Pallacanestro Cantù, il comunicato stampa della proprietà
La famiglia Cremascoli annuncia un passo indietro e dà sin da ora la massima disponibilità a collaborare con chiunque si faccia avanti
Nell'atto di acquisto dalla famiglia Corrado delle azioni della società ci siamo impegnati a mantenere a Cantù la pallacanestro per 3 anni. Dall'impegno preso abbiamo fatto un passo avanti e quella che è incominciata il primo di luglio è la nostra sesta stagione sportiva come proprietari della Pallacanestro Cantù.
Sono stati anni molto belli e intensi dal punto di vista sportivo, ma purtroppo sempre più problematici e difficili dal punto di vista societario: al giorno d'oggi infatti è diventato economicamente proibitivo mantenere una società sportiva di massima serie sulle spalle di una sola famiglia.
In questi anni di grandissimo impegno da parte mia e della mia famiglia, abbiamo ricevuto innumerevoli promesse di aiuto, mai mantenute ad ogni livello: la prima e più eclatante tra tutte è quella che a partire dal nostro secondo o nella peggiore delle ipotesi terzo anno avremmo avuto un palazzetto nuovo, moderno, che non sarebbe più stato un costo per noi, ma che anzi avremmo pure avuto un considerevole contributo economico dal costruttore stesso. Sappiamo tutti invece come sono andate le cose. Molte società di lega A hanno dal proprio comune un usufrutto praticamente gratuito del palazzetto in cui giocano e quindi possono permettersi costi di gestione nettamente inferiori a quelli di Cantù dove più della metà del ricavo degli abbonamenti viene speso per pagare i costi di affitto e gestione del Pianella.
Abbiamo riportato Cantù ai fasti che secondo noi merita e che la storia le aveva attribuito, disputando una finale scudetto, due finali di Coppa Italia e due di Supercoppa, abbiamo issato al Pianella un nuovo stendardo, facendo di Cantù l'unica società capace di vincere qualcosa in Italia nel periodo di stradominio di Siena; abbiamo giocato per due anni di fila la massima competizione continentale, l'Eurolega, e per fare questo abbiamo dovuto trasferirci in un'altra città, con tutto quello che a livello di costi e impegno di risorse ne è comportato. Amaramente prendiamo atto che dopo tutte queste fatiche e dopo tutti questi importanti risultati sportivi, il quadro generale non si è modificato e ben poche aziende si sono affacciate alla nostra realtà con interesse e voglia di investire insieme.
Qualcuno da ringraziare però c'è e sono tutti gli imprenditori che hanno fin dall'inizio creduto in noi e ci hanno affiancato in questi anni: se siamo riusciti, nonostante tutto, a gestire la pallacanestro per 6 anni lo dobbiamo anche a loro. Purtroppo però il momento economico che stiamo attraversando è davvero difficile per chiunque e col tempo alcuni di questi aiuti si sono sempre più alleggeriti, altri addirittura annullati. Da parte mia e della mia famiglia non dimentichiamo nessuno, ma un enorme grazie va a coloro che nonostante tutto, ancora oggi, ci sono vicini e ci rinnovano il loro impegno.
Un ringraziamento va anche al sindaco Bizzozero perché l'aver organizzato questa serata dimostra il suo interesse e attaccamento per la nostra società.
Come annunciato a luglio, dalla prossima stagione sportiva non è più pensabile né fattibile che la mia famiglia porti avanti da sola la Pallacanestro Cantù: per cui noi adesso facciamo un passo indietro e diamo sin da ora la massima disponibilità a collaborare con chiunque si faccia avanti nella speranza che in tutto questo tempo che abbiamo davanti ci sia un imprenditore o più facilmente si riesca a formare una cordata di imprenditori, magari affiancata anche da una parte di azionariato popolare, che permetta un futuro a questa gloriosa società sportiva.