Luca Banchi: 'C'è un grandissimo astio nei confronti di Siena'
L'assistant coach di Siena parla della gara contro Varese ma anche del clima di astio attorno a Siena parlando anche dei comportamenti di Vitucci e Scariolo
Luca Banchi, intervenuto ad Antenna Radio Esse, ha confermato che Ksystof Lavrinovic non giocherà questa sera contro la Cimberio Varese e ci sarà spazio per Igor Rakocevic. Il lungo lituano non è partito per la trasferta per cercare di recuperare in vista dei tanti impegni ravvicinati che attendono la Mens Sana nelle prossime settimane. Ma il vice allenatore della Montepaschi Siena ha voluto soffermare la sua attenzione sul clima di astio attorno alla sua squadra, citando anche Vitucci e Scariolo, e la mancanza, da parte degli organi competenti, di provvedimenti esemplari per limitare determinati atteggiamenti che portano a creare un clima incandescente attorno alle partite.
"Varese? Una squadra che già a Siena ci ha dato dimostrazione di poterci mettere in difficoltà. Una squadra costruita in modo intrigante perché hanno scelto giocatori molto versatili, senza un centro di ruolo ma con lunghi perimetrali. Sono la squadra che usa di più il tiro da fuori indistintamente dal playmaker al pivot. Hanno giocatori di grande energia come Diawara e Kangur che possono mettere in difficoltà i nostri lunghi che hanno dimostrato di subire, nelle ultime partite, certe caratteristiche. Masnago poi è un palazzetto per Siena indigesto. Ci sono tutti gli ingredienti perché la partita sia incandescente, visto anche il tutto esaurito. Il nostro momento in Euroleague? Lo affrontiamo cercando di analizzare cosa abbiamo fino a qui. Considerare se ci sono elementi tattici e tecnici su cui lavorare per colmare il gap tra noi e le altre squadre. Quando giochi i playoff cambiano le condizioni tecniche, morali, ambientali. Contro l'Olympiacos sarà anche una sorta di rivincita. Ci aspettiamo una squadra diversa per caratteristiche e per motivazioni dopo l'eliminazione della passata stagione. Importante per noi sarà anche un riposo dopo il tour de force pazzesco delle ultime settimane. Dopo la gara di giovedì prossimo e la gara contro Cremona, penso che avremo il tempo per portare la squadra nelle condizioni migliori possibili per centrare un altro grande obiettivo che sulla carta poteva sembrare un po' più complesso da raggiungere. Siamo alle porte di un momento importante, finora i giocatori non ci hanno mai traditi, speriamo di poterli mettere nelle condizioni di esprimersi al meglio. Riflessione sull'utilizzo di Facebook e Twitter per esprime le loro sensazioni su compagni di squadra, allenatore, prossimi avversari. Esiste una regola oppure ognuno può raccontare quello che gli pare? Ovviamente ci sono dei regolamenti che riguardano le leghe professionistiche. I giocatori sono obbligati a delle regole sotto il profilo etico che gli impediscono di rilasciare dichiarazioni attraverso qualsiasi mezzo che siano lesive per club, tesserati, atleti. Quello che merita una riflessione è il fatto che certi errori vengano stigmatizzati soltanto nel chiuso dei propri club, quando invece ci aspetteremmo una risposta dagli organi predisposti al controllo. Io capisco che abbiano tante cose di cui occuparsi, però è evidente che servirebbe prendere dei provvedimenti esemplari per far tacere certi commenti o impedire che i tesserati commettano questi errori. Perché è un attimo innescare delle reazioni a catena che possano invelenire la vigilia ed il post gara. Cose di cui non abbiamo bisogno. Già all'epoca delle dichiarazioni post gara contro Avellino lo feci notare. Al di là di quello che l'allenatore della squadra campana aveva voluto dire, mi aspettavo un provvedimento esemplare nei suoi confronti perché certe dichiarazioni lesive alla nostra squadra, alla nostra reputazione, ma soprattutto lesive alla tranquillità dello svolgimento del campionato, potevano creare un eccesso di tensione. Questo è soltanto uno dei tanti episodi che si stanno verificando in questa stagione. E che stanno contribuendo a creare un grandissimo astio nei nostri confronti. Viviamo in una situazione paradossale, in cui in ogni trasferta il clima è decisamente intimidatorio. I nostri tesserati vivono costantemente supportati da una scorta ogni volta che andiamo in trasferta. La nostra macchina è fatta bersaglio non solo di insulti ma lancio di qualsiasi cosa e l'atmosfera durante le partite è insostenibile. Mi sarei augurato che ci fosse stata un'altro tipo di tutela almeno da parte degli organi predisposti. Soltanto a fronte di squalifiche e sanzioni certi atteggiamenti potrebbero finire. Perché questo clima che si sta creando e questo falso mito della sudditanza psicologica nei nostri confronti, dei favoritismi arbitrali che avremmo a disposizione, stanno creando un astio pazzesco e noi giriamo l'Italia in condizioni paradossali. Ci sono località in cui noi non possiamo pernottare in quella città con la squadra perché meteremmo a rischio l'incolumità dei nostri tesserati. E quindi siamo costretti a dormire altrove e raggiungere il campo di gioco solo per la partita. Sembra assurdo ma è così. Ne è esempio la partita con Milano dove avete visto l'allenatore milanese come ha esordito nella presentazione della gara e come si è comportato durante la gara. Non posso pensare come il nostro allenatore potrebbe permettersi di fare sceneggiate del genere in una qualsiasi partita di trasferta, con l'atmosfera che viviamo costantemente giocando lontano da Siena. Senza che la partita possa essere sospesa e lui fatto bersaglio non di urla e altro, ma ti garantisco che sarebbe a rischio la prosecuzione della partita. Dobbiamo limitarci ad avere un atteggiamento corretto, esemplare, non possiamo permetterci il lusso di fare proteste o altro perché già di per sè, l'atmosfera che si presenta al nostro arrivo è sufficiente a creare un livello di tensione pazzesco. Quindi di cosa vogliamo parlare? Di internet, facebook, giornali, interviste.
Manca una presa di posizione dagli organi costituiti a farlo e l'escalation di reazioni che si sta innescando provoca una atmosfera obiettivamente che ha poco a vedere con lo sport. Ed il nostro in particolare che ha bisogno di visibilità e messaggi positivi, tutto ciò può avere solo delle ripercussioni negative".
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