La GIBA: 'Basta, cambiamo le regole. Almeno un italiano in campo'
La GIBA propone di passare al modello turco: almeno due italiani in campo
Alessandro Marzoli, presidente della GIBA, l’associazione dei giocatori italiani, ha parlato a Il Corriere dello Sport ed ha lanciato l’allarme sullo scarso utilizzo dei giocatori italiani.
“E’ scandaloso vedere in Serie A così tanti stranieri e comunitari che trovano spazi mentre tanti nostri giocatori rimangono in panchina o finiscono in DNA Gold per vedere il campo. E poi smettiamola di dire che gli italiani costano di più. I tempi sono cambiati, ed il loro ingaggi non sono più alti degli altri” ha detto Marzoli. “Noi proponiamo due soluzioni:
La prima un italiano, ed in seguito due, sempre in campo, prendendo per esempio quello che accade nel campionato turco. La seconda: invertire i rapporti, ossia 7 italiani formati più 5 stranieri. Bisogna intervenire subito. Ci aspettiamo fatti concreti, non chiacchiere” ha detto Marzoli.
Sul tema è intervenuto anche Gianni Petrucci, presidente FIP, sempre su Il Corriere dello Sport: “Io ho sempre pensato che gli italiani piacciono ad un tifoso di basket molto di più. Ma sono convinto che alla fine del campionato la loro percentuale salirà perché le squadre capiranno presto che i nostri, se impiegati, sono migliori degli stranieri. Certo, chi sono vorrebbe bravi extracomunitari, però non sono tutti così forti. Ogni domenica prendo il mio motorino e vado a vedere i ragazzi della Stella Azzurra che hanno un grande futuro, I giovani mi stanno facendo sempre più innamorare del basket”.
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