Fabio Facchini su sorteggio e valutazioni: 'Arbitri più sereni'
Facchini parla a La Gazzetta dello Sport del momento della classe arbitrale italiana
Fabio Facchini ha parlato a La Gazzetta dello Sport del nuovo sorteggio arbitrale e dello stato della classe arbitrale italiana.
"Chiunque può assistere al sorteggio quest'anno, prima viene sorteggiata la gara, poi il primo arbitro e il secondo. Alla fine, Grossi designa il terzo arbitro. C'è un unico paletto: non si può dirigere la stessa squadra per due volte di fila, e non esistono limitazioni territoriali. Un arbitro di Roma può dirigere Roma e via dicendo, mentre fino all'anno scorso poteva accadere solo in casa. Valutazioni degli arbitri? Tutti vengono osservati non solo dal vivo ma anche attraverso i video e i giudizi usciranno da una valutazione in base a quattro punti: prestazione fisica; caratteristiche di controllo gara e disciplina; tecnica e conoscenza regole ed interpretazione; aspetti amministrativi e meccanica (casistica). Alla fine, viene così redatto un giudizio che permette di stilare le graduatorie. Non esistono le posizioni, ma le fasce che possono cambiare ogni sei turni. Le liste sono state riviste dopo la 6a, la 13a e ora martedì dopo la 17", quando sceglieremo anche i 12 idonei per la Coppa Italia, dove il sorteggio sarà integrale, con 3 fasce da 4. Cosa è cambiato? Ora gli arbitri sono più sereni e hanno una certezza: chi fischia bene gli verrà riconosciuto, chi male gli verrà sottolineato. Problema dell'età? Siamo vecchi conclude la nostra media è di oltre 42 anni, alta rispetto alle altre nazioni. Ma qui la Fip, con l'arrivo di Petrucci, ha intenzione di cominciare un processo di rinnovamento che parta dalla base".