La Fossa dei Leoni dice la propria
In attesa di sapere a cosa porterà il dialogo fra Sacrati e Romagnoli, lo storico gruppo ultras ha pubblicato un comunicato
Già da molti giorni a Bologna si parla di un dialogo fra Giulio Romagnoli e Gilberto Sacrati per provare a rimettere in pista la vera Fortitudo, uno dei più grandi patrimoni del basket nostrano, e riunire così una tifoseria che negli ultimi anni si è decisamente spaccata. Le parole che vanno più in voga sono fusione, società satellite, libri contabili e quant'altro. Il redde rationem, il giorno del giudizio, cioè quando si saprà se questi discorsi hanno portato a qualcosa di vero e concreto, è fissato per il 30 giugno, intanto però lo storico gruppo della Fossa dei Leoni ha pubblicato un comunicato per dire la propria su questa situazione.
Ecco le loro parole:
La Fossa dei Leoni avrebbe fatto volentieri a meno di far sentire la propria voce in un momento in cui tutti si stanno adoperando a dire la loro senza un minimo di reale praticità. Noi non vogliamo aggiungere troppe parole alle inutili chiacchiere da bar che vengono propinate quotidianamente ai tifosi, trattati ormai come mera merce da propaganda; gli stessi tifosi che però, a comando, dovrebbero farsi trovare pronti al momento opportuno facendosi andare bene qualsiasi prodotto venga loro servito… Fusioni, riunificazioni, percorsi comuni. Fate pure il vostro gioco signori e visto che pare non essercene una, ognuno si costruisca la sua Fortitudo e con questa ci faccia quello che vuole! Qui però non siamo al mercato del pesce. A essere seri si dovrebbe parlare di fede (sportiva), identificazione e passione, valori che a noi e a chi ci segue non mancano. Almeno questo concedetecelo. Per questo motivo accettiamo e facciamo nostre le definizioni di “intransigenza” ed “estrema rigidità” che sono state date alle nostre posizioni. Quando si parla di Fortitudo per noi non può che essere così e ci assumiamo, come abbiamo sempre fatto, le conseguenze delle nostre scelte: abbiamo detto che saremo pronti a lasciare il campo se non avremo più qualcosa in cui credere. Siamo consapevoli di questo. Perché va bene fare un passo indietro per il bene comune ma, da qui a vendere l’anima al primo venditore di fumo che si presenta ce ne passa un bel po’! Attendiamo che si compia il destino dell’aquila. Se la Fortitudo ci sarà, noi ci saremo.
Fossa dei Leoni 1970