Nando Gentile ricorda Drazen Petrovic a 20 anni dalla scomparsa
Gentile ricorda uno dei migliori, se non il miglior giocatore Europeo di sempre, morto 20 anni fa
Nando Gentile ha ricordato a Sportal, Drazen Petrovic, scomparso 20 anni fa in un terribile incidente stradale.
"Drazen era uno dei migliori in Europa, forse il migliore in assoluto - ha dichiarato Gentile -. Era un grande professionista, un lavoratore esemplare, tecnicamente fantastico. In campo dominava, sia dal punto di vista tecnico che da quello caratteriale. Giocava in una categoria a parte".
"Nella notte di Atene segnò da solo 62 punti - ha proseguito -. La posta in palio era altissima, l'ambiente infuocato e lui commise un solo errore in tutta la partita. Sulla palla decisiva perse il controllo del pallone e subii fallo a tempo scaduto. Probabilmente, però, il tempo non era affatto scaduto e ci furono aspre polemiche. A quel punto andammo ai supplementari e Petrovic si sarebbe potuto scomporre. Ebbene, nel corso dei supplementari tenne palla solo lui. Per Caserta segnavamo io e Oscar, dall'altra parte c'era lui, ovunque. Era una macchina".
"Mi trovavo a Treviso con la Nazionale - sono state le sue parole -, stavamo per partire per la Francia per i Giochi del Mediterraneo. Scendemmo per fare colazione e ci diedero la tragica notizia. Ci dissero che aveva giocato in Polonia e che aveva deciso di non tornare in Croazia con il resto della squadra. Forse non amava l'aereo, fatto sta che partì in macchina con la fidanzata e rimase ucciso in Germania in un fatale incidente con un camion".
"Fu un dolore allucinante per tutto il movimento. Ai Giochi del Mediterraneo, poi, conquistammo l'oro proprio contro la Croazia, ma la manifestazione fu dedicata a lui. In America aveva avuto qualche problema di ambientamento, ma da qualche anno stava diventando decisivo anche in NBA. Oltre oceano selezionava, ma quando tornava in Europa aveva uno stile di gioco incredibile, sperimentava schemi, passaggi. Era veramente di un'altra categoria, tutto il basket ha perso tantissimo con la sua morte", ha concluso l'ex cestista campano.
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