Viaggio alla scoperta dei giovani italiani: Davide Moretti
Alla scoperta del giovane giocatore, figlio del coach di Pistoia
Tra i migliori settori giovanili italiani troviamo certamente la Stella Azzurra, società capace di sfornare con continuità un gran numero di giocatori, reclutandoli da tutta Europa, preparandoli a dovere sia con i massimi campionati giovanili che facendogli accumulare esperienza in prima squadra, l’attuale DNB. Uno dei prossimi campioni che ha deciso di proseguire il proprio percorso cestistico è Davide Moretti, figlio di Paolo – allenatore di Pistoia ed uno dei più forti giocatori italiani degli anni Novanta -, considerato il miglior prospetto della sua età.
Nato nel ’98, Davide è una guardia di 185 cm circa, con ovvi margini di crescita fisica, vista la giovanissima età. Già da qualche tempo sotto attenta osservazione, questa estate ha avuto finalmente occasione di mostrare il suo talento grazie alla convocazione con la nazionale U16 di Bocchino – un anno più giovane rispetto a quasi tutti i partecipanti all’europeo – che ha aiutato a portare al quarto posto e quindi alla qualificazione per i mondiali U17. Il suo contributo non è stato certo superficiale, ma, al contrario, è risultato essere uno dei migliori non solo della propria squadra – forse inferiore solo ad un altro ragazzo della Stella Azzurra, Andrea La Torre, un odei migliori ’97 d’Europa – ma di tutto il torneo con più di 12 pt, 3 rimbalzi, 2 assist in 24 minuti di gioco di media.
In attacco ha già dei buoni movimenti che lo rendono offensivamente, già adesso, molto pericoloso. Ha un ottimo cambio di ritmo in palleggio quando, usando il crossover, vuole battere l’avversario per attaccare il canestro, e se viene chiuso è anche capace di segnare tiri difficili in volo e fuori equilibrio. Sa crearsi lo spazio per un buon tiro dal palleggio, soprattutto se preso frontalmente rispetto al tabellone, ed è anche un buon tiratore dalla linea dei 6e75, oltre ad essere praticamente infallibile dal tiro libero. Esteticamente la tecnica è buona ma spesso tende a scomporre il tiro durante il rilascio, il che lo porta a non avere sempre ottime percentuali. Questo però è dovuto ad una crescita fisica non ancora ultimata, cosa che compromette anche il poco atletismo che lo caratterizza, ma che sicuramente si evolverà con il tempo.
È anche un discreto rimbalzista, soprattutto quando si tratta di raccogliere le carambole sui secondi tocchi, quando ancora non sono sotto il pieno controllo di nessuno. Il playmaking è invece una parte del gioco che deve sviluppare. Certo può portare palla, ed è anche in grado di trovare il compagno libero per comodi assist, ma oltre a questo non è ancora in grado di vedere due/tre mosse dopo il proprio primo passaggio, com’è normale che sia, soprattutto considerato che sembra destinato a giocare solo come guardia realizzatrice. Ha anche ho ottimo controllo del gioco, e perde davvero pochissimi palloni, cosa fondamentale visto l’alto numero di palloni che gli arrivano tra le mani.
Sebbene siano le doti realizzative quelle che spiccano maggiormente, anche nella fase difensiva è già ora capace di dare tanto. Forse l’uso delle gambe non è dei migliori, per cui capita spesso di vedergli perdere l’uomo quando questo lo attacca in palleggio da oltre la linea da tre punti, ma l’uso delle mani è ottimo. Sa infatti come usarle sia per infastidire tiri e passaggi che per contrastare gli appoggi a canestro.
Le certezze, quando si parla di un ragazzo così giovane, sono sempre pochissime, perché tanti sono i fattori che possono incidere sulla carriera di un giocatore, ma sono comunque alte le possibilità di trovarci di fronte ad un piccolo gioiello nostrano. Pochi infatti sono gli esterni che fanno così tanta differenza con giocatori cestisticamente più maturi già a questa età. La scelta di andare alla Stella Azzurra, rinunciando alla Virtus Bologna – che rappresenta comunque il sottore giovanile più vincente delle ultime stagioni – ed a Pistoia – dove poteva puntare sull’appoggio del padre -, lo preparerà senz’altro molto bene dato che potrà da subito giocare nella quarta serie, accumulando esperienza e crescendo sotto tutti gli aspetti del gioco. Se tutto andrà per il verso giusto possiamo star sicuri di aver trovato un ragazzo che farà tanta strada nel mondo della pallacanestro.