Sergio Scariolo: 'Mai pensato di dimettermi. Ora pausa di riflessione'
Le parole del coach a RadioSportiva
Sergio Scariolo è intervenuto a RadioSportiva dopo l'addio alla panchina dell'Olimpia Milano dopo due anni.
Scariolo ha detto che ora potrebbe prendersi un anno di riposo e che, durante la stagione con l'EA7, anche dopo una serie di risultati negativi, non ha mai pensato di dimettersi. Ecco le sue parole.
ESONERO - "Era già diverso tempo che con la società eravamo d´accordo che separarsi sarebbe stata la scelta migliore per entrambi in caso di mancanza di risultati. E dopo l´eliminazione nel primo turno dei playoff contro Siena, il divorzio è stato formalizzato"
RIMPIANTI - "E´ stata una stagione nata male, con errori importanti commenssi in fase di costruzione della squadra. E quando ci sono grosse lacune nell´organico è difficile poi rimediare in corsa. Ho allenato molte squadre di talento diverso. In questo caso mi assumo la responsabilità di non essere riuscito a dare la giusta motivazione al gruppo per raggiungere gli obiettivi prefissati".
ALTI E BASSI - "Le dimmissioni? Mai pensato di andarmene; sarebbe stata solo una via di fuga dettata dall´ansia. La società è sempre stata molto ferma e non credeva che un cambio guida avrebbe risolto la situazione; dal mio punto di vista, conoscendo il tipo di problematiche presenti, credevo che sacappare non sarebbe stata la soluzione, mentre restando pensavo che avrei potuto tentare di rimettere in piedi la situaizone. E i miglioramenti ci sono stati, ma purtroppo non sono bastati per centare i nostri obiettivi. Mi sarebbe piaciuto vincere qui, in quella che è forse l´unica realtà della pallacanestro italiana che ha possbilità di primeggiare in Europa. Personalmente avrei avuto mille motivi per vincere con Milano però dobbiamo accettare e riconoscere il verdetto del campo. Non abbiamo meritato, quindi dobbiamo solo prenderne atto e guardare avanti".
FUTURO - "Per il momento penso ad una pausa di riflessione e un periodo di riposo prima di rilanciarmi in una nuova avventura, anche se nello sport fare programmi è impossibile. Non sono più nella posizione di esprimere consigli a chi rimane e chi verrà per il futuro. Quello che si può dire è che l´esperienza di quest´anno deve rafforzare la convinzione che il lavoro di costruzione della squadra è fondamentale e le individualità non possono bastare a fare la differenza".