Ferdinando Minucci propone la pace: 'Incontro Petrucci-Hackett'
Minucci propone di promuovere un incontro tra il presidente FIP e Daniel Hackett
Ferdinando Minucci, General Manager della Montepaschi Siena, ha proposto, in alcune dichiarazioni rilasciate a La Gazzetta dello Sport, in un incontro chiarificatore tra Gianni Petrucci, presidente FIP, e Daniel Hackett, stella della Mens Sana.
"Il presidente Petrucci, al di la del suo ruolo elevato, vive il basket con grande passione. Potrei dire che Daniel Hackett ha le stesse caratteristiche, un carattere appassionato e valori importanti, che sono stati ben chiariti dalla scelta di restare a Siena quest'anno riducendosi lo stipendio. Penso che la Nazionale sia una cosa importante e una spinta per tutto il movimento ma, anche, in prospettiva, per i nostri giocatori migliori. C'è un interesse reciproco per ricomporre un problema nato da equivoci: che Daniel avesse una lesione di 1 cm al tendine lo hanno verificato anche i medici dell'Italia. Penso di promuovere al momento opportuno un incontro col presidente che possa chiarire la posizione di Hackett e risolvere questa contrapposizione che ritengo sia più dialettica.
Minucci, sempre a La Gazzetta dello Sport, ha parlato anche della Mens Sana 2013-14 che ha già portato a casa la Supercoppa.
"L'ho detto prima della vittoria in Supercoppa, mi piace, il gruppo è buono, ha voglia di arrivare, potenzialità elevate rispetto al budget che è la meta dell'anno passato. E' nuova ma ci sono giocatori conosciuti come Carter, Hunter o Viggiano. Le scommesse vere sono Green English: dipende da loro se faremo una buona stagione o di più".
Altro tema caldo è l'Euroleague a Firenze che non piace tanto ai tifosi senesi.
"E' stata una scelta inderogabile, dolorosa, impegnativa e scomoda anche per la società abituata a lavorare nel palazzo dove gioca. Abbiamo voluto restare in Toscana, mentre le alternative pronte erano Pesaro o Roma, da anni eravamo in deroga e abbiamo cominciato a prepararci. A Firenze abbiamo trovato entusiasmo, si creerà un polo dell'eccellenza sportiva della regione. Ma il campionato si gioca a Siena e vogliamo che ' questa transumanza verso Firenze per la coppa possa avvenire al contrario per la serie A. «Avremmo potuto giocare a Siena come campioni d'Italia, rinunciando alla licenza pluriennale. Alla fine dell'anno cosa sarebbe rimasto? Senza il Monte dei Paschi, senza Eurolega se non nel caso di vittoria del titolo. Avrei potuto uscire di scena così chi mi avrebbe rimproverato? Ma è diventata una questione di passione, di orgoglio, di piacere nel fare questo lavoro: così diamo un progetto reale sul quale far vivere la Mens Sana.
"Siamo in grande difficoltà, lo è la città e il Paese. Pensare solo a quello che si aveva e non c'è più può diventare deprimente. Sono ritornato al tempi precedenti il Monte dei paschi, fino al Duemila: allora ci preparavamo per essere pronti al loro arrivo e al salto di qualità. Quando stai bene sei reazionario per mantenere il tuo livello e combatti con l'esterno, oggi siamo rivoluzionari e dobbiamo risolvere prima i nostri problemi".
Scudetto? Milano è la favorita per tanti motivi, anche per la forte connessione con persone che erano a Siena e conosco bene, è quasi un passaggio di testimone. Poi ci sono tutti gli altri, tra cui noi, che possono tentare di inserirsi se Milano mostrerà delle crepe. I pronostici li faccio a dicembre".