Quintetto ideale Serie A: giornata 3
Ecco il primo quintetto e il sesto uomo, con annesso MVP, della terza giornata del campionato di Serie A
Abbiamo stilato il nostro personale quintetto con sesto uomo per la terza giornata di campionato. Abbandoniamo una volta la rigidità nei ruoli per premiare le grandi prestazioni di due guardie.
Quintetto:
Joe Ragland, PM, Pallacanestro Cantù: nuova giornata, vecchio Ragland. Ormai elevato al livello di assoluto leader della squadra capitan Joe decide una volta di più di fare quello che vuole contro l’avversario di turno. La designata di turno è Pesaro, che complice anche una batteria di playmaker non difensivamente irresistibile, gli spalanca praterie per penetrazioni e conclusioni, che poi lui con la sua classe e freddezza trasforma in un bottino da 35 di valutazione. Ragland si diletta con 21 punti (8/10 al tiro), 5 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi. Giusto per far capire che aria tira nelle prime tre giornate di campionato si è già conquistato un MVP di giornata Sportando e come numeri scende a fatica sotto i 20 a gara. Il miglior playmaker del campionato? Dipende da come si vuol vedere la pallacanestro, ma sicuramente è il più dotato nel rapoorto fisico-tecnica e complesso di capacità cestistica. Forse solo Travis Diener ha la sua stessa capacità di costruire sia per sé che per i compagni con tanta bravura. Candidato assoluto a MVP del campionato e occorre prestare molta attenzione agli uomini di Sacripanti, forse poco pubblicizzati, ma assolutamente da considerare per la vittoria finale.
Jerome Dyson, G, Enel Brindisi: Era arrivato con la fama di uno che realizzava e non si può dire che abbia deluso le aspettative. Dyson, che la scorsa stagione in Israele ventelleggiava facile, si leva lo sfizio di presentarsi al Palapentassuglia imbottito di convinzione e pronto per dare a Gresta qualche dispiacere. La sua performance è a dir poco da incorniciare: 31 punti segnati (19 all’intervallo con 7/8 da due e 5/9 da tre) come a dire che sarebbe riuscito a far canestro tirando anche dal porto. Del playmaking tende a disinteressarsi, ma non è che ai compagni la cosa dia troppo fastidio dato che sono tutti quanti nati per mettersi in ritmo da soli. Se Dyson confermasse questo stato di forma tutto l’anno Brindisi obbligherà ogni squadra sul proprio cammino a modificare il proprio sistema difensivo per poter coprire la micidiale small-ball e la prepotenza offensiva degli uomini di Bucchi, che, nonostante un Lewis da 0 punti e -9 di valutazione e uno Snaer che pure non si schioda dalla virgola sul tabellino, raggiunge quota 96 punti segnati in scioltezza assoluta. Certo qualche colpa ce l’avrà pure Cremona, ma questo non sminuisce la prestazione balistica complessiva dell’Enel.
Drake Diener, G, Banco di Sardegna Sassari: caro Mandrake ti scrivo…ci obblighi a modificare la rigida struttura del nostro quintetto ideale per metterti dentro. Mai una volta che sbagli una partita vero? Diener dopo essersi scaldato segnando 15 triple nelle ultime tre gare decide che forse sia il caso di andare pure un filo oltre e porta il suo fatturato a quota 7. Semplicemente una macchina dalla linea pesante, capace di raggiungere nuovamente i 29 punti e aggiungere 5 rimbalzi per 35 di valutazione. In queste prime tre gare registra 26.7 punti di media. Che altro gli si vuole chiedere? Nulla e infatti per non escluderlo ci giochiamo i tre esterni nel quintetto ideale escludendo putroppo la grande gara di Ebi Ere. Sia da sesto uomo, che da uomo quintetto Drake Diener è una garanzia. Insieme a Langford la guardia più killer del campionato; se gli concedi 50 centimetri di spazio sei morto.
Kaloyan Ivanov, AG, Sidigas Avellino: quanto sia mancato Kaloyan Ivanov nella prima gara ad Avellino è abbastanza evidente nella gara che la squadra irpina gioca contro Roma. Ivanov, insieme al suo compagno Thomas di cui parleremo dopo, memore dei 19 rimbalzi presi a Roma sulla testa di Lawal la scorsa stagione, opta per ricominciare a “spostare” sotto i tabelloni, mestiere che lui ben conosce. Se Will Thomas si gioca il pick n’roll e resta lontano dal canestro avversario, lui si pianta in mezzo e abbranca ogni pallone voli da quelle parti. A turno Mbakwe, Eziukwu e Ignerski vengono spostati via in posizionamento sotto canestro e pagano dazio. Il fatturato finale recita 20 punti (9/9 ai liberi che per un lungo è un dato tutt’altro che da trascurare), 11 rimbalzi e 31 di valutazione. Non contento di tutto questo sull’ultimo possesso della gara si prende il playmaker avversario, lo manda sulla linea di fondo e gli fa sbagliare il tiro. Altro da aggiungere?
Will Thomas, C, Sidigas Avellino: in una giornata in cui tantissimi centri fanno prestazioni notevolisime (Hassell e Moore per citarne due) quella di Will Thomas è ancora migliore; quando fu firmato molti non furono soddisfatti: è piccolo, difende male, non ci serve. Si da il caso che invece Will Thomas sia esattamente il giocatore ideale per accoppiarsi con Ivanov. Nella gara con la Virtus Roma mostra il meglio di sé, raggiungendo i 39 di valutazione frutto di una gara offensivamente perfetta dove registra 25 punti e 11 rimbalzi. Immarcabile per i lunghi avversari (troppo veloce e tecnico) e preciso anche in difesa con grande capacità di cambiare sui piccoli grazie alla sua agilità. Di questo giocatore impressiona il QI cestistico in fase offensiva: non è mai fuori posto, non si pesta mai i piedi con il compagno di reparto e quando riceve sul pick n’roll si ritaglia sempre un metro di spazio. Non è assolutamente un caso il fatto che sia di gran lunga il giocatore con il miglior plus-minus della squadra (7.7) e noi gli assegniamo il titolo di MVP della terza giornata di campionato. Avellino può contare sui migliori lunghi del campionato, capaci di combinare la mostruosità di 70 in valutazione complessiva tra tutti e due, 5 in meno di tutta la Virtus Roma. (MVP)
SESTO UOMO:
Taylor Rochestie, P, Montpeaschi Siena: in mancanza di Hackett, in una giornata no complessiva, alla Mens Sana occorre uno che sappia far girare la squadra e proprio per questo motivo quest'estate è stato firmato Taylor Rochestie. Il giocatore monetengrino decide di caricarsi la squadra sulle spalle nella gara casalinga contro Bologna e a turno mette in ritmo tutti i tiratori della squadra avversaria, sfruttando l'uscita dai blocchi per il tiro da 3 punti, che subito si rivela letale (7/9 nel primo quart). Rochestie inizia a far danni in penetrazione, in arresto dalla media e in affondo a canestro, arrivando indisturbato e chiudendo con 7/7 da punti, per 18 marcature complessive con 8 assist distribuiti. In una giornata con tantissimi 0 da parte di Hackett risulta pressochè decisivo nel tenere il ritmo giusto durante la gara per la Montepaschi e si leva lo sfizio di chiudere con un plus-minus che recita +31.