Peppe Poeta: 'Virtus Bologna capace di tutto'
Il play parla a Stadio
Peppe Poeta ha rilasciato un'intervista a Stadio parlando del momento della Virtus e della prossima trasferta sul campo di Montegranaro. Ecco le parole del capitano della Virtus Bologna.
"Il nostro pregio? La voglia di sbucciarsi le ginocchia, di combattere su ogni pallone. E poi la solidità del gruppo. Limiti? Ne abbiamo, ma tutti superabili. Roster incompleto? Sono discorsi che spettano alla società. Io so solo che abbiamo dimostrato di giocarcela con tutti. Mio ruolo? Mi piace pensarmi come punto di riferimento per i giovani (Ride, ci ripensa) Ehi, però dai non sono così vecchio. Diciamo che sono una giovane chioccia. Settimo anno in NBA? Ma non si finisce mai di imparare. Nomino soltanto l'ultimo da cui io ho imparato tantissimo: Mclntyre. Imbrò? Mi piace la faccia che ha, una faccia giusta. Ha rispetto, ma non ha paura. Ha personalità e voglia di migliorare. Io alla sua età ero in B2...Sono sicuro che diventerà un ottimo giocatore, gli auguro di diventare un campione. Moraschini? Quando prenderà coscienza delle sue potenzialità fisiche allora si divertirà parecchio. Chi fa sempre la cosa giusta al momento giusto? Dico il mio amico Angelo Gigli, è lui il nostro ago della bilancia. Non ha statistiche super, ma è fondamentale. E sa sempre cosa fare. Noi giocatori queste cose le avvertiamo…Io ed Angelo abbiamo vissuto un'estate da tira e molla? Però partivamo da una premessa comune. Noi volevamo restare, loro volevano che noi restassimo. Siamo coscienti tutti del momento di crisi, e non certo solo a livello sportivo. Basta guardarsi intorno. Siamo andati incontro alla società e abbiamo trovato l'accordo. Qualche anno fa sarebbe stato diverso? Sì, probabilmente avremmo preso il 30% in più, almeno dopo una stagione come quella dell'anno scorso. Ma sono contentissimo, meglio magari restare tre anni e prendere un po' meno. Il ginocchio come sta? Non benissimo. La sofferenza alla cartilagine va gestita: appena aumentano i carichi di lavoro sento dolore. Il fattore della Virtus quale è? L'Unipol Arena, la nostra casa. Sfido chiunque a venire qui a giocare davanti a ottomila tifosi come quelli della Virtus. Squadra più forte? k, dico Milano anch'io. Ma occhio a Cantù, ha un'ottima chimica. Sorpresa? Speriamo di essere noi. Nazionale? E' il 6° anno di fila che ne faccio parte, ne sono orgoglioso. Stiamo raccogliendo dopo la semina. Ci siamo levati un po' di schiaffi dalla faccia, stiamo crescendo bene. Poeta e la Virtus? Spero di rimanere qui ancora a lungo. Sto benissimo. La squadra, il club, la città: non potrei volere di più. Anche perché è ora di vincere qualcosa, Virtus o nazionale che sia. Eurolega, campionato, insomma, una vittoria,.. Sarebbe il momento giusto, no?".