Luigi Brugnaro: 'Stagione esaltante. Ma alcuni nostri tifosi non sono da playoff'
Le parole del presidente dell'Umana Reyer Venezia su playoff, designazioni arbitrali e tifo organizzato
Archiviati i playoff con la sconfitta per 4-1 contro Varese nei quarti di finale, Luigi Brugnaro, presidente dell'Umana Reyer Venezia ha rilasciato una lunga intervista a Il Gazzettino. Brugnaro è rimasto soddisfatto di Gara 4 ma ha lasciato trasparire amarezza nei confronti del comportamento della tifoseria organizzata orogranata, a cui chiede un salto di qualità.
"Sino a 14 secondi dalla fine il pubblico di Varese era in preda alla paura non era sicuro di portarsi a casa la serie. C'era una tensione palpabile che posso riassumere con un esempio: nelle prime due partite mi sono preso una valanga di insulti, sabato poco o niente. Tant'era il rispetto per la nostra squadra. I ragazzi hanno dato tutto e vanno elogiati. E con loro l'intero staff che li ha affiancati. Con l'ottima prestazione di sabato abbiamo chiuso una stagione esaltante nella quale abbiamo raggiunto il massimo risultato possibile: un campionato prestigioso che molti ci invidiano. Non dobbiamo pensare che raggiungere certe mete sia un diritto acquisito: vanno conquistate con determinazione e sudore, come fatto anche quest'anno.
Designazioni arbitrali. Ne parlerò più approfonditamente a campionato finito, ma certe designazioni arbitrali e soprattutto alcune direzioni di gara, e quindi più di una scelta in campo, mi hanno lasciato davvero stupito. Quando sei in tv hai una direzione di gara adeguata ed equilibratissima, a telecamente spente un po' meno. Sono dell'idea che si debba procedere al sorteggio pubblico degli arbitri con le "palline" per evitare spiacevoli sorprese.
Futuro. Di idee ne ho sempre ma non è il momento ancora. Sto smaltendo la rabbia di sabato: non ci sto mai a perdere. Anzi devo dire che la notizia che mi ha reso felice prima del match è stato sapere che le Under 19 si sono laureate campionesse d'Italia: abbiamo dedicato alla squadra la nostra partita e un grazie immenso a Paolo De Zotti, anima insostituibile del settore femminile che quest'anno ci ha davvero strabiliati con il ritorno immediato in Al.
Emozioni da playoff. Quando in gara4 al Taliercio mi sono rivolto al pubblico e l'ho invitato a incitare di più la squadra: ho sentito un vero e proprio boato che mi ha fatto capire quanto questa città ami lo sport. Gli unici che non l'hanno ancora capito sono i nostri politic.
Pianeta Reyer. Detto del ritorno in A1 delle ragazze, della prima vittoria ai playoff, va sottolineato che 7 squadre giovanili sono alle finali nazionali, cosa senza eguali in Italia. A ciò va aggiunto un ritorno di immagine non secondario per l'azienda Umana che sto riscontrando sia a livello di riconoscibilità del marchio sia sul fronte della fiducia.
Pubblico Taliercio. Un grazie a tutti coloro che sono venuti, che al Taliercio hanno portato la famiglia o la fidanzata, a tutta quella gente che ha trasformato le nostre partite in veri e propri momenti di festa corale. È questo il pubblico che mi piace, che sostiene la squadra anche durante la settimana. Per quanto riguarda il tifo organizzato, invece, devo dire che deve ancora crescere, non è al passo con il basket attuale. Se una curva non riesce nemmeno a fare un boato per sostenere la sua squadra e si lascia andare a cori difficilmente comprensibili e inadeguati, risulta poco d'aiuto all'ambiente. Deve crescere"