Sportando intervista coach Moretti: 'La promozione qualcosa di unico'

Paolo Moretti, head coach della Giorgio Tesi Group Pistoia, fresca di promozione in Serie A, ha rilasciato un'intervista a Sportando sulla fantastica stagione che si è da poco conclusa.
Pistoia dopo aver perso lo scorso anno la finale playoff in cinque gare contro Brindisi, si è riscattata e sempre alla bella ha vinto contro Brescia festeggiando la conquista della massima serie.

Partiamo dalla fine. Ci racconti le emozioni che sono scaturite dalla vittoria in Gara 5 Brescia.
E' stata una grandissima emozione. Una sensazione straordinaria. Una giornata veramente speciale. Al di là del risultato sportivo che ha dei significati enormi, per come l'abbiamo ottenuto e per quello che abbiamo fatto nelle ultime due stagioni dove siamo stati protagonisti in maniera ininterrotta. Un successo anche per la città, i tifosi, il club. Qualcosa di unico.

Quando ha capito che Pistoia anche quest'anno avrebbe avuto reali chance di lottare per l'unico posto in Serie A?
Che noi eravamo competitivi con le migliori, nonostante non fossimo partiti con i favori del pronostico, e non avessimo il budget di altre squadre, l'ho visto sin da subito. Abbiamo iniziato la stagione con una serie di vittorie ed una consapevolezza importante. La sensazione che potevamo vincere il campionato l'abbiamo avuta con l'arrivo di Diego Fajardo. Noi avevamo nel ruolo dei lunghi qualche problema e qualche difficoltà. Con questo puntello siamo diventati completi in tutti i ruoli ed in ogni reparto.

Cambiano le squadre, cambiano i giocatori ma Pistoia è stata sempre lì a lottare per la vittoria. Quale è il segreto di coach Moretti?
La passata stagione è stata una stagione in cui abbiamo fatto veramente un miracolo sportivo. Reggio Emilia e Brindisi erano una spanna sopra a tutte. Veroli aveva un grande roster così come Scafati. Il segreto è stato il lavoro sicuramente e la costruzione della squadra, fondamentale affinché la stagione sia positiva. E comunque cercare i giocatori motivati. Che abbiano magari, nonostante un passato recente non ricco di soddisfazioni, la voglia  di rimettersi in gioco. In questi due ultime è stata la chiave dei nostri successi.

Quanto è stato importante avere in squadra un giocatore come Giacomo Galanda?
Galanda è un valore aggiunto straordinario. Quest'anno meno a livello di rendimento rispetto alla passata stagione ma incredibile a livello di supporto, allenamento e condivisione. Un uomo straordinario ed un giocatore di grandissima esperienza.

Quali saranno gli obiettivi di Pistoia nel prossimo campionato di Serie A?
In questo momento penso a godermi le vacanze e questo straordinario succeso. Dobbiamo aspettare che la società crei le basi affinché Pistoia possa creare una squadra che sia competitiva per la salvezza. Ci sono ancora tanti aspetti da valutare e situazioni da migliorare. Dobbiamo crescere sotto tutti i punti di vista sia in campo che fuori dal campo. La Serie A ti impone di limitare al minimo gli errori che altrimenti si pagano in maniera costosissima. Io direi che dobbiamo ancora prenderci un po' di tempo per capire come migliorare in ogni aspetto la nostra organizzazione. Poi dovremo costruire una squadra che avrà come obiettivo unico, minimo e massimo la salvezza perché non può essere che così.

Che contratto la lega ancora a Pistoia?
Io ho un anno di contratto con Pistoia con opzione per un ulteriore anno. 

Conferma che rimarrà alla guida di Pistoia anche l'anno prossimo?
Difficile valutare altre opportunità al di fuori di Pistoia ma mai dire mai.

Facendo un salto in Serie A. Si aspettava la Mens Sana Siena vincente? E quale giocatore l'ha impressionata maggiormente?
Ad inizio stagione non avevo pronosticato la Mens Sana come vincente. Pensavo che Milano sarebbe stata al primo posto tra le favorite. Strada facendo si sono sgretolate le due forze più importanti come Milano e Cantù ed è venuta fuori la grande solidità di Siena. Chi mi è piaciuto di più è stato David Moss. Ogni anno migliora ed è stato un valore aggiunto in tutta la stagione, soprattutto nei playoff.