Kevin Anderson: 'Che bella Cantù, mi sembra Atlanta'
Il neo play di Cantù parla a La Gazzetta dello Sport
'E' stato bello, anzi bellissimo. Il nostro pubblico è incredibile durante le partite e ci dà una grande carica. Sono contento perché il mio apporto offensivo è arrivato in un momento importante. La cosa che più mi interessa però è quella di riuscire ad aiutare la squadra a vincere. Sono qui per questo e non importa come: una buona difesa, un assist o un canestro, l'importante è dare il mio contributo. Il primo tempo non è stato positivo, né per la squadra né per me, ma nel secondo tempo abbiamo cambiato approccio riuscendo a dare la nostra impronta alla partita. Sono contento di aver dato il mio contributo. Spero solo sia il primo di una lunga serie. Come mi trovo coi compagni e col coach? Mi trovo decisamente bene continua . Il club è ben organizzato e la città è molto vivibile. Da piccolo, nel quartiere di Atlanta dove vivevo, c'era un canestro davanti ad ogni casa. Mi dicono che a Cantù sia così da sempre. Questo calore, questo amore per la pallacanestro un giocatore se lo sente addosso e ovviamente non può che fargli piacere. A livello di basket giocato sento che ogni giorno faccio un piccolo passo in avanti. In questo momento è fondamentale che io riesca ad allenarmi bene per conoscere sempre meglio i compagni e per capire bene cosa il coach si aspetta da me. Il resto verrà da sé con il tempo. Futuro? E' difficile dire fin dove possiamo arrivare perché non conosco così bene le altre squadre. Posso però affermare che siamo in un buon momento ed è nostra intenzione continuare su questa strada. Bisogna affrontare un ostacolo alla volta, domenica andiamo a Venezia e dobbiamo concentrarci solo sui prossimi avversari'.