Dimitri Lauwers, un campione per il CAB Stamura
Lauwers è attualmente un collaboratore dello staff tecnico della società CAB Stamura
La Serie A e il CAB Stamura, nessun grado di separazione perchè Dimitri Lauwers, fino allo scorso anno atleta di primo piano militante nel massimo campionato nazionale, è attualmente un collaboratore dello staff tecnico della società stamurina pronto a mettere al servizio dei mini atleti biancoverdi il suo sapere e la sua esperienza cestistica fatta da oltre un decennio speso sui campi di mezza Europa a mitragliare le retine con una meccanica di tiro e una efficacia sublime, pura poesia in movimento. E tra gli allenamenti dei baby stamurini con le lezioni di ball handling da bocca aperta, le sue sedute in palestra per mantenersi in perfetta forma, "Doum" vive così l'anno sabbatico di una carriera messa solo in stand by in attesa di ricominciare a giocare e segnare.
Doum la domanda che sorge subito è cosa ci fa qui un campione come te.
"Dopo otto anni in Italia ho deciso di comprami casa ed è proprio qui vicino che ho trovato quella dei miei sogni. Vivo a Numana ormai da un anno, e quindi a pochi km dal Palarossini. Tramite i corsi allenatori che ho seguito e seguo nelle Marche ho incontrato vari personaggi della Stamura come Checco Ferri, Luca Pierlorenzi, Maurizio Marini, coach Maurizio Marsigliani e ultimamente anche Corrado Albanelli. Si sono dimostrati tutti molto disponibili permettendomi di allenarmi e di mantenermi in forma fino a quando tornerò a giocare in qualche squadra. Mi piace quindi poter ricambiare dando qualche consiglio ai giovani di questa realtà molto ben organizzata."
Ma perchè sei ancora senza squadra?
"Sono ancora free agent anche e sopratutto per colpa mia. Ho rifiutato offerte anche importanti dal punto di vista economico in Legadue sperando in una chiamata al livello superiore. In Serie A però l'opportunità giusta non e' arrivata. Poi ci sono stati gli sviluppi con l'esclusione di Napoli in LegaDue, la crisi a livello generale, le regole che penalizzano i passaportati, e altri fattori che sicuramente non mi hanno aiutato."
Ti stai perciò preparando a un futuro da allenatore ?
"Un giorno si, potrei allenare. Ma voglio che accada il più tardi possibile. Credo di avere ancora tantissimo da dare come giocatore."
Come vedi e giudichi l'intero movimento cestistico giovanile italiano ?
"I giovani hanno bisogno di allenatori bravi e la scuola italiana ne produce molti, quindi direi che da questo punto vista ci siamo. Ma i giovani di oggi sono proprio diversi rispetto alla mia generazione. Hanno tutto e mille distrazioni e diversivi. Cellulare, playstation, facebook, eccetera. Se mi ricordo bene, io da adolescente avevo solo la pallacanestro ed era naturale appassionarmi al gioco. Ora più che mai dobbiamo essere noi a trasmettere loro la passione del gioco."
E del CAB Stamura e del suo movimento cosa ne pensi ?
"Come dicevo prima, ho trovato un'organizzazione perfetta. Credo che questa società sia il meglio che ci possa essere. Conosco tante altre realtà, anche di Serie A, e il CAB Stamura è al top anche rispetto a tante di loro. E poi una struttura come quella del Palarossini in tanti se la possono sognare."