Nicola Alberani: Coppa Italia e playoff i nostri obiettivi
Le parole di Alberani
Nicola Alberani, GM della Virtus Roma, ha parlato a La Repubblica in una lunga intervista di Stefano Valenti. Roma è reduce da un incredibile successo su Milano grazie ad un ultimo periodo super con Jimmy Baron protagonista. Alberani ha parlato della Virtus 2013-14, con le sue caratteristiche e differenze rispetto alla passata stagione.
Virtus 2013-14. Le letture possibili sono tante. Abbiamo confermato giocatori importanti, provato ad assemblarne altri, partendo dalla perdita di Datome e dalla necessità di sostituirlo senza cercarne un altro. Che non esiste. La preparazione non è stata fortunata, gli incastri dei passaporti hanno avuto un ruolo e gli infortuni non ci hanno aiutato. Questa squadra si è trovata con un'eredità pesante, ed al tempo stesso non sempre ha saputo rompere l'atmosfera un po' di plastica del palazzetto. Ieri sera potremmo esserci riusciti, lo capiremo con le prossime partite dimostrando di avere un'anima
La chimica della Virtus Roma rispetto alla passata stagione. Sapevamo che quella squadra non sarebbe stata riproducibile. Di giocatori italiani sui cui costruire una stagione ce ne sono due, forse tre contando Gigi. La gente vede il giocatore, garantisco che l'uomo Datome vale tre volte tanto. In campo inseguiamo la stessa chimica. Fuori molto diversa. Quello scorso era un branco di single impenitenti. Questa è una squadra di gente con famiglia. Quindi ha esigenze differenti.
Budget. Ci ha concesso di mantenerlo più o meno inalterato rispetto allo scorso anno. Lo scorso anno avevamo una rotazione a nove, ora l'abbiamo a dieci.
Eurocup. Giocare il martedì è davvero impegnativo. Per fare un esempio, il martedì di Goss è sempre stato un giro di campo blando in ciabatte... Ora il martedì si gioca. Però sapevamo questo. E' chiaro che nel nostro focus c'è il campionato. E la Coppa Italia.
Quinton Hosley. Ci serviva un giocatore che non fosse una scommessa, ma al tempo stesso non un fenomeno assoluto. Non volevamo creare paragoni. E ci serviva con status comunitario. Ieri sera Quinton è stato il nostro regista aggiunto. Ha finito con mani spellate ed un ginocchio sbucciato, s'è tuffato cinque volte. E se lo fa lui, lo devono fare pure gli altri. Lui e Jones sono la coppia di ali più fisiche del campionato. Possono non piacere a tutti, noi ne siamo molto contenti”.
Centro. Ho sempre voluto il centro stoppatore, a Forlì presi Easley. Il mio centro ideale deve saper fare tre cose, ma fatte bene: difesa dell'anello, intimidazione, verticalità. Lawal non fu una scoperta, era stato seconda scelta NBA. Appena rinnovato Taylor, ci siamo buttati su Mbakwe. Quello che più poteva somigliare a Gani.
Gani Lawal. Mi è venuto a salutare ieri a fine gara. E' molto contento di Milano, gli manca un po' di allenamento. E poi mi ha chiesto chi viene a cuocere il pollo nel mio forno". Era la sua specialità? "A Gani piaceva cucinare nigeriano per tutti. Però aveva l'abitudine di salire da me perché avevo il forno più grande, di apparire in pigiama verso mezzanotte e poi dimenticarlo di prenderlo cotto. Ora si può dire….
Luca Dalmonte. E’ l’allenatore giusto e ne sono convinto da tempo. E' una persona con una cilindrata morale importante. Schietto, onesto, serio. Ha raccolto un'eredità complessa, ma Luca ha tutto per farci giocare una bella pallacanestro.
Obiettivi. Intanto alla Coppa Italia. Tre vittorie nelle prossime sette gare potrebbero bastare per un posto a Milano, è il nostro primo obiettivo. Poi i playoff: per quelli mi accontento di un gancio da metà campo di Tonolli all'ultima partita di stagione regolare".