Luca Dalmonte ed Andrea Trinchieri nel post partita
I due coach sulla gara vinta da Cantù contro Pesaro
Luca Dalmonte: 'voglio fare i complimenti a Cantù, perchè chi perde deve fare i complimenti a chi vince. Hanno avuto un impatto molto migliore del nostro, più duro del nostro. Nel primo tempo abbiamo portato la palla contro il muro di Cantù, poi non abbiamo sostenuto la loro difesa. Anzichè tenere i loro contatti, ci guardavamo intorno senza sapere che fare. Tra queste quattro che sono arrivate alla 'Final Four' tre erano di Euroleague. Se vogliamo competere al loro livello, dobbiamo adeguarci al loro livello, innalzarci. Noi su un ipotetico scontro da 'Euroleague' siamo entrati in campo timorosi e Cantù ha preso il largo. Nella seconda parte siamo riusciti ad entrare nella partita. Abbiamo fatto qualche cosa di più in difesa e siamo arrivati a giocarci la partita, decisa da episodi. Rifacendo i complimenti a Cantù vi chiedo di non farmi domande sull'arbitraggio. C'è molta soggettività sul fischio che ha deciso la partita, ma è stato motivato dagli arbitri. La nostra esperienza è stata molto positiva, siamo uscitia testa alta ma se vogliamo crescere non può essere sufficiente. Dobbiamo andare via incazzati, non soddisfatti, perchè se vogliamo alzare il nostro livello e la nostra posizione dobbiamo fare di più. Questa Coppa deve essere una lezione per noi, per farci capire se vogliamo raschiare ed alzare il nostro livello. Ci è mancato qualche cosa come andare a prendere qualche libero in più o fare un palleggio arresto e tiro che è nelle nostre corde. Oggi non abbiamo fatto una partite buona per battere Cantù. Sudditanza? Se sapessi che c'è sudditanza non solo rassegnerei le dimissioni da Pesaro, ma proprio dal basket. Quando c'è un fischio, il fischio deve essere uguale nelle 15 successive occasioni. Se c'è va bene, se non c'è è un problema. Sudditanza è un termine mafioso. Se ritiene che c'è sudditanza, portare le prove.
Andrea Trinchieri: 'Partita sempre dominata da noi, portato Pesaro a percentuali molto basse. 35 minuti di dominio sul campo prima dell'arrivo di oggetti volanti non individuati come le triple di Jones, io schemi così non li so marcare. L'unica cosa che conta è che andiamo in finale. È la quarta di fila e speriamo che non andrà come le altre volte. Esiste uno sport in Italia a cui mi sono iscritto anche io che quando si perde bisogna trovare sempre un colpevole. Oggi però mi tiro fuori. L'ultimo quarto è stato un quarto difficile ds capire ed interpretare. Alla fine ciò che conta è giocare la finale. Per quanto riguarda Siena, avete visto la capacità che ha Siena di far succedere cose, al di là di un McCalebb che è il miglior play al momento e la loro mentalità. Domani cosa non dobbiamo fare è avere la pressione'.