Al Pianella non si passa, Cantù batte anche Reggio Emilia
Cantù inizia il nuovo anno con un successo
Comincia come era finito il 2013 il nuovo anno dell’AcquaVitasnella Cantù: la formazione di Sacripanti, che si regala il ritorno di Denis Marconato per ovviare alla temporanea assenza dell’infortunato Cusin, batte fra le mura della Mapooro Arena la GrissinBon Reggio Emilia degli ex Cinciarini, Brunner e Kaukenas (oltre che al vice coach Flavio Fioretti), nonostante un Joe Ragland sottotono ed un Michael Jenkins frenato dai falli. Sono Gentile, Aradori, Uter ed un sostanzioso Maarten Leunen (10 rimbalzi e 6 assist) i protagonisti del parquet di Cucciago, che permettono ai brianzoli di mantenere la vetta del campionato.
Primo quarto con le due formazioni subito a scontrarsi a viso scoperto: sono continui i sorpassi ed i controsorpassi in un inizio gara tutto sommato bruttino, dove frequenti sono gli errori al tiro e le palle perse da una parte e dall’altra. Tuttavia è l’AcquaVitasnella Cantù, guidata da Pietro Aradori, ad essere in vantaggio 16-13 al termine dei primi dieci minuti giocati.
E’ l’ex Kaukenas a tenere agganciata la GrissinBon in apertura seconda frazione dopo la tripla iniziale di Gentile: 7 punti di pura classe ed esperienza e Reggio Emilia che accorcia a -1 (21-20). Cantù perde anche qualche palla di troppo ma i ragazzi di Menetti non ne approfittano, anzi subiscono la bomba di Aradori che riporta a 4 lo scarto a favore dei canturini a cinque minuti dall’intervallo (24-20). Prova addirittura a scappare l’AcquaVitasnella di Sacripanti segnando dalla lunetta con Uter e Aradori (27-20), sfruttando il bonus falli esaurito dagli ospiti, che faticano a trovare la via del canestro, e poi grazie agli appoggi al vetro sempre del suo totem jamaicano (31-22). Reggio prova a restare in gara con Kaukenas e White, ma Cantù stringe le morse in difesa con un Uter più tonico rispetto al primo quarto e chiude all’intervallo avanti 35-24, nonostante un Ragland da soli 2 punti e tante imprecisioni.
Nonostante il quarto fallo di Silins in avvio terzo periodo, è una GrissinBon più energica e più precisa quella che rientra dagli spogliatoi: parziale di 10-3 in poco più di 4 minuti con due siluri di Bell e Reggio Emilia di nuovo a contatto (38-34). Cantù risponde con la potenza ed i muscoli di Uter, ma Cinciarini infila dai 6,75 (40-37). Con un Ragland che sembra ancora un corpo estraneo, Cantù reagisce d’orgoglio con Aradori e Gentile, che insacca anche dalla lunga in uscita da uno stagger (47-39). Cinciarini e Kaukenas danno ossigeno alla Grissinbon ma Cantù non si fa prendere dal panico e con le triple in successione di Abass e di Gentile, sulla sirena, accende la Mapooro Arena e chiude dopo tre quarti avanti 53-42.
Ed è ancora Gentile, con un prezioso Denis Marconato, il protagonista delle prime battute dell’ultimo mini tempo: il play casertano segna, fa segnare e soprattutto è su tutte le palle vaganti sporcate dal lungo trevigiano. Dal canto suo, Reggio è indomita e con i canestri pesanti di Filloy e Bell è a -6 con 4’33’’ da giocare (59-54). Menetti prova la carta della zona, Cantù però non perde lucidità e guidata dai soliti Gentile, Uter ed Aradori (rispettivamente 19, 18 e 15 punti) va a vincere 73-65.
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