Andrea Trinchieri e Simone Pianigiani, la sala stampa
I due coach parlano della finale di Coppa Italia, dominata dalla Mens Sana Siena
Andrea Trinchieri: 'Complimenti a Siena perché ha prodotto la miglior partita offensiva della sua stagione, in una finale. Non siamo riusciti a trovare il modo di marcare i loro lunghi che hanno fatto 39 punti. Dobbiamo dare i meriti alla pallacanestro che ha prodotto Siena. Nel nostro massimo sforzo, Siena ha messo dei gran canestri come quello di Thornton ed un paio di Moss. Loro hanno anche tirato da tre con percentuali insuali. Abbiamo cercato di concentrarci sui loro lunghi piuttosto che su McCalebb che era la nostra seconda preoccupazione. Sul play siamo stati decorosi, sui lunghi di meno. I nostri lunghi fanno fatica a seguire i loro lunghi sulla linea da tre punti, il nostro miglior centro, Shermadini, ha fatto cinque falli in pochi minuti. Shermadini dovrà imparare in fretta a come si sta in campo, avendo lui 22 anni. Avevamo impostato la partita sulle loro difficoltà nel tiro da tre punti dopo le due partite contro Sassari e Milano dove hanno tirato male. Ma contro di noi hanno tirato con il 50% e per noi il campo è diventato molto grande. La squadra è stata in campo con dignità e non era facile, soprattutto quando gli avversari ti fanno sempre canestro. Per come siamo stati in campo questi tre giorni, forse meritavamo questo scarto. Io credo che Siena ha una grande possibilità di andare in fondo in Euroleague, CSKA Mosca permettendo, anche se non mi pare che debbano giocare contro di loro prima della finale.
Abbiamo assaggiato un'altra volta la loro durezza, non c'è molto da recriminare. Noi non siamo stati capaci di reggere l'urto nel momento in cui loro ci hanno attaccato ferocemente. David Andersen è stato un rebus irrisolvibile per noi, quando siamo riusciti a limitarlo, gli altri di Siena hanno fatto canestri difficili ed allo scadere. Oggi la differenza rispetto alle altre sconfitte contro di loro è la qualità della loro pallacanestro, la migliore fino ad ora. Noi non siamo andati male, ma non siamo riusciti a pareggiare la qualità della loro partita. Loro sono anche più forti, se poi giocano anche così bene diventano immarcabili'.
Simone Pianigiani: 'Come prima cosa giro i complimenti di coach Trinchieri ai miei giocatori ed all'ambiente. La Coppa Italia è una manifestazione particolare e per rivincerla serve tanta forza morale per essere sempre lì a giocartela. E' stato difficile per noi affrontare una competizione così, ci manca ancora una vittoria per arrivare tra le prime otto d'Europa che per noi sarebbe un risultato bellissimo visto ciò che ci è successo in stagione fino a qui. Oggi ho detto ai miei giocatori che si meritavano una partita di grande qualità di pallacanestro, dirlo è una cosa, farlo è poi un'altra cosa. Mi sentivo una partita del genere perché so quanto la squadra sta lavorando. Dopo la gran partita di ieri c'era la possibilità di farla ancora oggi. In finale, dopo l'anno scorso, abbiamo giocato di nuovo bene. Il desiderio di fare una bella partita, di qualità di pallacanestro, credo che se lo meritassero tutti. Ora riuscire a ricaricare ed andare a Bilbao, non so cosa potrà succedere. Spero di vincerne un'altra per qualificarci. Dopo un Supercoppa, una Coppa Italia e se riusciamo ad entrare nelle prime otto in Europa, penso che la stagione si potrebbe considerare già speciale. Mi piacerebbe che venisse riconosciuto ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo, tutti i record che abbiamo battuto e stiamo battendo. Per arrivare a questi risultati, è davvero una cosa stancante. Stiamo facendo cose straordinarie contro avversari fortissimi. Per le caratteristiche che abbiamo abbiamo cercato lunghi mobili e stiamo lavorando per farli rendere ancora meglio. Thornton? Quando lo abbiamo preso ho detto 'un amico che torna a darci una mano', e lui mi ha detto coach 'Io la Coppa Italia non l'ho mai vinta' e quindi la vittoria è stata importante anche per lui, basta vedere Stonerook che gli ha subito dato la Coppa in mano una volta alzata. Tornando alla partita, al di là del divario, dobbiamo rendere onore a chi è arrivato in finale contro di noi. C'è la consapevolezza che, nonostante il divario oggi, Cantù e Milano arriveranno fino in fondo e dovremmo batterci con loro. Moss? Oggi è un giocatore che ci permette di essere sempre equilibrati. Per quanto riguarda la nostra squadra, abbiamo iniziato la stagione senza preseason con giocatori impegnati ad Eurobasket o infortunati. Poi abbiamo perso Lavrinovic, Kaukenas e McCalebb e nonostante ciò, a dicembre abbiamo vinto tutte le partite. Credo che considerato tutto questo, abbiamo fatto molto quest'anno'.