Serie A 2013/14 Preview: Virtus Roma
La presentazione dei capitolini in vista della stagione 2013/14
Roma riparte dopo una stagione entusiasmante, culminata con la finale scudetto persa in 5 partite contro Siena. Chiaramente l’obiettivo stagionale non sarà ripetere i risultati della scorsa stagione, ma, come ribadito anche da diversi membri della squadra in varie interviste, ottenere il miglior risultato possibile. Roma quest’anno affronterà il doppio impegno, partecipando anche all’Eurocup.
Molte cose sono cambiate dalla scorsa stagione, in primis lo staff tecnico. La Virtus ha scelto di non rinnovare coach Marco Calvani, dopo una lunga e particolare trattativa. Anche il suo vice, Massimo Maffezzoli, è partito, in direzione Sassari. Nel ruolo di head coach è arrivato Luca Dalmonte, vice di Pianigiani sulla panchina dell’Italia, con esperienze al Fenerbahce (ancora come assistente di Pianigiani), ma ovviamente anche in Italia, (ultime con Pesaro e Cantù). Nel ruolo di assistente è arrivato Federico Fucà, head coach di Imola nelle scorse due stagioni.*
Per quanto riguarda il roster si riparte da quattro pilastri della scorsa stagione: Jordan Taylor, Phil Goss, Lorenzo D’Ercole e Bobby Jones. Per sopperire alla partenza dell’MVP dello scorso campionato, Gigi Datome, il GM Alberani ha deciso di continuare a puntare sulle caratteristiche che distinguevano la squadra nel campionato passato: l’atletismo e l’atipicità. Sono arrivati nella capitale Quinton Hosley, Trevor Mbakwe, Callistus Eziukwu, Jimmy Baron e Riccardo Moraschini. Inoltre è probabile il ritorno di Alex Righetti, già visto alla Virtus dal 2000 al 2007. A completare il roster ci saranno il giovane Marco Reali e Alessandro Tonolli, giunto ormai alla ventesima stagione in maglia Virtus. La società è riuscita a colmare la più grande lacuna della scorsa stagione, ovvero il reparto esterni, che l’anno scorso per gran parte della stagione è stato di soli quattro elementi, mentre quest’anno sarà costituito da sei/sette giocatori.
Jordan Taylor sarà il playmaker titolare. Dopo un’ottima stagione da rookie, questo dovrà essere l’anno della consacrazione. Sarà uno dei leader della squadra, viene da ottimi playoff, in cui ha guidato la Virtus malgrado un brutto infortunio al setto nasale patito nella prima partita della post-season. E’ un giocatore in grado di segnare e allo stesso tempo di innescare i compagni (il suo pick’n’roll ha fatto le fortune di Gani Lawal), ottimo difensore, in grado di tenere in 1vs1 avversari anche più grossi di lui. Dovrà migliorare il suo tiro da fuori. Al momento è in America a curarsi da un risentimento muscolare risalente alla Summer League, dovrebbe tornare a Roma per metà settembre.
Phil Goss avrà in mano le chiavi della squadra. E’ il nuovo capitano, dopo la partenza di Datome, e dovrà ricoprire in tutto e per tutto il ruolo di leader della nuova Virtus. Avrà un minutaggio ridotto rispetto alla scorsa stagione, in modo da essere nelle condizioni di rendere al meglio. Durante la scorsa stagione ha disputato una straordinaria serie di playoff in semifinale contro Cantù, portando Roma in finale in un momento di appannamento della squadra. Guardia undersize, attaccante completo, in grado di colpire le difese sia con il tiro da fuori che in penetrazione, rivedibile in difesa, capace di quelle piccole cose fondamentali all’interno di una squadra.
Lorenzo D’Ercole sarà uno degli specialisti dalla panchina. E’ stato confermato in tempi molto brevi, malgrado le sirene di altre squadre, anche per la sua volontà di rimanere a Roma. Sarà uno dei pilastri del gruppo. Grande lottatore e ottimo difensore, dotato di un eccellente tiro da tre punti piedi per terra, dovrà però essere aiutato in cabina di regia. Anche il suo minutaggio, come quello di Goss, sarà ridotto rispetto alla scorsa stagione, grazie alle rotazioni più lunghe degli esterni.
A differenza dei tre di cui abbiamo appena parlato, Bobby Jones non è stato confermato subito, ma solo a metà agosto. Probabilmente la sua riconferma non era la prima scelta della società, ma il rinnovo è arrivato anche in virtù di un passaporto cotonou in arrivo. Difensore straordinario, in grado di difendere su qualunque ruolo, ma confusionario in attacco e dal carattere fumantino, per via del quale non ha rapporti idilliaci con gli arbitri. Se riuscirà a mantenere sempre il controllo ed ad essere più continuo, potrebbe essere un valore aggiunto per la nuova Virtus.
Quinton Hosley sarà la nuova ala piccola titolare. Giocatore completamente diverso dal suo predecessore il quel ruolo, sarà un collante per la squadra. E’ in grado di dare un sensibile apporto su entrambi i lati del campo, sia in difesa, dove è in grado di marcare diverse tipologie di giocatori e di generare molte palle rubate che si trasformano in facili contropiedi, sia in attacco, dove sarà utilissimo in post basso ed in penetrazione.
L’erede di Gani Lawal sarà Trevor Mbakwe. Grande amico di Jordan Taylor, viene direttamente dal college ed è una delle più grandi scommesse della stagione della squadra capitolina. Ha però grandissime potenzialità, e potrebbe essere uno dei migliori pivot del prossimo campionato. Al college ha subito un grave infortunio, che ha limitato le sue possibilità di approdo in NBA. Giocatore completo, in attacco sa giocare il pick’n’roll e attaccare dal post. Presenza difensiva ed a rimbalzo, in grado di intimidire grazie al suo atletismo e alla sua predisposizione alla stoppata.
Callistus Eziukwu sarà il centro di riserva. Grazie a lui Roma potrà garantire quaranta minuti di intimidazione e presenza difensiva in area. Giocatore leggero, che sopperisce a questa lacuna grazie alla sua verticalità e al suo atletismo, ottimo a rimbalzo, ma limitato offensivamente, infatti nella metà campo offensiva vive sugli scarichi all’interno dell’area. Riserva di lusso.
Jimmy Baron dovrebbe essere il valore aggiunto della squadra dalla panchina. E’ un attaccante di livello, definito “uno dei migliori tiratori d’Europa” dal suo ex-compagno Nick Calathes. Sarà fondamentale il suo tiro da fuori in una squadra molto atletica ma con pochi tiratori. Porta anche esperienza europea, infatti durante la scorsa stagione ha vinto l’Eurocup con la maglia del Lokomotiv Kuban.
Riccardo Moraschini arriva dalla Virtus Bologna intenzionato a rilanciarsi dopo una brutta stagione con le Vu Nere. Verrà provato da play per supportare D’Ercole in regia. Buon difensore, in attacco è molto bravo a saltare l’uomo in 1vs1 sul primo passo, ma la sua più grande lacuna è il tiro da fuori, su cui sta lavorando durante questi primi allenamenti stagionali.
Ormai sembra più che probabile il ritorno di Alex Righetti, già aggregato alla squadra per la preparazione, nel ruolo di 4 di riserva. Non è un’ala grande pura, ma può giocare in quel ruolo, anche considerando che spesso Dalmonte adopera quintetti piccoli. Dovrà dare minuti di qualità e aprire il campo con il suo tiro da fuori.
Infine è da svelare il futuro di Dominik Mavra, aggregato anche lui per la preparazione. La giovane play/guardia croata potrebbe essere firmato dalla Virtus. In quel caso si avrebbero due possibilità, la prima consiste nel dargli un ruolo da straniero di coppa, la seconda sarebbe di darlo in prestito.
In conclusione possiamo dire che ancora una volta il GM Alberani ha costruito una squadra sensata, atletica e versatile, che si potrebbe adattare bene al gioco di Dalmonte. Adesso la palla passa al coach, che dovrà essere in grado di costruire un gruppo unito. E’ stato infatti il gruppo a fare le fortune della Virtus durante la scorsa stagione. E i tifosi non chiedono un’altra finale, ma semplicemente un’altra squadra di cui innamorarsi.