Luca Vitali: 'Amo Cremona, mi sento trattato come un figlio'
Le parole del play della Vanoli, sorpresa del campionato
Luca Vitali sta giocando una delle sue migliori stagioni in carriera in maglia Vanoli. Arrivato con grande scetticismo a Cremona il play anche della nazionale ha conquistato tutti a suon di ottime prestazioni. Vitali ha parlato a La Gazzetta dello Sport Edizione Lombardia del suo momento e del suo futuro.
"Vedere il mio nome di fianco a quello di Diener è una enorme soddisfazione" ha detto Vitali che a fine partita contro Siena è stato sostituito da Gresta per ricevere la giusta ovazione. "«E' un'emozione mai provata. Sono sincero. Cremona mi ha trattato come un figlio. Hanno sempre creduto in me. Non divertirsti per un professionista è mortificante. Vuoi spaccare il mondo e non riesci nemmeno a fare le cose semplici. Ho due grandi rammarichi. A Milano ero giovane e con tanta voglia di fare. Però ho peccato di presunzione, ho sbagliato atteggiamento. Il secondo è non aver ascoltato Tanjevic, che per me è stato un maestro. L'Olimpia Milano? Hanno la pressione di dover vincere, ma sono i favoriti. L'Olimpia vista a Sassari mi ha impressionato. Se hanno quel tipo di approccio in campo, possono andare fino in fondo. Cantù? La perdita di Markoishvili è stato un shock. Ha qualità, può giocare in più ruoli, era il vero equilibratore. Varese? Non lo so, però se è prima, è perché lo merita. Rimane l'incognita di vederla su una serie a sette. Futuro? Giocare in una big è l'ambizion di tutti. Però adesso voglio solo chiudere bene la stagione a Cremona e pensare alla nazionale. Accetterei una proposta di prolungamento? Non vedo perché non dovrei. Aldo Vanoli e tutto l'ambiente cremonese mi hanno accolto come un figlio. A loro sarò sempre grato per questa grande opportunità".