Pino Sacripanti: 'Siena squadra più intensa del campionato'
Le parole del coach di Cantù
L’allenatore della Pallacanestro Cantù, Stefano Sacripanti, ha incontrato i giornalisti alla vigilia dell’attesa sfida della sua Acqua Vitasnella contro la Montepaschi Siena: “Per la prima volta affrontiamo una squadra di una fisicità decisamente superiore alla nostra. I toscani sono davvero bravi a livello difensivo nel chiudere l’area e nel recuperare sempre sulle situazioni di vantaggio che l’altra formazione crea. Mi sembra che la Mens Sana al momento sia, insieme a Brindisi, la compagine più intensa del campionato, avendo mostrato tra l’altro netti miglioramenti rispetto all’inizio di stagione. Per noi è un test molto importante perché ci può far capire a che punto siamo e cosa possiamo fare contro una squadra così forte, organizzata, ben allenata e con un taglio fisico e un atletismo maggiori rispetto a quelli che normalmente si incontrano”.
La Coppa può averti allenato a opporti a questa fisicità?
Direi che si tratta di due cose diverse. In Germania ci sono stati tanti contatti in una gara maschia. Siena ha invece un grande atletismo nel toglierti le linee di passaggio, nel chiudere tutte le penetrazioni con cinque uomini, nell’occupare gli spazi senza lasciarti mai una circolazione di palla facile. In ogni ruolo la Montepaschi ci sovrasta fisicamente con esterni come Green, Hackett, Carter e una coppia di lunghi come quella formata da Ress e Hunter. La Mens Sana ti forza ad eseguire alcune cose per indurti all’errore.
La difesa è rimasto il marchio di fabbrica dei toscani?
Sicuramente. Le scelte che Siena ha fatto in campagna acquisti sono chiarissime. Ha ingaggiato degli elementi atletici, che possono correre e mettere intensità in campo. Viggiano, Cournooh, Ortner, Carter, Green, Hackett hanno tutti queste caratteristiche. In attacco la Montepaschi è una squadra abbastanza particolare perché gioca molto sul perimetro, con il tentativo di prendere vantaggi dai pick and roll in movimento. Dovremo essere davvero bravi sia a livello tecnico- tattico sia a livello di energia per bilanciare questa loro forza.
Quanto è cambiata la Mens Sana rispetto agli anni passati?
Mi sembra che abbia mantenuto uno spirito e un’impronta difensiva e anche alcune idee tecniche a livello offensivo. Probabilmente, rispetto agli altri anni, la Montepaschi ha un roster più corto se comparato con quello delle grandi corazzate europee, ma per il nostro campionato rimane una formazione di altissimo livello. Tutti dicono che non è più la Siena di un tempo, però mi sembra che il valore dei suoi giocatori sia rimasto notevole. I toscani sono stati bravi a costruire una squadra che, per merito della loro mentalità e del loro allenatore, dalla prima giornata a oggi ha consolidato il suo gioco. L’ultima partita di Eurolega in un campo difficilissimo come quello del Galatasaray, dove la Mens Sana è arrivata a un tiro dal conquistare il successo, dimostra la sua crescita e dà l’idea di una solidità e di un’intensità superiore agli avversari. Insomma sono diversi gli attori e anche qualche protagonista, ma non è cambiato l’atletismo dei biancoverdi, non sono cambiate le loro regole o il loro modo di stare in campo. Con in più alcune soluzioni nuove portate da Marco Crespi che sfruttano in maniera perfetta le loro caratteristiche.
Siena- Cantù è una sfida molto sentita.
Lo è sempre stata. Non bisogna però darle un valore che va al di sopra di quello che realmente ha. A me interessano i due punti. Fino ad ora siamo stati bravissimi. Non credo che quello di Cremona sia stato uno scivolone perché abbiamo affrontato una squadra che ha disputato una grande partita mentre noi siamo stati meno reattivi del solito su alcune situazioni. Quando giochi ogni tre giorni devi pensare a un match alla volta cercando di vincere in ogni modo perché devi tenere presente che ogni successo fa bottino e che arriveranno momenti complicati. Questa per noi è una gara dura, difficile, contro una formazione molto forte e con una mentalità vincente. Una compagine che nel breve periodo ha mostrato miglioramenti amplissimi sia a livello offensivo sia difensivo come dimostrato dal match con il Galatasaray.
All’inizio dell’Eurolega la Montepaschi non avrebbe disputato una prestazione così e avrebbe perso con un distacco maggiore. Credo che questo merito vada riconosciuto alla Mens Sana.
Questa partita è un test per le ambizioni dell’Acqua Vitasnella?
Lo è. Partecipiamo a una Coppa e abbiamo già esperienza di sfide di grande fisicità e atletismo, ma quella con Siena lo sarà ancora di più. Diventa dunque un test per capire fino a che punto saremo in grado di adeguarci a qualcosa di maggiormente difficile. Dovremo essere bravi ad avere pazienza, a fare un passaggio in più, a subire break negativi minori, a giocare contro i loro cambi difensivi. Dovremo mostrare una pallacanestro che non è solo istinto e talento, ma anche grande raziocinio. Chi ha visto le ultime due gare della Mens Sana in Coppa si è reso contro della fisicità con cui scendono in campo.