Daniel Hackett: 'Importante vittoria del nuovo ciclo di Siena'
L'MVP, commenta la partita vinta contro Varese
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"E' una vittoria speciale, che arriva in un momento particolare per la città di Siena quindi per i nostri tifosi e per la gente di Siena è una soddisfazione importante. E' una vittoria speciale per un gruppo nuovo, che ha aperto un ciclo nuovo. Minucci ha scommesso su di noi e questi tre giorni abbiamo giocato per vincere, dando l'anima. E' bello per i ragazzi nello spogliatoio poiché lavoriamo duro, è un mix della vecchia guardia con dei pilastri e nuovi, come me, che cercano di lavorare duro per raggiungere qualcosa di speciale. E' stata una tre giorni intensissima e credo sia stata una vittoria meritata davanti a un pubblico praticamente tutto di Varese. A giugno ero sicuro di approdare a Milano poi ho deciso di ascoltare quello che coach Banchi e il signor Minucci proponevano sotto il piano tecnico e umano, il progetto e le loro idee che avevano nei miei confronti. Erano molto interessanti e forse ho scelto la strada più difficile perché venire a Siena dopo quello che è stata in questi ultimi 5 anni era una scelta dura. Ho scelto di venire a Siena per lavorare e crescere, riconosco di avere molti margini di miglioramento, conto su uno staff come quello di Banchi e Crespi, so di essere monitorato 24 ore al giorno e i risultati stanno venendo a galla e sono orgoglioso della scelta che ho fatto. Ogni giorno tiro per un ora con Brown e lo faccio anche quando non c'è allenamento. E' normale, devo allenarmi, non ho i polpastrelli di Myers o Basile, se non mi alleno non segno. A volte la cosa è anche mentale, vedevo oggi che la palla entrava e ho scelto di prendere quel tiro importante. Quando è entrato ho capito che avremmo vinto la coppa, ho visto le facce di quelli di Varese e ho visto che non ci credevano più. La mia idea era quella di attaccare Green poi ho visto con la coda dell'occhio che stavano scadendo i 24' così ho tirato. E' stato un bel canestro e va bene così. Non sono bravo abbastanza per andare in NBA, non ci penso. E' un sogno che mi tiene umile e voglioso di fare ma non sono presuntuoso per dire sono pronto e voglio l'NBA, per cui è un sogno che lasciamo li nel cassetto."
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