Rimantas Kaukenas, vero rinforzo di Siena: 'Ho il fuoco dentro'
Il lituano è tornato in campo a meno di 5 mesi dalla rottura del crociato
L'uomo in più in casa Mens Sana per il finale di stagione è sicuramente Rimantas Kaukenas. Il lituano è ritornato in campo a meno di cinque mesi dalla rottura del crociato, compiendo un recupero straordinario ed inaspettato. Ecco le sue parole rilasciate a La Gazzetta dello Sport.
"Stavolta era molto più difficile, sono successe tante cose. Mi è stato levato il tendine da una gamba per metterlo nell'altra. Poi dettagli medici, viti da levare. E poi mio papà non stava bene, andavo spesso in Lituania a trovarlo, poi alla fine... vabbè, non ne parliamo. Non è stato facile quando devi essere sempre forte e non puoi farti vedere debole: alla tua famiglia, a tua madre devi far vedere che è tutto ok. E forse stavolta anche col ginocchio non è stato tutto perfetto: non potevo esagerare, se sbagliavo qualcosa si gonfiava. Ringrazio Franco Merlo e i dottori, Filippo Borghi e i preparatori: sono i migliori, ho fiducia totale, contare su di loro mi ha aiutato tanto, sono contento qua. Da altre parti forse non avrebbe funzionato. Fisicamente sono al cento per cento. Forse non salto come 5 mesi fa, mi basta il 60-70 per cento. Non mi stanco, non ho paura di niente, quando entro in campo mi sento prontissimo e non ho neanche mezzo dubbio di non esserlo. Emozioni al mio rientro? Pazzesco, come un bambino. Non sono un diciottenne che entra e vuole strafare. Ho 35 anni ma dentro di me, dentro la famiglia c'è ancora il fuoco del basket. Prima della partita mi sento come 10 anni fa, col desiderio di metterci tutta l'energia che ho. Ora devo giocare, allenarmi per ritrovare il feeling coi compagni, ma conosco il sistema, tanti di loro e so come metterli in condizione di fare meglio. Milano e Cantù ci renderanno la vita difficile. Anche Pesaro, Varese, Bologna stanno giocando bene. Noi dovremo guardare alle cose nostre, migliorare. Quest'anno sarà più difficile di tutte le ultime stagioni. ono molto riposato. Se la domanda è se è aumentata la mia voglia di giocare, la risposta è sì: ho fame, godo ad allenarmi, a restare in campo dopo l'allenamento, a continuare a tirare, a fare la vita di squadra, scherzare, tutto. Mi mancava. Non riesco a vedere quando questo non mi darà più soddisfazione, il basket è ancora un fuoco dentro di me".