Bootsy Thornton: 'Io non ho paura di nessuno'
Thornton autore di una prova da 32 punti a Pesaro
Media time. È Bootsy Thornton, protagonista dell’ultima vittoria della Dinamo Banco di Sardegna sul parquet dell’Adriatic Arena di Pesaro (32 punti e 40 di valutazione, miglior giocatore del quinto turno di Lega A Beko), a presentarsi in sala stampa e mettersi a disposizione dei numerosi giornalisti presenti di carta stampata, televisione, radio e siti internet. Oltre alla news ed all’audio dell’incontro odierno in sala stampa, sul canale ufficiale youtube Dinamo e sui social network sarà possibile guardare il video della conferenza stampa.
Una valutazione sul campionato?
«È presto ancora, siamo solo a cinque giornate. Sono stato in altre squadre che erano al vertice sin da subito, ma non importa ci devi essere sino alla fine della stagione. Ci sono bravi giocatori a Sassari, a Varese e in altre squadre. L’approccio al campionato? Non è cambiato niente per me, sono venuto a Sassari per giocare, per vincere e vincere soprattutto fuori casa. Non c’è un avversario più forte degli altri, devi giocare contro tutti. Ho giocato contro i migliori giocatori d’Europa, non ho paura di nessuno».
Per cosa gioca la Dinamo? Per cosa gioca Bootsy Thornton?
«Giochiamo entrambi per vincere ogni gara che giochiamo, perché non puoi puntare a vincere la Lega se non vinci ogni match in calendario. La pre season ci ha messo davanti a squadre più forti, abbiamo giocato contro i giganti che si vedono in televisione, questo si ha aiutato molto. Ripeto: devi giocare ogni singola gara al meglio. Non vedo una formazione capace di ammazzare il campionato, o una che sia tanto migliore di noi. Abbiamo Drake che ha vinto lo scudetto a Siena con me, Travis che ha giocato in Nba, un gruppo solido. Ora però vinciamo le prossime partite, è importante farlo ora».
L’esperienza sassarese di un veterano con lo spirito da ragazzino
«Sassari mi ricorda le giornate in cui in serie A giocavo a Cantù alla mia prima esperienza in Italia. Il tempo si è fermato? No, non è purtroppo così. Non faccio nulla di particolare per mantenermi in condizione, da giovane ho guardato Gay, Fucka, Riva e Myers, li ho osservati per capire come facevano a restare in forma anche con l’avanzare dell’età. Mi alleno, vado al supermercato, gioco ai videogames poi a casa. La mia famiglia? Sta bene qui, l’importante è soprattutto che stiano con me. Io non gioco a basket per i soldi, faccio un lavoro che mi piace e non posso lamentarmi».
Consigli da Eurocup?
«Non so ancora cosa sarà esattamente. Affronti squadre con grande aggressività e approccio difensivo, team da 12-15 giocatori che ruotano sul parquet. Ma non possiamo usare questo come scusa. Giocheremo una volta in più a settimana, ma come ho detto il pre campionato ci ha dato un’opportunità di crescita e confronto con realtà europee che ci tornerà utile».