Manca una sola pedina nello scacchiere della squadra di Max Menetti per la prossima stagione, che dovrà essere quella della conferma dopo l’ottima performance nel campionato di esordio nella massima serie. La società, d’intesa con lo staff tecnico, ha portato a Reggio quei giocatori che possono completare un roster competitivo per i play-off e per affrontare anche l’Eurochallenge con un certo successo. Con l’a.d. Dalla Salda, che sta trascorrendo un week end fra relax e lavoro insieme al patron Stefano Landi al mare, al Bagno Pennone di Forte dei Marmi, facciamo un primo bilancio di quanto è stato fatto. |
“Siamo soddisfatti - attacca subito Dalla Salda - perchè siamo riusciti a mantenere l’intelaiatura della squadra dello scorso anno, in particolare nel suo asse primario, play-pivot, e abbiamo sostituito pur mancando ancora una pedina i giocatori Filloy e Slanina con atleti più giovani più fisici, perdendo in esperienza e affidabilità, ma cercando nuove energie, per una stagione lunga, difficile che ci vedrà impegnati in campionato e in Eurochallenge. Su qul gruppo abbiamo fatto i nuovi innesti, Karl, Frassineti e il fratello di Filloy. Abbiamo puntato sulle motivazioni e sulla loro forza fisica”. Manca ancora un pezzo, chi sarà? “Sarà un giocatore americano di valore, una scelta importante quella che stiamo facendo perchè dobbiamo trovare un atleta che rispetta le nostre possibilità, ma che abbia le caratteristiche di un giocatore di talento, con punti nelle mani ma in particolare possa giocare nella nostra squadra in grado di entrare in un sistema ben oliato e che non sia un individualista”. Che ruolo avrà? “Sarà un’ala piccola che possa giocare anche da guardia”. Ci puoi anticipare qualche nome? “Nomi no, ma il d..s. è al lavoro, ha diverse opzioni, non abbiamo una scadenza, ci piacerebbe però fare il raduno il 21 agosto con la squadra al completo, tranne Cinciarini impegnato in nazionale. In questo momento non siamo ancora vicini al giocatore che abbia le caratteristiche richieste”. Se dovessi dare un voto o un giudizio sulle avvErsari, chi è la squadra che ha lavorato meglio? “A livello di nomi, Venezia è la regina del mercato, ha preso giocatori di grande talento con esperienza del nostro campionato, poi o Milano che sta facendo un mercato meno altisonante di altri anni, ma più alla ricerca di una chimica, ed in questo vedo la saggia mano di Flavio Portaluppi”. E come valuti le altre? “Oggi mi preoccupo più del nostro mercato che delle altre: Varese, Avellino, Virtus, Brindisi, Siena e Cantù, hanno fatto molto, tutte in estate pensano di aver fatto il mercato migliore, ma sarà il campo a dare il verdetto”. E il vostro mercato di che genere è? “Noi facciamo un mercato che vada nella continuità, pochi nomi, poco eccitante, ma concreto e basato sulle motivazioni. I nostri risultati arrivano da questo metodo e noi insistiamo su questo”. La Lega da diramato i dati su spettatori e incassi: voi siete al 9° posto come spettatori, al 6° come incassi, insomma siete fra le grandi in tutti i sensi? “Siamo una realtà importantissima e da questi dati emerge un problema che troppo spesso debbo richiamare, la mancanza di un impianto adeguato. Rivolgo io una domanda cosa potevano essere questi numeri se avessimo avuto una capienza superiore e degli ordini di posti di qualità? Basta guardare i numeri di Sassari, a noi non manca nulla per per essere ai vertici come i sardi. Da un nostro studio cautelativo la scorsa stagione ci è costata dai 400 ai 500 mila euro di mancati incassi fra abbonamenti e botteghino. La qualità dell’impianto è fondamentale per programmare il futuro ad alto livello e un contenimento dei bilanci”. Ma che punto siamo con il nuovo Pala? “A noi piace lavorare dietro le quinte e in silenzio e non annunciare, come qualcuno è solito fare, sul giornale o su facebook, le cose che fa. Stiamo lavorando molto di più, ma se qualcuno non lo avesse capito, (operazione da 9 milioni di euro n.d.r.) il costo è tutto sulle spalle della Pallacanestro Reggiana, e allora penso sia un dovere e non solo un diritto da parte mia, dei soci e dei nostri consulenti, fare tutte le più attente valutazioni sull’operazione prima di prendere una decisione definitiva. Detto qustoè fondamentale riguardare lo stato dell’arte, penso che oggi se l’amministrazione pubblica voglia davvero, e ritenga davvero il Pala di interesse pubblico ci siano tutte le basi per poter concludere questa trattativa e partire nell’arco di un anno con i lavori per il nuovo impianto, ma se con la crisi mondiale che ci troviamo e una società disponibile a coprire la spesa, l’unica cosa che si può dire, se non si farà è che manca la volontà politica di farlo. Più di così la nostra società non può fare”.
Ercole Spallanzani
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