Andrea Trinchieri: 'Contro Bologna umili e pragmatici'
Il coach presenta la sfida alla Virtus
Il coach della chebolletta Cantù, Andrea Trinchieri, ha incontrato i giornalisti prima dell’impegno casalingo contro la SAIE3 Bologna.
Andrea, ritorniamo un attimo al derby con Milano.
Credo che l’Olimpia abbia fatto la migliore partita tra le sue ultime in casa e questo dà ancora più valore alla nostra vittoria. Era una gara con un peso specifico diverso ed era necessario lottare per 40 minuti stando attenti ad avere sempre stabilità emotiva e controllo tecnico. La sfida è stata caratterizzata da una grande stabilità, qualità che siamo riusciti a mantenere anche quando l’EA7 è passata in vantaggio e questo ci ha permesso di realizzare un contro- break.
Dove può migliorare ancora la chebolletta?
Secondo me nella comprensione del gioco, dove stiamo crescendo ma abbiamo ancora dei margini, e nella durezza fisica e mentale. E’ un valore tipicamente da veterani quindi il tempo ci potrà solamente aiutare.
Domenica affrontate Bologna che è in un momento di forma molto diverso dal vostro.
E’ una gara da prendere con grande senso di responsabilità e attenzione alla preparazione. Un match da affrontare con pazienza perché loro, in un momento di difficoltà, vorranno disputare la miglior prestazione possibile. Noi invece siamo in un periodo molto positivo. Dovremo quindi essere molto umili, pragmatici, senza aver fretta di finire subito la partita che è quello che può capitare in queste situazioni.
Come vedi la SAIE3?
E’ una formazione nata con l’idea di far crescere gli italiani collocandoli su un nucleo di 5 o 6 giocatori che possono mandare avanti la squadra dal punto di vista dei risultati. Sono stati sfortunati per via dei problemi fisici e una mia valutazione su di loro non può prescindere dalla presenza, o meno, degli americani. Credo che l’elemento chiave sia Peppe Poeta che con grande senso di responsabilità si sta prendendo la Virtus sulle spalle. Gli stranieri hanno vissuto un po’ in chiaroscuro, anche per colpa degli infortuni, pure se Hasbrouck è molto pericoloso offensivamente. Inoltre è chiaro che Imbrò diventerà un eccellente giocatore.
Siamo quasi alla fine del girone di andata. In prospettiva quali differenze vedi nel ritorno rispetto a un anno fa?
Penso che possa avere una valenza significativa il calendario perché disputare i confronti diretti in casa o in trasferta potrà incidere. Varese che è prima deve giocare in trasferta a Cantù, Siena e Sassari, mentre affronta Milano in casa. Sassari ha Cantù e Siena fuori e Milano e Varese in casa. Noi giocheremo in casa contro Varese, Sassari e Milano, ma andremo in trasferta a Siena. Senza dimenticarci di Roma che è comunque una squadra di un certo peso che sta giocando bene e con grande convinzione.
Siete la seconda difesa del campionato, ma state migliorando molto anche in attacco.
Preferiresti arrivare alla fine con la miglior difesa o scalare posizioni in attacco?
Assolutamente con la miglior difesa. In questo momento abbiamo trovato un equilibrio nella nostra metà campo e abbiamo ridotto il numero di errori. Secondo me il margine di crescita sta nel forzare gli errori altrui. In attacco invece stiamo solamente utilizzando i giocatori nel modo giusto. Il miglioramento è merito delle qualità individuali messe insieme con un buon cocktail. Siamo riusciti a trovare una chimica che ci ha dato lo sprint nelle ultime quattro partite.