Andrea Trinchieri sprona la Bennet Cantù
Il coach di Cantù a due giorni dall'esordio in campionato
Andrea Trinchieri ha incontrato i giornalisti alla vigilia dell'esordio in campionato sul campo della Vanoli Braga Cremona: "Vorrei iniziare con una notizia importante. Mi hanno comunicato che, a quattro giorni dal termine della campagna abbonamenti, abbiamo scollinato le 3000 tessere. Sono onestamente molto grato a tutte le persone che hanno sottoscritto un impegno con la Pallacanestro Cantù e vorrei tirare la volata agli ultimi indecisi o a chi non ha ancora avuto tempo perchè potremmo veramente fare qualcosa di speciale. Sarebbe bello che questa fosse un'equazione: numero di abbonati uguale a numero di successi. Purtroppo non lo è, però sicuramente è un segnale eccellente di sinergia.
Questo entusiasmo ti ha sorpreso?
Mi ha reso felice. Onestamente dopo il campionato dell'anno scorso e conoscendo le persone che ci seguono lo speravo. Il fatto che, nonostante la crisi l'obiettivo sia stato raggiunto, è chiaramente una cosa che ci riempie di orgoglio. Merito anche di una politica di prezzi molto intelligente. Tutte le componenti della nostra società hanno fatto il loro meglio.
E' un buon viatico per l'inizio del campionato.
Come ho già detto purtroppo non è un'equazione. Cominciamo il campionato domenica con una trasferta a Cremona. Abbiamo in corpo la frustazione e la rabbia per la sconfitta in Supercoppa che deve essere benzina nel nostro motore e non un freno.
Come è stata assorbita dalla squadra la battuta di arresto di sabato?
Secondo me non è stata assorbita. Abbiamo trascorso una settimana molto dura perchè rivedendo la partita ci siamo resi conto che, aldilà delle sensazioni di fine partita, è stata una prestazione tecnicamente più povera di quello che ci aspettavamo. Sapevo di non poter arrivare alla qualità che si raggiunge a maggio o ad aprile però nelle cose che volevamo fare siamo stati peggiori di quello che pensassi e il dvd del match è stato impietoso. Questa è la prima componente. La seconda è che non siamo stati capaci di prendere in mano la gara. Dobbiamo ancora imparare come si vince un trofeo cosa che Lavrinovic e Kaukenas, che hanno messo a segno le zampate della Montepaschi, sanno già fare. Noi non potremo mai prendere una stella del calibro di Mc Calebb o Lavrinovic. La nostra stella è la squadra. L'unico modo quindi di far risplendere questo astro è migliorare i singoli e su questo mi sono concentrato in settimana.
Temi il contraccolpo psicologico della sconfitta?
Non credo perchè siamo all'inizio di ottobre e considero la sfida di Supercoppa, anche se ha assegnato un trofeo, come la prima partita di una stagione molto lunga.
Guardando avanti, ci puoi descrivere la Vanoli Braga?
Cremona è una squadra con una buona disciplina tecnica e tattica, molto ordinata e con un giocatore, Wafer, che può segnare 40 punti. Debutteranno in casa e cercheranno di sfruttare la spinta di essere sfavoriti.
Ci dai invece un guidizio sul campionato che sta per iniziare?
Mi sembra tecnicamente di livello più alto con diverse formazioni che hanno fatto un ottimo mercato come Pesaro, Sassari o Teramo che sicuramente ha una qualità molto più alta rispetto alla stagione passata. Senza considerare le due prime della classe: Milano, che ha raddoppiato il talento individuale, e Siena, che ha inserito Summers e Andersen. Credo sia un campionato più forte anche perchè squadre come Roma o Treviso, che partono più a luci spente, verranno fuori con il tempo.