Gigi Datome è l'MVP di Serie A: 'Premio che mi inorgoglisce'
Le parole di Datome, MVP nei Legabasket Awards 2013
C’ è un importante pezzo di Virtus Roma nei LegaBasket Awards 2013.
Il premio di MVP del Campionato è andato al capitano dell’Acea Gigi Datome, che con 133 voti ha preceduto Bryan Dunston di Varese (111). Terzo si è classificato Drake Diener (64). Gigi succede a Bo McCalebb, MVP della passata stagione. Per Datome è già il secondo riconoscimento della Lega Basket: nel 2009 aveva già vinto il premio come miglior Under22 della stagione.
Sul podio anche il GM Nicola Alberani, arrivato secondo nella classifica dei migliori dirigenti della stagione. Il manager dell’Acea ha ottenuto 108 preferenze, preceduto solo da Dalla Salda (128), manager di Reggio Emilia. Terzo Vescovi (Varese).
Ben classificato anche coach Marco Calvani, arrivato in quarta posizione nella classifica del miglior coach della stagione. Lo hanno preceduto Vitucci (Varese), Menetti (Reggio Emilia) e Sacripanti (Caserta).
Ecco il primo commento di Gigi Datome: «E’ un premio che mi inorgoglisce e mi da una carica pazzesca per lavorare ogni giorno di più e migliorarmi. Lo considero un premio ai sacrifici fatti finora e all’amore che provo per questo sport. Prima o poi, la costanza, lo sforzo quotidiano e il coraggio viene ripagato. E’ anche il messaggio che vorrei passasse ai giovani tifosi e appassionati: non cercate scorciatoie, esiste solo questa strada per provare ad arrivare a qualche risultato.
Sono particolarmente felice, perché era dai tempi di Gallo che un italiano non diventava MVP del campionato. Spero sia un segnale importante anche per il nostro movimento.
Voglio condividere questo premio con il presidente Toti, perché assieme questa estate abbiamo preso una decisione coraggiosa, per me e per lui. Lo ringrazio parchè ha creduto in me e mi ha sempre sostenuto, anche quando poteva essere facile non farlo.
In più la dedica è per i miei compagni e lo staff della Virtus, che mi hanno permesso di giocare nella squadra ad oggi terza in classifica, e per la mia famiglia, che mi è stata vicino nei momenti negativi e mi ha tenuto coi piedi per terra in quelli esaltanti.
E un grazie particolare va ai tifosi, che mi hanno spinto sempre a dare di più col loro affetto.
Oltre che alla città di Roma, faccio un pensiero anche a Olbia e alla Sardegna in generale, perché la mia terra sarà orgogliosa di me. E io lo sarò sempre di lei».