetto e Coppa Italia e il binomio Ben-Montepaschi si conferma di sicuro affidamento. Ora l'opportunità Dinamo Sassari, sfida cui Big Ben non vuole mancare.